San Marino 22 maggio 2015
Incredibile, è successo ancora.
Ancora una “bomba d’acqua” ha trascinato giù dal campo di fronte alla palestra ex-Mesa di Serravalle, fango, acqua, paglia, occludendo il fosso e i tombini.
L’acqua ha così travolto ogni ostacolo provando ad entrare in palestra dalla porta di sicurezza, opportunamente chiusa in tempo da Stefano Guidi, poi ha aggirato l’edificio invadendo lo spiazzo davanti all’ingresso, ha forzato la porta ed entrata all’accesso perle scale.
Sono intervenuti prontamente gli agenti della Protezione Civile che, aiutati da Stefano e dal sottoscritto, si sono sobbarcati il lavoro sporco (mai definizione fu più adatta), sbloccando i pertugi e facendo defluire l’acqua.
oltre a loro e a Stefano il mio ringraziamento va a Mirco Marinoni Buzzella e ai dirigenti del Judo Club San Marino che hanno ripulito l’ingresso dalla melma. Grazie anche a Eros Bologna e a Maurizia Menghi del CONS che, prontamente avvisati, hanno preso subito la situazione a cuore.
Ma per quanto saremo costretti a ricevere acqua e fango dal campo di fronte, di proprietà dello Stato e lavorato abusivamente da un coltivatore sammarinese?
In mattinata poi i tecnici dell’Azienda Autonoma dei Lavori Pubblici sono intervenuti con i loro mezzi per scavare nuovamente il fossato, in modo di dare all’acqua lo sfogo abituale.
In tutti gli intervenuti la sorpresa nel vedere la collina, lavorata alla buona e senza permesso, sulla quale non si vede neppure un fosso trasversale, atto a rallentare l’acqua ma soprattutto il fango.
Pochi passi più giù, nella palestra, gli istruttori delle nostre discipline e gli educatori delle scuole sono impegnati a infondere ai ragazzi e bambini il valore delle regole condivise.
Certo che se qualche volta l’esempio venisse dall’alto e lo Stato si facesse garante delle regole, soprattutto in casa sua, il compito degli educatori sarebbe molto più facile.
Il Presidente F.S.L.P.J. e D.A.
Marino Antimo Zanotti