Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Denuncia a piede libero per il segretario Dc

Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Denuncia a piede libero per il segretario Dc

 L’informazione di San Marino

L’inchiesta coordinata dal
Pm della procura di Milano Sergio Spadaro è stata condotta dalla Guardia di
Finanza di Novara
/ Caso E-vox, fatture per operazioni
inesistenti
/ Denuncia a piede libero per il
segretario Dc

Marco Gatti: Non mi è stato notificato nulla. Ho dato mandato al
mio legale di informarsi con la procura di Milano. Quando avrò visto le carte
farò le mie valutazioni”

Antonio Fabbri

Nella vicenda dell’indagine delle fiamme gialle di Novara che hanno
portato alla luce fatture per operazioni
inesistenti per 700milioni di euro nell’ambito del traffico telefonico
, è
implicata anche una società del Titano. Per questo è stato denunciato a piede
libero, ed è quindi sotto inchiesta della procura di Milano, Marco Gatti,
Segretario della Democrazia cristiana sammarinese, e, all’epoca dei fatti
contestati, amministratore della E-Vox.
La guardia di finanza di Novara, coordinata dal Pm milanese Sergio Spadaro, ha
depositato infatti la denuncia a piede libero nei confronti del Segretario Dc,
contestando l’articolo 8 della legge 74 del 2000 che punisce proprio l’emissione
di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Contestata anche
l’associazione per delinquere, considerato il numero delle persone finite
nell’inchiesta. Dal canto suo il Segretario
Dc
afferma di non essere al corrente di nulla e di avere incaricato i suoi
legali di informarsi con la procura di Milano
.

La vicenda recente

I fatti sono quelli che recentemente
hanno visto un comunicato
della Gdf novarese
nel quale veniva descritta una frode carosello internazionale
tramite l’emissione di false fatture,
appunto, per 700 milioni
di euro. Frode nella quale le
fiamme gialle hanno calcolato
un omesso versamento Iva per
circa 44 milioni. Contestato
anche un giro di riciclaggio internazionale
per circa 5 milioni.
Una vicenda nella quale il Gip
milanese ha emesso, mercoledì
scorso, cinque ordinanze di
custodia cautelare in carcere e 43 denunce a piede libero. Tra
queste denunce, quindi, anche
quella nei confronti di Marco
Gatti.
Implicate anche 55 società, di
cui 25 italiane e 30 straniere, tra
cui, dunque, anche la E-Vox, di
cui era amministratore il Segretario
della Dc.

Le indagini a largo spettro

La vicenda recentemente emersa
dalle indagini condotte dalla
Gdf di Novara guidata dal capitano Domenico Fucci, parte da
una attività avviata nel maggio
2010. Attività che ha consentito
ai finanzieri di scoprire migliaia
di fatture relative a traffico telefonico
totalmente inesistente
o a carte telefoniche prepagate
il cui traffico, acquistato dai
maggiori operatori nazionali ed
esteri, non veniva saldato facendo
riscorso a società di comodo
o società cartiere amministrate
da ‘teste di legno’. Grazie
alla frode i principali indagati
avrebbero avuto la disponibilità
di ingenti somme reimpiegate
per l’acquisto di società sane
operanti sul territorio nazionale
e soprattutto all’estero. Secondo
gli inquirenti i denari finivano
in un trust. In questo trust sarebbero
confluiti, secondo l’accusa,
le utilità derivanti dalla frode
Beneficiari del trust, anche
quello secondo gli inquirenti
stipulato all’ombra del Titano,
risulterebbero Stefano e Marco
Gozzi, soggetti finiti sotto
custodia cautelare lo scorso
9 ottobre assieme a Carmine
Ventrella, Daniela Bocconi e
Alberto Pestoni. I cinque arrestati
sono già tornati in libertà.
Diversi di questi, in particolare
i Gozzi, erano tra l’altro finiti
in manette già nel 2012 per la
bancarotta di altre due società,
la Project Comunications e la
Ngn Telecom, sempre operanti
nel settore della telefonia.
Contestata in quel caso, sempre
dalla Gdf di Novara, una bancarotta
fraudolenta per oltre
13 milioni di euro. I Gozzi in
particolare sono ritenuti soggetti
legati al clan Di Lauro. Di
qui il fatto che anche la Dda di
Napoli, secondo il Corriere di
Novara e altri giornali partenopei,
starebbe interessandosi
all’intera vicenda. Non solo.
Vista l’attività dei Gozzi anche
in Svizzera, pure in quello stato
sono in corso indagini. Una
rogatoria nei mesi scorsi era
già arrivata sul Titano e Marco
Gatti era stato sentito come
testimone.

La posizione di Marco Gatti

Sono valutazioni prudenti
quelle del segretario Dc. “Al
momento non ho ricevuto
niente. Ho dato mandato al mio
avvocato per chiedere presso il
tribunale di Milano se risultino
indagini a mio carico. Cosa che
avevo già fatto con Forlì, Napoli
e Novara, ma non risultava
nulla. Ho bisogno di vedere le
eventuali carte, poi mi riservo
di fare le mie valutazioni appena
sarò a conoscenza di tutto.
Rimango stupito – aggiunge –
che comunque ci sia chi sa già
tutto da qualche giorno”

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