Consiglio Grande e Generale (3-5 agosto ). Seduta pomeridiana odierna, Agenzia Dire

Consiglio Grande e Generale (3-5 agosto ). Seduta pomeridiana odierna, Agenzia Dire

                                              COMUNICATO STAMPA

CONSIGLIO GRANDE E
GENERALE 3-4-5 Agosto

LUNEDI’ 3 AGOSTO

 

La seduta
consiliare odierna si è fermata al comma Comunicazioni. Dopo l’intervento del
consigliere Remo Giancecchi (Indipendente) che ha spiegato le motivazioni che
lo hanno spinto ad uscire dall’Upr sono intervenuti Roberto Ciavatta (Rete) per
circa 3 ore e Federico Pedini Amati (Indipendente) per più di 2 ore. La seduta
si è conclusa con l’intervento del consigliere Gian Matteo Zeppa (Rete). La
seduta riprenderà domani alle 13 sempre al comma Comunicazioni con l’intervento
del consigliere Elena Tonnini (Rete).
 

Comma
numero 1. Comunicazioni.

Remo
Giancecchi (Indipendente):
In questi giorni la politica è in forte
fermento. Ci sono confronti tra partiti per giungere a una semplificazione del
quadro politico. Insieme a Giardi e altri amici ho deciso di interrompere il
percorso politico dentro l’Upr. Sono state date interpretazioni non
corrispondenti al vero alle nostre decisioni. Upr da qualche tempo ha avviato
confronto con Ap e Ns per verificare se ci sono le condizioni per costruire un
nuovo soggetto di centro. Noi non siamo mai stati contrari al dialogo con Ap e
Ns però è anche vero che in ogni occasione abbiamo richiesto un confronto
aperto e franco anche con la Dc. Per costruire un grande Centro non possiamo
escludere il maggior partito. La nostra richiesta, temo a causa di vecchi
rancori con persone che incidono nelle dinamiche del movimento anche se non
siedono più in consiglio, non è mai stata presa in considerazione. Gestione del
movimento con tanta incertezza. Ha finito la propria spinta propulsiva. I
rapporti interni sono saltati definitivamente con la vicenda per allontanare
Giardi dal movimento. Dopo esserci confrontati con i nostri sostenitori abbiamo
deciso fosse più serio interrompere l’esperienza in Upr. Ora partiamo da un
confronto con la Dc, non possiamo più ignorare il percorso che la Dc ha fatto
negli ultimi anni rinnovando metodi e uomini. Oggi è chiara e trasparente nelle
proprie linee politiche. Serve una coalizione che sappia aggregare tutte le
forze di centro per poi governare con forze progressiste e riformiste di
sinistra, intendo Ps e Psd. Restiamo consiglieri indipendenti di opposizione.

Marco
Podeschi (Upr):
Noi abbiamo depositato un odg sulle automobili a propulsioni
elettrica. Chiediamo al Governo di attivarsi per allinearsi alle normative
comunitarie in materia.

