Commissione Esteri del 28 giugno 2016. SMNA

Commissione Esteri del 28 giugno 2016. SMNA

COMMISSIONE
CONSILIARE PERMANENTE AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE
ED IMMIGRAZIONE,
SICUREZZA E ORDINE PUBBLICO, INFORMAZIONE

MARTEDI’
28 GIUGNO

I
lavori si aprono con un intervento del segretario di Stato agli
Affari Esteri, Pasquale Valentini, sull’esito del referendum che ha
interessato di recente il Regno Unito. Segue una serie di
riferimenti: sulle dimissioni di Jean Todt dall’incarico di
ministro plenipotenziario di San Marino in Francia, sull’Accordo di
Collaborazione in campo sanitario e socio-sanitario tra la Repubblica
di San Marino e la Regione Marche, sull’Accordo tra il Governo
della Repubblica di San Marino e il Governo della Repubblica
Federativa del Brasile sullo scambio di informazioni in materia
fiscale, sull’Accordo tra il Governo della Repubblica di San Marino
e il Governo della Nuova Zelanda sullo scambio di informazioni in
materia fiscale, sull’Accordo tra il Governo della Repubblica di
San Marino e il Governo del Montenegro sulla cooperazione nel settore
turistico. Si passa quindi all’audizione del comandante della
Gendarmeria, Maurizio Faraone, previsto al comma 7. I lavori si
interrompono durante il comma 8, esame in sede referente del progetto
di legge “Regolamentazione del servizio diplomatico e consolare
della Repubblica di San Marino”.

Di seguito una sintesi
degli interventi.
 

Comma
1 – Comunicazioni

Pasquale
Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri

Dopo
il referendum in Gran Bretagna, avendo noi iniziato il negoziato di
associazione con l’UE, ci siamo interessati alle conseguenze della
vicenda. C’è stato immediatamente un contatto fra me e i ministri
degli Esteri di Andorra e Monaco. La valutazione comune è che i
nostri Paesi hanno bisogno di maggiore integrazione. Tutti e tre
abbiamo convenuto che la cosa da confermare era la necessità di
continuare nel negoziato. Mobiliteremo le nostre ambasciate a
Bruxelles per seguire i passaggi che verranno fatti. Al momento non
abbiamo nessuna comunicazione ufficiale che dice che la cosa avrà
una conseguenza. E’ fissato un appuntamento negoziale a settembre.
Prima di quell’incontro vogliamo avere un incontro politico per
capire se quello che è successo cambia qualcosa nella valutazione
che l’Europa sta facendo rispetto a questo percorso. Non vogliamo
stare in un atteggiamento passivo rispetto alla faccenda. Su questo
argomento nessuno ci ha comunicato dei cambiamenti. Quelle che ho
riferito sono valutazioni dei 3 segretari agli Esteri. Non ci sono
problemi. Immaginiamo che delle conseguenze ci saranno a livello
europeo e che ciò potrebbe riflettersi sul nostro percorso.

Comunico
la firma del memorandum con l’amministrazione della Repubblica
Popolare Cinese sul parco scientifico tecnologico. Comunico la
sottoscrizione di un programma di cooperazione culturale e
scientifica con la Repubblica di Cuba da parte del segretario alla
Cultura.

Marco
Podeschi, Upr

Potrebbero
esserci anche risvolti positivi per San Marino. Il Regno Unito non
sarà membro dell’UE, dovrà fare accordi con l’UE, potrebbe
aprirsi un nuovo filone di trattative nell’associazione. Sarebbe
utile capire a quali rischi potenziali ci esponiamo rispetto al
nostro sistema finanziario.

C’è
intenzione da parte del Congresso di Stato rispetto all’ingresso
nell’UNIDO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo
industriale? Potrebbe essere interessante.

Luca
Santolini, Civico 10

Sottolineo
che al di là delle analisi sul voto a noi interessa l’importanza
della informazione e della comunicazione fatti alla cittadinanza
sull’opportunità della strada che stiamo percorrendo. Questi
aspetti vanno comunicati in maniera attenta alla popolazione. Noi
avremo a che fare con un referendum confermativo al termine del
percorso. Vista la situazione di incertezza dell’Europa è facile,
come successo in Inghilterra, che l’attenzione dei cittadini venga
deviata dalle reali possibilità.

