Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: ‘Ndrangheta, una massa imponente di capitali mossa da Vinciguerra attraverso Finproject

Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: ‘Ndrangheta, una massa imponente di capitali mossa da Vinciguerra attraverso Finproject

L’Informazione di San Marino

‘Ndrangheta, una massa imponente di capitali mossa da Vinciguerra
attraverso Finproject

Tra Banca Commerciale Sammarinese e la finanziaria transitarono oltre 300milioni di euro in sette anni, prevalentemente diretti a soggetti cinesi

Antonio Fabbri

 L’operazione “Tibet” della Direzione
Distrettuale Antimafia
di Milano che ha portato a 40
arresti ed ha scoperchiato l’attività
di una “banca clandestina”
della ‘Ndrangheta in Brianza,
dà conto della mole imponente
di denaro movimentato
dalla Locale guidata dal boss
Giuseppe Pensabene, detto ‘o
Sovrano e anche ‘o Papa.
L’inchiesta dei pm, Ilda Boccassini
e Paolo D’Amico, fa
anche emergere come l’uomo
chiave per il riciclaggio del denaro
di questa attività bancaria
abusiva, gestita da un ufficio
di Seveso senza finestre né servizi
denominato “tugurio” dai
membri dell’associazione criminale,
fosse Giuseppe Vinciguerra
(foto), 41enne originario
di Agrigento.
Eppure quel nome, pur non
risultando all’epoca avere dei
precedenti, aveva mosso l’attenzione
anche sul Titano per
le cospicue movimentazioni
di denaro a lui riconducibili.
Nonostante ciò il fascicolo di
indagine su Vinciguerra rimase
“dormiente”. Di certo, adesso,
dovrà essere “risvegliato”
dall’autorità giudiziaria sammarinese.
Attorno all’attività di Vinciguerra spuntano nomi noti di
soggetti bancari e finanziari,
alcuni dei quali già implicati e
indagati in altre vicende.
il denaro movimentato
da san Marino
Dall’ordinanza di custodia
cautelare del Gip di Milano,
Simone Luerti, emerge chiaramente
come, nel caso specifico
di questa operazione, si possa
parlare di “nuova mafia”, che
usa come extrema ratio la violenza.
Pur non disdegnando,
insomma, le attività di taglieggiamento,
usura, minaccia e intimidazione mafiosa, la “nuova
mafia” muove i propri sforzi
prevalentemente verso attività
finanziarie e di riciclaggio del
denaro. In questo impiego, per
la ‘ndrina brianzola, strategico
era proprio Vinciguerra che in
una intercettazione chiedeva ai
sodali presenti di aiutare alcuni
suoi conoscenti di San Marino
a portare in Svizzera somme di
denaro contante dell’ordine di
500mila euro al mese. Ma addirittura
le movimentazioni di
denaro del 41enne trapiantato
in Brianza potrebbero essere
state molto più ingenti, anche
per i legami che questi aveva
con esponenti cinesi, non meglio
identificati dall’ordinanza,
verso i quali si sarebbe mossa
buona parte dei flussi di denaro.
Un movimento, quello
dei 500mila euro mensili, che
risulta dalle intercettazioni e
che gli inquirenti milanesi non
sanno se sia effettivamente andato
in porto. Affermano infatti
che “la conferma potrà essere
ottenuta soltanto dopo gli opportuni
riscontri bancari”.
i riscontri bancari sul titano
Sul Titano i riscontri bancari
di movimentazioni anomale ci
sono e c’erano anche un anno e mezzo fa. Il denaro maneggiato
da Vinciguerra passava infatti
per Finproject e per Bcs. Questo
emerse a fine 2012 e scaturì
dal noto blitz in quella finanziaria
del marzo di quell’anno.
L’inchiesta, condotta dall’allora
Commissario della legge Rita
Vannucci, portò al sequestro di
170 scatoloni di carte che furono
scandagliate.
Da quella documentazione
spuntò, tra le altre cose, la
vicenda del “conto Mazzini”.
Vennero alla luce, però, anche
numerose posizioni e movimentazioni
di denaro. Saltò
fuori, tra queste, il nome di
Giuseppe Vinciguerra che, pur
risultando all’epoca incensurato,
era tuttavia titolare di
movimentazioni cospicue e
anomale.
Anche su questa vicenda scattò
l’apertura di un fascicolo di
indagine, ma evidentemente
rimase in qualche cassetto dei
Tavolucci. Non venne “coltivato”,
molto probabilmente anche
per l’imponente mole di informazioni
che da quei sequestri
era venuta fuori.
Oggi, tuttavia, alla luce
dell’operazione “Tibet”, quel
fascicolo dovrà necessariamente
essere ripreso in mano e
subire una accelerazione.
trecento milioni di euro
Se l’indagine “Tibet” è riferita
all’attività di Vinciguerra in
combutta con Pensabene relativamente
agli anni tra il 2009
e il 2013, l’attività del 41enne
nato ad Agrigento sul Titano
è costante e parte da parecchi
anni prima. Si calcola che tra il
2003 e il 2010 abbia movimentato
una massa di denaro per
oltre 300milioni di euro, prevalentemente
diretta verso cinesi.
Soldi passati per Finproject,
tramite appositi mandati, e Bcs
dove l’indagato aveva un conto
corrente.
Le movimentazioni di Vinciguerra
nell’arco di tempo di
sette anni ammonterebbero,
quindi, a quasi quattro milioni
di euro al mese. Cifra ben superiore
al mezzo milione mensile
captato nell’intercettazione
citata nell’ordinanza.

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