Cassa Edile Sammarinese: approvato il bilancio 2014

Cassa Edile Sammarinese: approvato il bilancio 2014

Approvato il bilancio 2014, utile oltre i 217mila euro; dal fondo per la tutela del salario garantito 144 mila euro a sostegno di 453 lavoratori associati.

La speranza di rilancio del settore edile passa da una piena e nuova “cultura della legalità”, e dagli strumenti per attuarla come l’obbligatorietà del durc.

Un utile di oltre 217 mila euro che va a a rinforzare un patrimonio complessivo di quasi 14 milioni di euro; 144 mila euro a sostegno di 453 lavoratori attraverso il fondo per la tutela del salario garantito. Queste le cifre principali del bilancio 2014 approvato dal consiglio di amministrazione della Cassa Edile della Repubblica di San Marino. Un bilancio ancora con il segno più, nonostante il difficile momento dell’edilizia sammarinese, che conferma la gestione virtuosa e consolidata di un Ente che in più di 50 anni di storia (che proprio l’anno scorso ha festeggiato il cinquantesimo anno) ha visto il segno meno solo in due annualità, coincise con eventi e calamità eccezionali. Questo purtroppo non è automaticamente il segno di un mercato del settore edile in piena salute, visto che dall’inizio della crisi ad oggi sono state 20 le imprese che hanno dovuto chiudere i battenti in Repubblica.

L’approvazione del bilancio è stata anche l’occasione per riflessioni circa l’andamento delle proprie attività, i rapporti con le aziende, le relazioni con le Istituzioni pubbliche. Di particolare soddisfazione l’iter che sta avendo la proposta lanciata l’anno scorso di rendere la presentazione del DURC(documento unico di regolarità contributiva) come elemento obbligatorio nelle gare di appalto di opere pubbliche e per l’avvio di opere private.

“Anche se ancora non è stato raggiunto un formale accoglimento – commenta Secondo Castiglioni, Presidente della Cassa Edile della Repubblica di San Marino – la proposta ha già avuto un suo accoglimento convinto e fattivo in aziende pubbliche, enti, istituzioni e banche, al punto da denotare già una modifica non solo culturale nel mercato e nel settore edile in particolare. Da tempo il credito bancario viene concesso solo ad aziende sane, per questo ci auguriamo nuovamente che nel settore degli appalti pubblici e del rilascio delle licenze siano introdotte verifiche tali da garantire e privilegiare le aziende sane e serie, a discapito di chi cerca di sfuggire a regole, leggi e codici contrattuali e morali.

Particolare attenzione – continua Castiglioni – è stata posta anche ad alcuni temi particolarmente scottanti come quelli relativi ai fallimenti fraudolenti, alla distrazione del patrimonio, pagamenti preferenziali e non giustificati, somme ricevute e non contabilizzate, che rappresentano altrettante criticità da contrastare nel mercato edile in particolare. Su questi aspetti la Cassa Edile sarà in prima fila nello studio, l’approfondimento, le eventuali denunce e la collaborazione fattiva con la Magistratura”.

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