Antonio Fabbri – L’Informazione: ‘Punto e a capo’: prima di tutto siano restituiti i soldi sottratti alla collettivita’”

Antonio Fabbri – L’Informazione: ‘Punto e a capo’: prima di tutto siano restituiti i soldi sottratti alla collettivita’”

L’Informazione di San Marino

“Punto e a capo”, alla serata organizzata da Rete i tre ospiti: “Corruzione, prima di tutto siano restituiti i soldi sottratti alla collettività”

Antonio Fabbri

“Punto e a Capo”, il titolo della serata organizzata dal movimento Rete, giovedì sera. Un incontro con la cittadinanza per illustrare i cinque ordini del giorno presentati dal movimento. Odg per “Fare uscire il paese dall’Era Gatti”.

Ordini del giorno per definire il
conflitto di interesse tra i consiglieri,
nuove norme sulla prescrizione
dei termini per i reati
di corruzione, commissione per valutare
chi nella Pa era organico
al contestato “gruppo criminale”,
via i segni distintivi dello Stato
da nomi e simboli di partiti e
istituzione della festa della liberazione
per il 17 ottobre di ogni
anno, giorno dell’arresto di Gatti,
data da assumere come simbolica
secondo Rete.

Dopo l’illustrazione degli ordini del giorno, che entreranno nel prossimo Consiglio al va il 18 febbraio, è stata data la parola ai tre intellettuali invitati alla serata. Ha esordito il dottor Carlo Franciosi, che ha fatto un excursus storico ed ha biasimato la linea tenuta di recente dal movimento che ha contribuito a fondare, Alleanza Popolare che a suo giudizio doveva dare corpo alle sue battaglie lasciando la maggioranza e l’intesa con la Dc: “Ma c’erano governace di Carisp e polo del lusso come argomenti da portare avanti”. Quindi Giovanni Giardi, che ha ripercorso le lotte fatte anche in passato, le anomalie e le distorsioni riscontrate ed ha evidenziato i danni provocati dal sistema corruttivo anche alle coscienze e alla collettività, cui è stata sottratta ricchezza che deve essere restituita. Quindi Marino Cecchetti, che ha sottolineato come non sia vera la giustificazione, che viene insinuata, secondo cui il sistema creato da chi oggi è sotto inchiesta avrebbe comunque generato benessere per tutti.

Non è neppure vero che
tutti tacevano ed ha citato il libro
da lui scritto “Quando non tacere
è un dovere”, che raccoglie gli articoli
che indicavano il malaffare
e il connubio politico affaristico
degli anni oggi sotto inchiesta.

Indicata poi la trasparenza come
arma contro la corruzioni. Trasparenza
che non c’è ancora oggi
a fronte di pratiche corruttive
che, invece, permangono. Quindi
ha proposto una grande manifestazione
senza bandiere di partito
contro la corruzione.

Invito raccolto dalla platea che ha
ancor di più condiviso un concetto
proposto dai relatori: “Prima di
tutto vengano restituiti i soldi che
sono stati sottratti, con le pratiche
corruttive, alla collettività”.

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