Consiglio Grande e Generale. 22 maggio 2015. Seduta pomeridiana. Parte prima. Agenzia Della Torre

Consiglio Grande e Generale. 22 maggio 2015. Seduta pomeridiana. Parte prima. Agenzia Della Torre

COMUNICATO
STAMPA

CONSIGLIO
GRANDE E GENERALE 21 – 28 MAGGIO

Venerdì
22 Maggio/Pomeriggio

I
lavori consiliari sono ripresi dal dibattito sulla nomina di Maurizio
Faraone a comandante della Gendarmeria. La proposta del Governo è
stata approvata. Respinto invece l’ordine del giorno di Sinistra
Unita e Civico 10

Mario
Lazzaro Venturini (Ap):

La proposta di Faraone ha alcuni aspetti positivi. Tra questi le
qualità del nome prescelto. Il dottor Faraone è una persona
perbene, che ha deciso di viaggiare a basso profilo come deve fare
una persona che ricopre un ruolo delicato. Un servitore dello Stato
che ha agito bene e in silenzio. Una persona che ha rapporti con
l’esterno e che è stata una dei protagonisti dell’accordo tra le
Forze di Polizia italiane e sammarinesi. Io non capisco cosa ci sia
da scandalizzarsi se la proposta è giunta dal Governo. Chi doveva
fare la nomina? Io trovo singolare il metodo che alcune forze di
opposizione avrebbero voluto adottassimo: riunire insieme Forze
Militari, Governo e anche il Tribunale per nominare il nuovo
comandante della Gendarmeria. Per nominare il direttore generale
dell’Iss il Governo deve convocare gli Stati Generali della Sanità?
Sono vie proponibili? Non so, io me lo domando. Relativamente al
doppio incarico ho già detto che non potevamo permetterci di
risolvere un problema, nominare il comandante della Gendarmeria, per
poi aprirne un altro ossia lasciare vacante il ruolo di direttore di
Interpol. Io non penso che il doppio incarico per un periodo di tempo
a termine possa presentare chissà quale problema. Al di là di tutto
restano le qualità della persona. Si è parlato poi del fatto che il
dottor Faraone abbia lavorato per i servizi segreti e dunque sarebbe
rimasto fedele ad essi. Noi abbiamo avuto molti comandanti
carabinieri e sappiamo che, questi, sono nei secoli fedeli all’Arma.
Andrebbe fatto un discorso più ampio. Non vogliamo più rivolgerci a
professionisti italiani perché temiamo possano continuare a lavorare
per le istituzioni italiane? Questione retribuzione: lo stipendio del
dottor Faraone è un po’ inferiore alle cifre indicate. Il dottor
Faraone soprattutto non percepirà un’indennità di 23 mila euro
all’anno che erano state riconosciute al generale Gentili.

Alessandro
Mancini (Ps):
Voglio
sottolineare alcuni passaggi positivi. E lo faccio con soddisfazione
perché è una delle poche situazioni in cui c’è stata
collaborazione tra forze politiche consiliari. Quando si affrontano
temi delicati come questo non è la maggioranza di turno che deve
decidere. Il Ps si dice soddisfatto della nomina di Faraone. Proposta
positiva. In questi anni Faraone ha svolto nel migliore dei modi la
propria funzione di direttore di Interpol. Adeguato alle funzioni che
aveva e grande rispetto per le istituzioni. Il recente passato ci ha
portato a episodi poco gradevoli. Con Faraone non accadrà più.

Gerardo
Giovagnoli (Psd):
Grande
fiducia Psd e maggioranza per la caratura del personaggio. Figura di
garanzia della messa in pratica dei punti indicati dalla politica.
Abbiamo onorato l’impegno che ci eravamo presi di riuscire a fare la
nomina con velocità. Il dottor Faraone resterà a guidare anche
l’Interpol perché c’è un ragionamento di tempi e opportunità che
ci impongono di non lasciare scoperto un organo importante come è
appunto l’Interpol. C’è una convergenza positiva.

Marco
Gatti (Pdcs):

Abbiamo necessità di avere dei corpi che facciano un riordino
interno, di maggior coordinazione, di definire una centrale unica, di
fare formazione ai vari livelli. Questo non può competere a un solo
uomo, che non può essere la soluzione. Da oggi chi ha responsabilità
nei corpi di polizia deve fare uno sforzo per coordinarsi al meglio.
E’ doveroso nei confronti della cittadinanza. La figura di Faraone
è ampiamente, anche se non totalmente, condivisa. Questo diventa
quindi un mandato forte del parlamento. Il coordinamento è una delle
priorità, affinché vengano meno le sovrapposizioni, che non vanno
nell’interesse di tutelare l’ordine pubblico. Ora va nominato il
direttore di dipartimento delle forze di polizia. 

Repliche

Pasquale
Valentini, segretario di Stato agli Affari Esteri:
Abbiamo
fatto due dibattiti: alla fine del primo abbiamo votato un odg nel
quale abbiamo detto no alla nomina senza un comma nel Consiglio
successivo. Al termine del secondo c’è stato un odg con indicato
cosa deve fare chi è incaricato di guidare la gendarmeria per
concretizzare gli orientamenti espressi all’interno di quel
documento. Il Congresso Militare ha riconosciuto che l’odg
sintetizzava le priorità da attuare nei corpi. L’unico problema
adesso è dare corso in maniera veloce alla nomina del comandante e
fare quadrato attorno a lui per realizzare quanto nell’odg è
previsto.

Andrea
Zafferani (Civico 10):
Abbiamo
deciso cosa deve fare il comandante, non cosa dobbiamo fare noi.
Continuiamo a non fare il nostro lavoro dando gli indirizzi politici
in materia di sicurezza.

Pasquale
Valentini (Segretario di Stato agli Affari Esteri):
Zafferani
parla del suo odg, ma se legge quello precedentemente votato nota che
ci sono dei capitoli in cui il Consiglio ha espresso gli orientamenti
che vanno attuati per il riordino dei corpi, il coordinamento e la
creazione della centrale operativa. Se diamo attuazione a queste
cose, le indicazioni ci sono.

La
nomina di Maurizio Faraone a comandante della Gendarmeria è
approvata a maggioranza

L’ordine
del giorno presentato da Sinistra Unita e Civico 10 invece è
bocciato: 11 favorevoli, 42 contrari, 1 astenuto

San
Marino 22/05/2015

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