Matteo
Zeppa, Rete

Il
referendum ha creato un precedente. L’esito mi ha sorpreso.
L’intervento del segretario di Stato è troppo buonista. Ci saranno
inevitabilmente dei rallentamenti. Il referendum è geopolitico. La
mia posizione è di non fare il percorso indicato nell’ordine del
giorno. Un anno fa si guardava alla Grecia come a un Paese
disastrato. Ora l’Inghilterra esce. L’Europa non riuscirà a
gestire l’emergenza economica. Quello inglese non sarà un caso
sporadico. Ci saranno altre richieste di uscita. Bisogna considerare
se fermare le bocce e salvaguardare San Marino. Oppure entrare in
qualcosa che non sappiamo dove andrà. A me non interessa cosa
vogliono Monaco e Andorra. Mi interessa solo San Marino. Stiamo
lavorando ad accordi con qualcosa che domani probabilmente non ci
sarà.

Tony
Margiotta, Sinistra Unita

L’esito
del voto mi ha sorpreso. Il mio partito è favorevole all’adesione
all’UE. E’ una necessità, oltre che un’opportunità. E’
necessario andare avanti, ne sono convinto. Condivido l’azione
della segreteria agli Esteri. Invito il segretario a sollecitare
questo percorso, anche se per i prossimi due mesi era stata
concordata una pausa. Occorrerà dare informazioni alla comunità
sammarinese rispetto al percorso che si andrà a intraprendere.

Andrea
Belluzzi, Psd

Esprimo
apprezzamento per l’iniziativa del segretario agli Esteri. Giusto
che ci sia un confronto politico prima di un confronto tecnico. Per
quanto riguarda la sovranità, non è necessario ribadirla in ogni
passaggio. L’ordine del giorno chiude facendo riferimento al
referendum. Ciò è un presidio per la sovranità.

Pasquale
Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri

Siamo
attenti su quanto sta avvenendo. Comprendiamo che avrà delle
implicazioni. E’ evidente che noi, sui cambiamenti che ci saranno,
prima di proseguire il negoziato dovremo trovare lo spazio per
risentirci.

Comma
2 – Riferimento, ai sensi dell’art. 2, primo comma, della Legge
n.13/1979, così come modificato dall’art. 2 della Legge n.
100/2012, su nomine e revoche di Rappresentanti diplomatici e
consolari

Pasquale
Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri

Jean
Todt ha dato le dimissioni in quanto ministro plenipotenziario presso
l’ambasciata di Francia, resta ambasciatore a disposizione.

Comma
3 – Esame, ai sensi dell’art. 1, ultimo comma, della Legge
n.13/1979, così come modificato dall’art. 1 della Legge n.
100/2012, dell’Accordo di Collaborazione in campo sanitario e
socio-sanitario tra la Repubblica di San Marino e la Regione Marche,
firmato a San Marino il 29 aprile 2016

Pasquale
Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri

L’accordo
prevede lo sviluppo della ricerca e la cooperazione in ambito
sanitario. Ha destato interesse per noi e anche per i comuni vicini.

Comma
4 – Esame, ai sensi dell’art. 1, ultimo comma, della Legge
n.13/1979, così come modificato dall’art. 1 della Legge n.
100/2012, dell’Accordo tra il Governo della Repubblica di San
Marino e il Governo della Repubblica Federativa del Brasile sullo
scambio di informazioni in materia fiscale, firmato a San Marino il
31 marzo 2016

Pasquale
Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri

Il
Brasile sta vivendo un periodo di sviluppo significativo, notevole.
L’accordo è stato fatto secondo il modello del global forum
dell’Ocse.

Comma
5 – Esame, ai sensi dell’art. 1, ultimo comma, della Legge
n.13/1979, così come modificato dall’art. 1 della Legge n.
100/2012, dell’Accordo tra il Governo della Repubblica di San
Marino e il Governo della Nuova Zelanda sullo scambio di informazioni
in materia fiscale, firmato a San Marino il 1° aprile 2016

Pasquale
Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri

E’
un accordo analogo al precedente. Con la Nuova Zelanda c’è la
possibilità anche del soggiorno studio – lavoro.

Comma
6 – Esame, ai sensi dell’art. 1, ultimo comma, della Legge
n.13/1979, così come modificato dall’art. 1 della Legge n.
100/2012, dell’Accordo tra il Governo della Repubblica di San
Marino e il Governo del Montenegro sulla cooperazione nel settore
turistico, firmato a Roma il 5 maggio 2016

Pasquale
Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri

L’accordo
riguarda la cooperazione nel settore turistico.

