Cityrumors: Banca Tercas, arrestato l’ex direttore generale Antonio Di Matteo

Cityrumors: Banca Tercas, arrestato l’ex direttore generale Antonio Di Matteo

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Banca Tercas, arrestato l’ex direttore generale Antonio Di Matteo

Roma. L’ex direttore generale della banca Tercas di Teramo, Antonio Di Matteo, è stato arrestato dagli uomini del nucleo valutario della guardia di finanza con le accuse di bancarotta fraudolenta, ostacolo all’attività finanziaria di vigilanza e associazione per delinquere. Sono in corso perquisizioni nella sede dell’istituto e in altri uffici bancari.

Assieme all’ex dg sono 19 le persone indagate per associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta e ostacolo all’attività finanziaria di vigilanza. Le fiamme gialle del nucleo di Polizia Valutaria hanno effettuato decine di perquisizioni. Secondo l’accusa gli indagati avrebbero prosciugato i fondi della banca per favorire alcuni imprenditori e soci in affari.

Banca Tercas rientra nell’elenco degli istituti finanziari commissariati dalla Bankitalia

Il gip del tribunale di Roma, Wilma Passamonti, che ha disposto la misura cautelare del carcere per l’ex dg di Banca Tercas, Antonio Di Matteo, ha ordinato il sequestro preventivo per equivalente, fino a un limite massimo di 199 milioni di euro, di rapporti finanziari, partecipazioni societarie, beni immobili e mobili, frutto dei reati di associazione per delinquere transnazionale, riciclaggio, appropriazione indebita e bancarotta fraudolenta aggravata.

L’indagine della procura di Roma sulla Banca Tercas, culminata con l’arresto dell’ex direttore generale Antonio Di Matteo, conta complessivamente 19 indagati, di cui 9 per associazione per delinquere. Gli altri sono coinvolti nella vicenda per reati che vanno, a seconda delle singole posizioni, dall’ostacolo all’esercizio delle funzioni di vigilanza della Banca d’Italia al riciclaggio, dall’appropriazione indebita alla bancarotta fraudolenta. Le indagini sulla Banca Tercas sono state condotte dalla procura di Roma perche’ nella capitale ci sono i procedimenti legati al fallimento del gruppo Dimafin di Raffaele Di Mario e perche’ e’ romana la competenza a indagare sul reato di ostacolo all’attivita’ di vigilanza di Bankitalia.

INDAGATI

Oltre all’arresto di Di Matteo, sono 19 le persone iscritte sul registro degli indagati dalla Procura: tra loro, figura anche l’ex presidente di Banca Tercas Lino Nisii. Indagato è anche l’imprenditore Raffaele Di Mario (il cui prestito dall’istituto sarebbe all’origine, tra le altre cose, dell’inchiesta), Francescantonio Di Stefano, Cosimo Di Rosa (Dimafin), Giampiero Samorì (assicurazioni), Antonio Sarni (imprenditore nel settore degli autogrill) e gli immobiliaristi Pierino Isoldi e Pancrazio Natali. Tutti sono accusati di associazione per delinquere finalizzata all’ostacolo delle funzioni di vigilanza, all’appropriazione indebita, alla bancarotta fraudolenta ed al riciclaggio. Con loro, anche la compagna di Antonio Di Matteo, Cinzia Ciampani. Indagati sono anche Vittorio Casale, Gabrio Caraffini, S. P., Gilberto Sacrati (ex presidente Fortitudo Bologna), Lucio Giulio Capasso (da non confondere con l’ex proprietario della Teramo Basket), Paola Ronzio, Saverio Signori, Roberto Bertuzzo e Livio Filippi.

Aggiornamento: In data 9 aprile 2021 dall’avv. Francesca Gollin si è appreso che il Sig. Antonio Sarni  “è stato assolto a seguito di giudizio abbreviato nel 2015.”

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