Roberto
Ciavatta (Rete):
Il consigliere Giancecchi spera che si possa trovare un accordo
tra Dc, Ap, Ns, Psd, Ps e fuoriusciti Upr. A quel punto facciamo un gruppo
unico. In autunno andiamo incontro all’apertura di una serie di processi che
potrebbero allargarsi ad ulteriori membri delle istituzioni. E questo potrebbe
spiegare la volontà di creare un gruppo unico o un mucchione. Che non ha alcun
tipo di ragione politica o programmatica ma solo il senso di un tentativo di
auto-difesa nell’ipotesi che vi possano essere delle conseguenze in base ai
processi che inizieranno a breve. E’ stato detto che membri che non sono più
parte delle istituzioni ossia i consiglieri che si sono dimessi hanno ancora un
peso specifico e indicano quale sia la strada da perseguire in quel partito.
Alcuni membri fuoriusciti dalle istituzioni nel Psd, ad esempio, sono ancora
parte determinante dei processi decisionali di quel partito. L’altra sera
insieme al professor Nino Galloni ci siamo confrontati in una serata davvero
molto interessante su Europa e Economia. Tra le sue proposte anche quella di
aumentare il reddito dei cittadini attraverso l’utilizzo di monete complementari.
Vengo a un altro argomento.
C’era urgenza di
trovare nuovi vertici per la Banca Centrale di San Marino, siamo ben lungi dal
sapere se ci sono stati incontri in questo senso. Non sappiamo se si sono fatti
dei passi avanti per ragionare su come porre rimedio a questa carenza, che è
deleteria per la Banca Centrale. L’Aula consiliare è tenuta all’oscuro di
quanto sta succedendo. Non sappiamo se ci sono nomi possibili e se si sono
fatte graduatorie. I segretari di Stato si sono impegnati con Clarizia nel
riconoscergli lo stipendio fino a dicembre. Poi arriva la smentita, ma di due
soli segretari di Stato, che dicono che Clarizia ha capito male. Non è
giovanissimo, è probabile. In questi giorni, forse venerdì, il segretario di
Stato Francesco Mussoni ha chiesto un chiarimento al Congresso di Stato sulle
posizioni tenute sulla Sanità. Lui è il più discusso, l’anello debole di questo
governo. Si ritrova ancora oggi a chiedere ai membri della maggioranza e del
Congresso di Stato delle spiegazioni sulle posizioni tenute. Credo che la
gestione della Sanità possa avere come unico sbocco la distruzione della Sanità
stessa. Non si può dire che dobbiamo togliere i diritti alla gente quando non
si fa tutto il possibile per far sì che il taglio sia messo da parte. Mussoni
fa uscite sulla stampa in stile berlusconiano, ma in Aula non dice mai niente.
Lo stesso vale per Lonfernini, che a volte fa anche uscite infelici, come
quella sull’aeroporto di Rimini. Lonfernini ha pubblicizzato la serata al
Bobino Club, 1.500 presenze, grande successo. Solitamente in quel locale ci
sono le stesse presenze. Io sto facendo comunicazioni su elementi importanti.
E’ stato pubblicizzato come un grande evento di marketing sammarinese che
porterà flussi turistici. Se l’impressione è che a San Marino si mangia e beve
gratis, qualcuno forse potrà venire. Dall’Expo arrivano informazioni su un
ridimensionamento dei visitatori, se ne prevedevano di più. San Marino ha speso
diverse centinaia di migliaia di euro, più di un milione, per andare lì e avere
un traino turistico. Le critiche che ci sono attorno all’Expò, a Milano, sono
relative al fatto che dà un’esposizione a padiglioni che dovevano approfondire,
come qualcuno ha in effetti fatto, ma non San Marino, il tema dell’Expò, cioè
nutrire il pianeta. E’ diventato un market nel quale si compra tutto. Il nostro
padiglione è andato a Milano a raccontare fandonie, a descrivere un Paese dei
balocchi che non c’è. Uno è abituato a non avere la sessione consiliare in
Agosto, poi deve venire qua, e si scalda. Con queste interruzioni si rischia di
andare avanti all’infinito. Non ho fatto nulla per essere allontanato
dall’Aula. Io sto al gioco di essere interrotto ogni 5 minuti perché non perdo
di vista gli argomenti che devo trattare. Qualche parola sulla stagione
referendaria che ci apprestiamo ad affrontare. I comitati dovrebbero aver
raggiunto i quorum di firme richieste. I referendum scorsi hanno avuto un esito
eclatante che però non è stato tenuto in considerazione. I referendum sono
stati proposti da comitati dei quali non faccio parte, ma mi sento di
sostenerne la presentazione, oltre ad augurarmi che l’esito sia favorevole. E’
stato appena depositato un referendum sulla preferenza unica. Siamo a
conoscenza di una raccolta firme anche per altri referendum. Ad esempio per
richiedere che venga mantenuta la zona parco per 10 anni per le zone che sono
in discussione in questo periodo. Ci saranno 4, 5 o forse più referendum.
Abbiamo depositato, agli inizi di quest’anno, anche se il testo è modificabile in
ogni sua parte, un pacchetto di riforme istituzionali fatto di 7 – 8 leggi.
Introducono una serie di interventi non risolutivi dal punto di vista
economico, ma che contribuiscono a creare le condizioni affinché la politica e
l’economia si trovino di fronte a regole certe, che possono garantire una
migliore applicazione della legge. Una ipersemplificazione istituzionale è
necessaria. Sul regolamento consiliare abbiamo trovato un accordo allargato, mi
auguro che presto possa arrivare nell’Aula. Ho chiesto all’Ufficio di
Presidenza l’impegno di verificare le condizioni per implementare un sistema di
votazione e valutazione delle presenze attraverso le impronte digitali. Ci sono
state aperture da parte di numerosi interlocutori. Il testo presentato è stato in
gran parte integrato e modificato. Vedo che gli animi si iniziano a sollevare.
Per evitare di fare forzature termino qui il mio intervento. Sono quasi le 5.
Ci sono forzature nell’Aula consiliare per motivi che non sono dettati
nell’interesse del Paese. E’ molto grave. Avrò modo di rispondere a queste
forzature nei modi che riterrò più opportuni.