Comma
7 – Audizione del comandante della Gendarmeria

Maurizio
Faraone, comandante della Gendarmeria

Seguirò
i punti dell’ordine del giorno del gennaio 2016 sulla pubblica
sicurezza. Parto dalla formazione. Oltre alla formazione attuata a
San Marino su argomenti che coinvolgono tutti i corpi di polizia, dal
2015 a oggi sono stati tenuti anche dei corsi di formazione più
specifici. Aggiungo le esercitazioni ai tiri. Un corso all’anno. E’
stato indetto un corso di formazione per un direttore ai tiri che
possa dirigere le esercitazioni. E’ stato organizzato dall’Arma
dei carabinieri a maggio 2015 un seminario sul contrasto al crimine
informatico nel Mediterraneo, ha partecipato un gendarme. Sono state
tenute lezioni da parte del commissario della legge Morsiani sulla
polizia giudiziaria. Un vice brigadiere ha partecipato a un corso
come addetto nei rilievi tecnici dei corpi di reato. Segnalo un corso
di formazione a Caserta sui crimini ambientali, di 10 giorni. Ha
partecipato un vice brigadiere. Quattro appartenenti ai corpi di
polizia sammarinesi stanno seguendo un corso di controllo del
territorio. Il personale Interpol ha frequentato un corso dell’FBI a
Quantico. E’ stato organizzato un corso per agenti sotto copertura
a Washington. Gratuitamente, e intendo coperti anche il viaggio,
vitto e alloggio. Il personale Interpol ha partecipato a un corso
sulla prevenzione delle minacce da materiale chimico e nucleare. Un
gendarme è distaccato presso l’AIF per favorire la formazione nel
settore del contrasto dei reati finanziari.

Affronto
il discorso della dotazione dei mezzi e della tecnologia. Sono state
concluse le procedure per acquistare nuovi autoveicoli per i 3 corpi.
Sono 2 automezzi per la Gendarmeria, 2 per la Polizia Civile, uno per
la Guardia di Rocca. L’intenzione è dotarsi di barre con
telecamere a ripresa circolare collegate a tablet. Sulla falsariga di
quanto accade in Italia con Mercurio. Si lavora su un sistema unico
fra i corpi atto a istituire un database unificato di polizia, che a
San Marino manca. E’ un limite. E’ stato acquistato un
macchinario per la rilevazione delle impronte in forma digitale.
Verrà fornito un apparecchio che, collegato a uno smartphone,
consente di verificare l’identità delle persone fermate con un
confronto fra le impronte digitali e i chip dei nuovi passaporti in
uso in molti Paesi. Sono 106 o 107 le telecamere installate per il
rilevamento targhe e quelle in posizioni strategiche. Si aggiungono
le telecamere installate nei parcheggi. Altre 20 telecamere verranno
installate, nuove e per sostituire altre con risoluzione molto bassa.

Sulle
risorse umane, durante le ore notturne siamo presenti con 2
pattuglie, una della Polizia Civile e una della Gendarmeria. Abbiamo
organizzato servizi straordinari con posti di blocco. Sarebbe
difficile proporli in forma continuativa, comportano un’emorragia
di persone e mezzi non sostenibile. In seguito al corso di formazione
per agenti di polizia sono in emissione i bandi di concorso per
l’assunzione di 25 operatori per i corpi di polizia. Verranno
ripartiti come segue: 10 alla Gendarmeria, 10 alla Polizia Civile, 5
alla Guardia di Rocca. E’ un numero che, spero, sarà destinato a
crescere.

I
comandanti hanno avuto incontri sulla centrale operativa unica. Si è
scelto di attivarla nella sede della Gendarmeria. Dall’8 febbraio
un militare della Guardia di Rocca svolge servizio presso la centrale
operativa della Gendarmeria, avviando l’unificazione. I comandanti
si incontreranno per stabilire un protocollo operativo.

E’
stato attivato un canale di collegamento diretto fra la Gendarmeria e
la questura di Rimini per le richieste urgenti. I corpi di polizia di
San Marino impegnati nel pattugliamento, quando fermano autovetture e
devono controllare per esempio se la patente è rubata, possono avere
riscontri alla questura di Rimini.

