Conferenza stampa odierna Congresso di Stato

Conferenza stampa odierna Congresso di Stato

San Marino, 10 maggio 2016
Comunicato stampa
“Il Paese non può permettersi pause”. Esordisce così il Segretario di Stato Pasquale Valentini nella conferenza stampa convocata questa mattina con i suoi colleghi Antonella Mularoni e Marco Arzilli.
“Siamo in una fase importante di trasformazione. Dal 2009 a oggi l’elenco di interventi fatti sia sul piano normativo, sia sul piano operativo, è eccezionale anche rispetto ad altri paesi. E’ importante raffrontare tale trasformazione anche col passaggio referendario”. “La posizione di San Marino – secondo il titolare degli Esteri – è cambiata nel contesto internazionale, a cominciare dall’Italia. Lo confermano alcuni passaggi importanti, come il negoziato con l’UE, che è un atto significativo nei confronti di San Marino e delle sue prerogative. Ora, per quanto riguarda le materie oggetto dell’accordo, siamo in grado di prospettare il significativo passaggio da Stato terzo a Paese equivalente. Anche nei rapporti bilaterali con l’Italia i livelli di cooperazione sono soddisfacenti: anche la vicenda Torre d’avorio, paradossalmente, al di là del danno d’immagine, ha invece dato luogo a una manifestazione di fiducia verso il nostro Paese per il modo in cui la questione è stata affrontata”.
Il percorso di riforma interno non è concluso – afferma Valentini. – Il Paese è di nuovo attrattivo, ma stiamo cercando di adeguarlo sotto vari punti di vista. Particolare attenzione và al sistema bancario, come fattore base di affidabilità del sistema economico generale; alle infrastrutture (viabilità, strutture ricettive, telecomunicazioni), per rendere più facile vivere e fare impresa; all’adeguamento della Pubblica Amministrazione.
Non contestiamo il referendum, ma toni e contenuti che la campagna sta assumendo sembrano contraddire il percorso avviato. La domanda da porsi è: “Che Paese vogliamo?” Si vuole interrompere il processo di trasformazione o possiamo cominciare a coglierne i frutti?
Una riflessione ci viene anche suggerita dall’articolo dedicato dal Sole 24 Ore alla vicenda Polo della moda, laddove si sottolinea la irragionevole messa in discussione di un’opportunità unica, tra consistenza dell’investimento, prospettive occupazionali e profilo degli investitori. Si finisce in questo modo per contrastare la linea innovativa seguita per avere un Paese in cui sia più appetibile  fare impresa.
Questo vale anche in relazione al referendum per abbassare il tetto degli stipendi. Una proposta che demagogicamente fa effetto e che può avere molta presa sull’opinione pubblica, ma in realtà riguarda solo un numero limitato di persone, peraltro non della PA.. Figure con alta professionalità di cui abbiamo bisogno proprio in relazione al percorso di rilancio intrapreso.
Sulla preferenza unica Valentini osserva che il quesito posto va nella direzione contraria al rinnovamento della classe politica ed evita di affrontare il vero problema che è quello dell’effettivo esercizio del voto estero.
In merito all’abolizione del quorum per i referendum, il Segretario Pasquale Valentini commenta: “Democrazia non vuol dire che uno decide per tutti, ma significa creare le condizioni perché tutti possano incidere”. L’abolizione del quorum sbilancerebbe la logica democratica. Entrerebbe in crisi anche il senso di rappresentatività del Consiglio Grande e Generale se un qualsiasi numero di cittadini potesse ribaltare le sue decisioni.
“Nonostante le contraddizioni che stiamo vivendo, il Governo non desiste dal portare a compimento il percorso che ha cambiato oggettivamente la percezione del Paese, forse più dall’estero che dall’interno. La nostra azione è sicuramente non perfetta, ma va nella direzione di moltiplicare le opportunità di cambiamento per dare al Paese indipendenza economica al fine di mantenere le nostre migliori prerogative di vivibilità”.
Lo ribadisce anche il Segretario di Stato Antonella Mularoni: “La nostra preoccupazione è riuscire a mantenere il tenore e la qualità della vita che abbiamo avuto in passato, ma senza investimenti anche dall’estero non è possibile riuscire nell’intento. La nostra apprensione è per i disoccupati e per i giovani che non hanno prospettive di poter entrare nel mondo del lavoro e non vorremmo che dovessero emigrare, non per scelta ma per mancanza di alternative. E’ questo che ci preme evitare. Da quanto si dice di portare le grandi firme a San Marino? Ora che possono arrivare, si bloccano e si attiva una risposta distruttiva. Questo del Polo della moda è il primo grosso nuovo investimento in San Marino. Potrebbero seguirne altri, il rischio tuttavia è quello di far passare il messaggio: non andate a San Marino perché non vi vogliono, in controtendenza rispetto a tutti i Paesi che fanno ponti d’oro per attrarre investitori.
