Antonio Fabbri L’informazione: Contraffazione di impronte pubblica Condanna

Antonio Fabbri L’informazione: Contraffazione di impronte pubblica Condanna

 L’informazione di San Marino

Contraffazione di impronte pubblica Condanna

Antonio Fabbri

La vicenda è singolare. Era accusato di avere costituito una società sammarinese, risultata però inesistente e costituita utlilizzando timbri contraffatti di un notaio sammarinese. L’inghippo è sorto quando Luigi Simari si è recato presso un notaio italiano per registrare la società anche oltre confine come capofila di altri soggetti giuridici collegati in Italia. Il notaio italiano ha notato che qualcosa non quadrava ed ha sporto denuncia. Era il 2013. Simari ha riferito che la società l’aveva acquisita da un sedicente Giovanni Mularoni. Quest’ultimo aveva ceduto la società sammarinese risultata poi inesistente a Simari e negli organi societari aveva inserito professionisti del Titano, commercialisti e avvocati, a loro volta ignari. Ieri in tribunale erano presenti due Giovanni Mularoni e i professionisti che erano citati nelle carte poi risultate contraffatte.

Imputato Luigi Simari che quegli
atti falsi aveva usato.
Il suo legale, Alessandro Amadei,
ha sostenuto che Simari è
stato raggirato e non era al corrente
del fatto che quella società
fosse inesistente. Ha quindi
chiesto l’assoluzione del suo
assistito. Il non luogo a procedere
è stato stabilito dal giudice
per l’imputazione di uso di atti
falsi, non per la contraffazione
di impronte pubbliche. Nelle
carte depositate presso il notaio
italiano, erano stati infatti usati
dei vecchi sigilli di un notaio
sammarinese da tempo deceduto.

Per l’avvocato difensore, dunque,
il suo assistito andava
assolto. Non così per la procura
fiscale e per il giudice che alla
fine ha condannato Simari a 11
mesi senza benefici di legge, in
funzione di alcuni precedenti in
capo all’imputato.
Una pena tutto sommato contenuta
considerato il ridimensionamento
del capo di imputazione.

Tuttavia l’avvocato Amadei
ha già annunciato che farà appello.

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