Come
direttore Interpol sono stato invitato da alcuni comitati per la
sicurezza pubblica organizzati dal prefetto di Rimini. Una riguardava
l’aviosuperfice di San Marino. E’ stato stretto un accordo con il
RIS di Parma. E’ stato avviato un percorso di accordo con Europol
imposto dalla convenzione monetaria con l’UE, sulle frodi
dell’Euro.

Sui
database non è possibile avere un accesso diretto con le forze di
polizia italiane. Esistono altri collegamenti con agenzie degli Stati
Uniti sulla prevenzione del terrorismo e della criminalità
organizzata.

Luca
Santolini, Civico 10

Chiedo
un chiarimento sulle tempistiche previste per l’operatività della
centrale unica. Con la nuova struttura carceraria, se e quando ci
sarà, l’intenzione è formare personale specifico? Ci sono
strumentazioni particolari che ritiene necessarie o urgenti per
migliorare il lavoro degli agenti, al di là di quelle elencate?
Nella gestione del budget ritiene di avere l’autonomia necessaria?

Matteo
Fiorini, Alleanza Popolare

Nel
campo dell’ordine pubblico basta un singolo episodio per dare dubbi
alla popolazione. Voglio sottolineare alcuni valori che ho colto
nell’esposizione. C’è una visione di sistema, che è
importantissima. Si sente di tracciare una strada di possibili
interventi che la politica potrebbe fare per mettere le
professionalità che rappresenta nella condizione di operare al
meglio nell’interesse dei cittadini?

Gianfranco
Terenzi, Pdcs

Pensa
che ci possa essere una strategia che possa dare maggiore
tranquillità ai cittadini?

Alessandro
Mancini, Partito Socialista

Sono
soddisfatto in particolare sulla formazione. Ci possono essere
provvedimenti che possono andare a sistemare alcune situazioni?

Matteo
Zeppa, Rete

La
struttura odierna del carcere è poco dignitosa per i carcerati?
Andremo probabilmente incontro a un boom di carcerazioni. A me non
pare che la struttura sia adeguata. Sul personale pensa che il numero
che ci ha detto oggi sia adeguato? Io non credo. Nel piano di
riordino è stato pensato di fare convogliare tutte le forze
dell’ordine in un’unica segreteria di Stato? Il problema della
sicurezza non può essere solo affrontato con la vigilanza
elettronica. E’ meglio un controllo fisico o elettronico? San
Marino può essere un facile viatico per le organizzazioni
terroristiche?

Andrea
Belluzzi, Psd

Spero
che lei possa fare un bilancio del suo operato. Quali sono le
priorità che sta mettendo a fuoco per il secondo periodo di
amministrazione compiuta sotto il suo comando? Le ristrettezze ci
sono, è inutile negarlo. Il numero delle pattuglie si è contratto.
Occorrono più pattuglie o ci sono strumenti alternativi? Si possono
spostare nella Gendarmeria dei civili per determinati compiti? Vi è
necessità di implementare l’azione di polizia postale? E’
opportuno avere un carcere destinato alla detenzione e al recupero
del condannato, che tenga conto di entrambe le esigenze?

Tony
Margiotta, Sinistra Unita

La
nostra forza politica è andata a visitare i locali del carcere. Sono
successe cose che hanno portato attenzione sui diritti della persona
e dell’uomo, che devono essere garantiti. Pensiamo che il carcere
sia anche un luogo di rieducazione. Vorrei sapere che tipo di
operazioni si possono svolgere per garantire la vivibilità e la
dignità in questo spazio. Non è più adeguato. Il corpo della
Gendarmeria è sotto organico. L’età media è di 50 anni, quindi
elevata. A breve avremo nuovi inserimenti, credo a novembre. Spero
possano garantire i servizi necessari per la sicurezza del
territorio.

Maurizio
Faraone, comandante della Gendarmeria

Non
sono in grado di quantificare i tempi per la centrale unica ma non
credo saranno lunghi. Salvo imprevisti entro la fine dell’anno
dovremmo essere a un punto importante. La struttura del carcere non è
adeguata alle esigenze di detenzione e vigilanza. E’ partito un
percorso di costruzione di una nuova struttura. Stiamo cercando di
individuare interventi correttivi nel limite di quanto ci concede la
struttura attuale. La sicurezza ha un costo, che è importante. Mi si
è chiesto se il personale è motivato, anziano, stanco. L’età
media è elevata, attorno ai 50 anni. I nuovi arrivi potenzieranno il
servizio di pattuglia.

