APPALTI ENAV: GIP SUI SOLDI A NARO, ECCO TUTTI I RISCONTRI. imgpress.it

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INCHIESTA APPALTI ENAV: GIP SUI SOLDI A NARO, ECCO TUTTI I RISCONTRI (19/11/2011)

 Esistono “molti riscontri” di natura investigativa sui 200mila euro in contanti erogati al segretario amministrativo dell’Udc, Giuseppe Naro, il 2 febbraio del 2010, erogazione costata la misura degli arresti domiciliari all’attuale amministratore delegato di Enav, Guido Pugliesi, indagato per finanziamento illecito ai partiti, reato attribuito anche allo stesso Naro. Recependo quanto messo in evidenza dal Pm Paolo lelo, il Gip Anna Maria Fattori, che ha firmato l’ordinanza cautelare nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti Enav, ricostruisce come si sono svolti i fatti: “Il 29 gennaio 2010 Tommaso Di Lernia aveva effettuato un prelievo per 2O6mila euro dal conto corrente Ciclamino acceso a San Marino presso la banca commerciale Sammarinese; il 28 gennaio 2010 due utenze in uso a Di Lernia non solo avevano agganciato celle telefoniche site in diverse località di San Marino ma si erano ‘chiamate’ (elemento significativo dell’essere in uso a persone diverse); nello stesso periodo nella zona di Rimini era stata accertata anche la presenza delle utenze intestate a Marta Fincato (segretaria di Di Lernia e prova che i due fossero assieme); il 2 febbraio 2010 entrambe le utenze agganciano la cella Tim sita in piazza di Spagna a Roma e alle 9.36 vi e’ una conversazione tra quella in uso a Di Lernia e quella in uso a Guido Pugliesi della durata di 9 secondi”. Anche “le annotazioni sull’agenda di Pugliesi danno contezza sia di un pregresso appuntamento del 19 gennaio 2010 con Naro e altri due soggetti, uno dei quali Di Lernia, sia di un appuntamento il giorno 2 febbraio 2010 alle 9.30 con Naro e alle 12.30 dello steso giorno ancora con Di Lernia e Lorenzo Cola presso l’abitazione di quest’ultimo. Giova evidenziare – sottolinea il gip – come, dai contenuti di detta agenda, emerge che l’incontro del 2 febbraio non fu il primo tra Di Lernia, Naro e Pugliesi, essendo stato preceduto da quello del 19 gennaio. Innegabile – si legge nell’ordinanza – è che siffatto dato sostiene la tesi investigativa di un primo incontro in cui vi fu la conoscenza tra Naro e Di Lernia attraverso Pugliesi in cui pote’ fin da allora perfezionarsi l’accordo per l’erogazione di una somma che, cosi’ quantificata, veniva prelevata il successivo 29 gennaio per essere consegnata il 2 febbraio, senza registrazione del passaggio di Di Lernia nella portineria degli uffici dell’Udc, avendo Di Lernia chiamato Pugliesi affinchè potesse accedervi con chi, attesa la notorietà dei rapporti con l’Udc, non doveva mantenere siffatto accesso clandestino”. Dopo aver sottolineato che Di Lernia ha riconosciuto in una foto, mostratagli durante un interrogatorio in procura di qualche mese fa, Giuseppe Naro, come “la persona alla quale aveva consegnato il denaro e che non lo fece accedere nello studio personale in quanto vi era in corso una bonifica il gip aggiunge che non hanno privato di alcuna efficacia accusatoria le dichiarazioni rese il 31 ottobre scorso dallo stesso Naro che, avuta la contestazione dei fatti e delle fonti di prova raccolte, ha genericamente escluso di avere ricevuto denaro da Di Lernia ammettendo tuttavia di averlo incontrato nel suo ufficio con Pugliesi con il quale aveva un appuntamento per non meglio indicate ragioni. Peraltro – scrive ancora il magistrato – Naro ha ammesso anche la promessa di elargizione che durante quell’incontro Di Lernia gli avrebbe fatto in vista della futura competizione elettorale pur negando che cio sia successivamente avvenuto. A supportare tutta questa ricostruzione e stato anche Lorenzo Cola, ex consulente esterno di Finmeccanica che, I 8 settembre scorso, a domanda se avesse conoscenza diretta o indiretta se Pugliesi o i suoi referenti politici avessero percepito denaro o altre utilità, dichiarava di aver saputo da Di Lernia della somma di 25Omila euro erogata dallo stesso Di Lernia all’Udc in via dei due Macelli alla presenza di Pugliesi. Specifica Cola – si legge testualmente nell’ordinanza del Gip – che la notizia difatti, la cui conoscenza acquisiva così de relato, aveva tuttavia trovato conferma alla sua presenza dallo stesso Pugliesi allorquando incontratosi con Di Lernia nella abitazione di Cola, allorchè aveva chiesto a entrambi se fosse andata a buon fine l’operazione della quale gli aveva già parlato Di Lernia con l’Udc, Pugliesi stesso diede positiva risposta cogliendo anzi l’occasione per ringraziare alla sua presenza di Lernia. Si tratta di un atto dovuto da parte dei magistrati, nella cui serietà confido totalmente. Lo ha dichiarato Giuseppe Naro, segretario amministrativo dell’UDC, interpellato sul suo presunto coinvolgimento nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti Enav condotta dalla Procura della Repubblica di Roma.

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