Mularoni ha elencato poi una serie di interventi e progetti che vedono impegnata la sua Segreteria, volti a migliorare la vivibilità del Paese: raccolti 30 milioni da destinare a opere pubbliche in tre anni, partiranno a breve la realizzazione del parcheggio a Borgo Maggiore, che farà fronte alle esigenze sia della popolazione del Castello che di turisti e utenti dei servizi e attività; avanzano i lavori anche per la sistemazione e l’abbellimento delle aree dei parcheggi 6 e 7 e dell’ex pattinaggio, per creare una zona verde dove cittadini e turisti possano godere di uno degli ambienti più belli del centro storico in attesa del varo del progetto di sistemazione definitivo. Anche per Fonte dell’Ovo sono in corso valutazioni per dar vita a un polo scolastico che diventi un centro studi internazionale, nella logica dei campus per stranieri. Altri interventi riguardano il ripristino di edifici dello Stato, al fine di utilizzarli e ridurre le locazioni passive. L’edificio ex Forcellini, ad esempio sarà destinato a sede di archivi e uffici pubblici.
Uscirà inoltre a giorni il bando per reperire una sede per San Marino RTV e a seguire quello per la sede della Gendarmeria, al fine di restituire il Palazzo Kursaal alla sua vocazione congressuale, di intrattenimento e di sede dell’Ufficio del turismo.
Anche il carcere sarà ricollocato  a Murata, vicino alla sede della Polizia Civile. La sede dell’Ufficio Automezzi sarà spostata in altro luogo.
Quanto alle telecomunicazioni, si sta concludendo il passaggio nelle competenti commissioni del piano per la dislocazione delle antenne, mentre prosegue il posizionamento della fibra ottica. Il nostro obiettivo – ha detto il Segretario Mularoni –  è anche diventare un modello in Europa per la mobilità sostenibile, con una legislazione che incentivi l’acquisto e l’utilizzo di auto elettriche. Quanto alle colonnine di ricarica da posizionare in territorio, si è a buon punto col lavoro, anche d’intesa con le strutture alberghiere.
“Il Paese deve gestire al meglio la fase positiva in cui si trova” – esordisce il Segretario Arzilli. I dati parlano molto chiaramente: al 31 dicembre 2015 le imprese sono aumentate del 2,1%, e la tendenza prosegue nel 2016, marzo infatti registra +76 imprese rispetto a marzo 2015. Ovviamente ciò si riscontra anche con benefici in termini occupazionali. Ciò lo si deve alla nuova immagine di San Marino, agli strumenti di competitività implementati che rispondono alle esigenze delle imprese. Un sintomo di fiducia: il + 9% del settore manifatturiero che rappresenta circa il  37% dell’occupazione sammarinese, le 26 aziende dell’incubatore che danno lavoro a 53 persone, e le domande già presentate e anche le recenti aperture di nuove attività lungo la superstrada ne  sono un ulteriore conferma. In un anno e mezzo si è fatto un lavoro che altre realtà hanno compiuto in 4  o 5 anni. Occorre proteggere questa fase di crescita, dopo anni in cui i numeri erano tutti negativi, fino a punte di decrescita del -9%.
Maggiore attenzione alle dinamiche del paese, sburocratizzazione, semplificazione sono alcuni dei fattori apprezzati dal mondo del lavoro. A breve presenteremo in questo senso la legge sul commercio, che cambierà tra l’altro il ruolo della Commissione per commercio, che non avrà più funzioni autorizzative ma di monitoraggio e verifica.
Analogo obiettivo si perseguirà con la riforma della legge sull’artigianato. Internet diventerà la piattaforma attraverso cui eseguire in automatico le pratiche usuali. Anche le interazioni tra professionisti e Stato passeranno sempre più alla Camera di Commercio. Una serie di innovazioni  rese possibili dall’esistenza di un quadro di norme certe e chiare.
Importante, sottolinea Arzilli, anche la firma dell’accordo che si farà il 2 giugno con l’amministrazione di Huzhou, in Cina, per la creazione di un parco scientifico gemello di quello sammarinese. Sta assumendo valenza per le imprese anche all’estero la nuova visione di San Marino come paese ponte verso i paesi emergenti. Una delegazione di imprenditori, proprio in occasione della firma, farà le sue prime verifiche sulle opportunità dell’accordo con Huzhou.
Il Paese può guardare di nuovo con fiducia al futuro. E’ importante promuovere San Marino come Paese affidabile.
Il nostro sistema -conclude Valentini-  riguardo ai nuovi progetti imprenditoriali è in grado di offrire garanzie anche nei confronti della vicina Italia, ponendosi come elemento di attrattiva per tutto il territorio e non come elemento di sbilanciamento del sistema economico, commerciale e finanziario. Nei rapporti che intercorrono con l’Italia vogliamo consolidare una diversa percezione: dal già positivo  “San Marino non è più un problema”  verso “San Marino è un’opportunità”.

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