A
ieri sono stati commessi 83 furti in repubblica. Confrontati con i
dati del circondario, sono numeri che manifestano un’incidenza del
fenomeno inferiore rispetto a quella realtà. Non dico che siamo
contenti, perché l’obiettivo è zero furti, anche se è forse
impossibile per via della conformazione del territorio. Le telecamere
non sono la soluzione definitiva. Sono uno strumento. Per migliorare
è ideale proseguire su questa strada, cercando di rinfoltire le
risorse umane. Non è sufficiente solo svecchiare o aumentare il
personale, serve un rinnovamento nel comprendere le nuove esigenze e
lo staccarsi dai i meccanismi di pensiero che sono tipici di questa
realtà.

Il
budget è gestito in maniera autonoma per alcune spese, per il resto
vanno autorizzate dalla segreteria agli Esteri. Quello che manca è
la capacità contrattuale. Quando vengono discusse le ripartizioni in
sede di bilancio la Gendarmeria non partecipa. La Polizia Civile ha
questo problema in misura minore perché afferisce alla segreteria
agli Interni.

Sto
definendo una bozza di riforma parziale del regolamento della
Gendarmeria per affrontare delle tematiche essenziali. Avverto
l’esigenza di una organizzazione diversa della Gendarmeria, più
adeguata ai tempi e alle richieste di sicurezza che arrivano dai
contesti internazionali. Serve una revisione delle carriere.

Strategie
contro i furti: più pattuglie sul territorio e potenziamento degli
strumenti tecnologici. La Guardia di Rocca fa pattuglia, ma di
giorno.

Rispetto
al personale civile, riferisco che è una delle soluzioni che può
non solo essere tampone, ma anche integrativa rispetto ai corpi. La
segreteria agli Esteri e quella agli Interni stanno lavorando per
strutturare questa cosa.

Pasquale
Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri

Da
quando è stato nominato il comandante la strada è stata quella del
passo dopo passo. La centrale operativa gradatamente si sta facendo,
si sono fatti i corsi di formazione, ci si è dotati di nuovi mezzi.
Verranno emanati bandi di concorsi per 25 posti nei 3 corpi di
polizia. Tutto questo è stato possibile superando la rigidità nel
coordinare le funzioni. Si è cominciato a lavorare di più insieme,
all’interno dei corpi. L’arruolamento dei 25 non servirà a
coprire tutte le funzioni. Nel frattempo non solo sono diminuiti gli
uomini, ma sono aumentate le funzioni.

Comma
8 – Esame, in sede referente, del progetto di legge “Regolamentazione
del servizio diplomatico e consolare della Repubblica di San Marino”

Pasquale
Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri

C’era
necessità di riordinare il servizio diplomatico di carriera, cioè
di chi diventa funzionario nel dipartimento esteri e poi viene
assegnato alle missioni estere. Ingresso, assegnazione alle sedi,
progresso nella carriera. Coinvolti anche i compiti e le sanzioni.
Viene inoltre regolamentato il servizio diplomatico di coloro che non
fanno parte della carriera.

Matteo
Zeppa, Rete

Questa
riforma era necessaria. Abbiamo cercato di fare degli emendamenti
tenendo conto di una cosa: lo spending-team aveva dato dei parametri.
Nel progetto ho visto molta discrezionalità data alla segreteria di
Stato agli Esteri e poca alla dirigenza della finanza pubblica. Vedo
negli emendamenti del governo cambiamenti sostanziali. Da parte
nostra c’è anche un emendamento abrogativo sui diplomatici a
disposizione. Penso debbano essere normati o aboliti del tutto. Credo
che la capacità di lingua per chi fa carriera diplomatica vada
verificata. Sarà un progetto di legge difficoltoso. Il governo non
ha avuto le idee chiare.

Pasquale
Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri

Nell’esaminare
la legge prestate attenzione fra il personale della carriera e quello
non della carriera, che svolge funzioni diplomatiche. Nel primo caso
è personale che tramite concorso diventa funzionario a tempo pieno.
Nel secondo parliamo di personale che nella vita svolge altre
funzioni e fra queste ha un ruolo di rappresentanza diplomatica o
consolare.

San Marino,
28 GIUGNO 2016

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