Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Tangentopoli. Le indagini proseguono, atteso interrogatorio di Podeschi

Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Tangentopoli. Le indagini proseguono, atteso interrogatorio di Podeschi

 L’Informazione di San Marino

Tangentopoli.
Le indagini proseguono, atteso interrogatorio
di Podeschi

 “Da martedì chiederemo con energia di essere sentiti e con
altrettanta energia chiederemo di seguito la scarcerazione”

Tra le
misure cautelari
disposte anche il sequestro fino a 14 milioni / Non è dato sapere quanto di tale
importo sia ad oggi stato “congelato”

Antonio Fabbri

SAN MARINO. Dovrebbero incontrarsi oggi i difensori di Claudio Podeschi e Biljana
Baruca
, in carcere da due settimane sotto custodia cautelare, con i propri
assititi. Lo avevano annunciato gli stessi avvocati Annetta, Pagliai e Campagna
dopo la desecretazione degli atti disposta dal giudice delle appellazioni
Lanfranco Ferroni che, una volta studiate le carte, avrebbero incontrato i gli
assistiti per un colloquio alla luce del corposo fascicolo e per poter
organizzare la difesa. Si tratta di un voluminoso faldone. L’avvocato Annetta lo
scorso fine settimana si era detto sereno sottolineando che, alla luce di quanto
visto, “c’è una spiegazione normale per tutto”. E’ stato lo stesso legale ad
annunciare che, dopo l’incontro con i suoi assistiti che salvo imprevisti
dovrebbe dunque essere richiesto e avvenire oggi, avrebbe fatto subito istanza
per poter procedere con l’interrogatorio. “Da martedì chiederemo con energia un
interrogatorio per rispondere alle domande dei giudici e di seguito con
altrettanta energia chiederemo anche la scarcerazione”, ha affermato l’avvocato
Massimiliano Annetta.

Il punto sulle indagini
L’arresto di Podeschi e Baruca è avvenuto lo scorso 23 giugno,
nell’ambito delle indagini relative
al filone della Fondazione
per la promozione economica
e finanziaria sammarinese, riconducibile
secondo l’accusa a
Podeschi. Fondazione attraverso
la quale sono passati milioni di
euro che per i magistrati erano
soldi destinati a mazzette o
legati ad attività di riciclaggio
internazionale. Una decina di
giorni prima erano state disposte
verifiche bancarie sull’altro
filone di indagine, quello legato
all’attività di Penta immobiliare,
filone nel quale figura l’inchiesta
sulla ormai nota tangente
per l’acquisizione della sede
di Banca centrale. Le indagini
intanto stanno procedendo spedite
e la scorsa settimana sono
stati ascoltati diversi testimoni.
Tra questi Giuseppe Guidi, ex
direttore della Euro Commercial
Bank, istituto di credito dove,
secondo le ricostruzioni degli
inquirenti, sono passati diversi
milioni riconducibili a Podeschi
e movimentati dalla Fincompany,
finanziaria dove l’ex Segretario di Stato alla sanità aveva aperto
alcuni mandati fiduciari intestati
a proprio favore. Tra i vari denari
passati per Fincompany e Ecb
anche un milione di euro in contanti
che secondo le ricostruzioni
degli inquirenti è finito in mano
a Podeschi. Sentito la settimana
scorsa anche Marziano Guidi,
ex direttore di Fincompany che,
dopo essere stato ascoltato in
prima battuta in qualità di testimone,
è tornato davanti al magistrato
come indagato, assistito
dal suo legale, Moreno Maresi.L’interrogatorio in veste di indagato
è avvenuto giovedì scorso.
Il suo legale ha riferito che Guidi
“ha risposto a tutte le domande.
Confidiamo – ha detto Maresi
– che dopo l’audizione la sua posizione
possa cambiare alla luce
dei chiarimenti forniti”.

L’interrogatorio di Podeschi

Questa settimana dovrebbe
dunque essere, secondo anche
le richieste annunciate dal suo
legale, quella dell’interrogatorio
di Claudio Podeschi. Interrogatorio
al quale, prima, ha sempre
rifiutato di sottoporsi fin quando
non avesse potuto avere accesso
alle carte. Così la disponibilità
a parlare coi magistrati è arrivata
quando il giudice delle
appellazioni Ferroni ha disposto
la discovery dei mezzi di prova
acquisiti finora, considerato che
è decorso il termine legislativo
per la secretazione delle indagini.
Giudice delle appellazioni che
ha invece respinto l’istanza di
scarcerazione, confermando la
correttezza delle procedure adottate
dagli inquirenti e avallando
di fatto anche i motivi cautelari
che sono alla base della custodia
in carcere.

Tra le misure cautelari disposte
dai commissari della legge, non
ci sono solo quelle personali, ma
anche quelle reali. I magistrati
hanno cioè disposto sequestri
di denaro o altre utilità fino al
concorso di 14 milioni di euro.
Importo, questo, che secondo le
ricostruzioni sarebbe stata riciclato
dalla contestata associazione
a delinquere attraverso l’attività
della Fondazione ritenuta riconducibile
a Podeschi e non solo.
Non è dato sapere quanto, della
somma per la quale è stato disposto
il sequestro, gli inquirenti siano
riusciti ad oggi “congelare”.

I sequestri

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy