Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: ‘Stolfi socio di Asset guadagno’ piu’ di tutti dall’acquisizione di Bcs’

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: ‘Stolfi socio di Asset guadagno’ piu’ di tutti dall’acquisizione di Bcs’

L’informazione di San Marino

Interrogatorio di Bruscoli: “Stolfi socio di Asset guadagnò più di tutti dall’acquisizione di Bcs”

Ancora rivelazioni dell’ex consigliere di ambasciata Gian Luca Bruscoli, tra i rinviati a giudizio della tangentopoli-sammarinese, il quale parla di “cessione forzata” e sotto ricatto di Banca commerciale

Antonio Fabbri

Dall’interrogatorio di Gian Luca Bruscoli, ex consigliere di ambasciata in Libia, emergono ancora rivelazioni.

Bruscoli
è stato interrogato a dicembre
dello scorso anno. E’ tra i rinviati
a giudizio del primo filone
della tangentopoli sammarinese-
conto Mazzini e il verbale
dell’interrogatorio si trova nelle
70mila pagine degli atti di quel
maxi-processo.
Bruscoli parla anche del rapporto
con Stolfi e del libretto
Giulio:
“Fu Giuseppe Roberti a dirmi
che Fiorenzo Stolfi necessitava
di concludere una operazione
immobiliare e che gli serviva
un finanziamento fiduciario
che sarebbe stato erogato da
Finproject con fondi messi a
disposizione dallo stesso Stolfi.
Dissi che si doveva mettere
d’accordo su come fare con
Nicola Tortorella che poi ha
seguito la pratica”.
Ed ecco che cosa dice Tortorella,
pure lui tra i rinviati a
giudizio e pure lui interrogato
alla fine dello scorso anno dai
magistrati. Dal suo interrogatorio
emerge che finanziatore
e finanziato erano la stessa
persona.
“Stolfi l’ho conosciuto di persona
come cliente nel maggio
2010 quando si è presentato
per chiedere un finanziamento di circa 350.000 euro, gli chiesi
la documentazione e la finalità
della richiesta. I soldi che sono
stati finanziati a Stolfi provenivano
dallo stesso Stolfi che
evidentemente aveva interesse
a garantire la riservatezza
dell’operazione immobiliare e
voleva far apparire il pagamento
del prezzo come un
finanziamento erogato da Fin
Project. Nel dicembre 2009
Gianluca Bruscoli mi chiese di
monetizzare un libretto di Stolfi
proveniente da Bcs. Mi sono
relazionato con il responsabile
dell’antiriciclaggio di Bcs e
con l’Avv. Matteo Mularoni
per avere cognizione di come
funzionasse la normativa, apro
quindi un mandato ad hoc denominato
Giulio riconducibile
a Gianluca Bruscoli. Il libretto viene quindi monetizzato e
consegno i contanti a Gianluca
Bruscoli per un valore di €
1.700.000 circa nei primi giorni
del gennaio 2010 ed il resto,
circa 500.000 euro, è stato
poi consegnato in contanti nel
marzo 2010. Non so quale uso
abbia fatto del contante Gianluca
Bruscoli. Non ricordo che
cosa Gianluca Bruscoli abbia
dichiarato ai fini dell’adeguata
verifica, in relazione alla
provenienza del libretto, forse
ha dichiarato che fossero suoi
risparmi. Ho fatto ricorso
contro una sanzione dell’Aif in
relazione al libretto Giulio”.

Ma tornando a Bruscoli, sono interessanti anche le sue affermazioni sulla cessione “Forzata” dice lui, di Bcs. “La cessione è stata forzata dietro minaccia di azioni di responsabilità ai soci ed ai membri del Cds oltre che alla minaccia di liquidazione coatta di Bcs. Nel contempo venivano promessi vantaggi personali a favore dei soci. Io non sono tra i soci che hanno beneficiato di queste promesse.

Bennini
infatti ha effettuato l’operazione
di cessione delle quote
formalmente di mia moglie e
per le quali io avevo la procura
senza la firma di mia moglie in
nome di Biciesse Sa di Lugano.
Mi riservo quanto prima di
produrre denuncia all’autorità
giudiziaria sammarinese una
volta acquisita tutta la documentazione.”

Ma c’è di più, perché secondo Bruscoli a guadagnarci più di tutti da questa cessione, fu Stolfi, che lui dice essere socio di Asset Banca. “I miei rapporti con Stolfi erano conflittuali, tanto che preferì Amati a me per la carica di ambasciatore di San Marino in Libia, io mi dovetti accontentare del ruolo di consigliere in ambasciata.

Io mi
sarei meritato quel ruolo per
l’impegno profuso nell’apertura
delle relazioni diplomatiche
e dei consequenziali accordi
fatti.

Quando la Finproject è stata commissariata, i commissari sono stati scelti tra uomini di Ap e di Stolfi. Stolfi aveva ottimi rapporti con Banca Centrale ed è stato Stolfi, dalle informazioni raccolte, a trarre i maggiori vantaggi dal subentro di Asset nell’acquisizione di Bcs, dal momento che era socio di Asset Banca sulla base delle informazioni raccolte.

In merito
alla questione del cinese
mi sento del tutto estraneo ai
fatti contestati, io non conoscevo
nessun cinese, vedevo che
circolavano in FinProject. Preciso
inoltre che non conoscevo
Di Lernia”.

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