Federico Pedini Amati
(Indipendente):
Favorevole all’ordine del giorno presentato dall’Upr sulle vetture
a propulsione elettrica. Non sono favorevole alla creazione di nuove
commissioni di inchiesta perché di per sé non hanno prodotto alcun risultato
efficace. La competenza è del Tribunale. Infrastrutture sportive: si erano
definite come infrastrutture strategiche per rendere San Marino una piazza
internazionale per richiamare eventi sportivi di alto livello. Ed invece
abbiamo perso anche il torneo di tennis che era davvero di alto livello. E
tutto questo solo perché il pubblico non ha voluto investire 50 mila euro.
Ricordo che il tennis riempie gli alberghi a San Marino. Eppure questi soldi
per le maestranze del caso a Expo si sono trovate. Altri impegni riguardavano
il miglioramento dei collegamenti dei frontalieri. Non è neppure stata
modificata la strada di fondovalle perché c’è un ordigno bellico e non ci si riesce
a mettere d’accordo con l’Italia su chi farà l’intervento di bonifica. Ho
elencato alcuni impegni presi ma mai rispettati. Io mi chiedo: questi impegni
vogliono essere portati a termine o meno ?
L’allegato
Z sembra l’almanacco delle giovani marmotte. Scriviamo un libro e non diamo
esecuzione a niente. La nuova scuola dell’infanzia di Dogana bassa e parcheggio
per il parco Ausa non ci sono. Il nuovo plesso scolastico di Acquaviva l’hanno
fatto, sì. Il Polo scolastico di Fonte dell’Ovo con centro multifunzionale per
i giovani non l’ho visto. E nemmeno le scuole superiori. Non è stato fatto
niente. Forse solo le righe nuove per far parcheggiare gli autobus. Sedi
dell’università degli studi: qui qualcosa è stato fatto, ma non è stato
ultimato questo impegno. Un altro impegno era quello di razionalizzare le
spese, in ambito istituzionale, nelle sedi istituzionali, alcune delle quali da
accorpare. Ci sono luoghi grandi che non necessitano di tutto lo spazio che
hanno. Recupero urbanistico dei centri storici: a Serravalle c’è un parcheggio
seminterrato, non so da chi è gestito. Non è stato riqualificato nella
pavimentazione il centro storico di Serravalle. Poi c’erano una serie di
impegni fiscali presi per diminuire in maniera importante la spesa pubblica. Il
team della spending-review ci ha indicato alcuni interventi che andavano fatti
in questo senso, ma puntualmente non sono stati fatti. Si parlava di accelerare
i processi di esternalizzazione, di ridurre il costo complessivo del personale.
Ci dovevano essere delle sinergie fra pubblico e privato nei servizi alla
persona, cosa non avvenuta. Ora affrontiamo i problemi di liquidità del sistema
finanziario. Dobbiamo richiedere, a causa della Voluntary Disclosure, una sorta
di prestito, o linea di credito, alla Cassa Depositi e Prestiti in Italia.
Abbiamo un casinò strisciante, con l’arrivo del black-jack e altro, abbiamo
completato l’opera del casinò. Sono giochi della sorte, che hanno prodotto allo
Stato sammarinese cifre significative in questi anni. E’ inutile continuare a
tenere in un capannone a Rovereta i giochi della sorte, quando dovrebbero
essere chiamati come devono ed essere spostati in altri luoghi, non di confine.
C’era l’impegno di spostare una parte dei giochi della sorte nel centro
storico. Quindi due sedi, una a Rovereta e una in città, dove non è mai
arrivata. Il Parco scientifico tecnologico è ancora all’interno di un capannone
in affitto. Ci sono 15 aziende start-up, ma non ha una sede definitiva. Uno
Stato democratico è dato anche dal controllo su eventuali imprenditori non
seri. Si era detto che i controlli andavano fatti anche dai professionisti,
notai e commercialisti. Il sistema di adeguata verifica in capo a questi
professionisti è esagerato rispetto al circondario. A San Marino o si può fare
qualsiasi cosa, oppure abbiamo paura anche dell’ombra. Noi purtroppo quando
facciamo le norme superiamo quella che è la logica della norma. A San Marino
non c’è scambio nell’ambito di chi deve fare l’adeguata verifica, mentre la
legge lo prevederebbe.

Matteo
Zeppa (Rete):
Sui referendum credo che questa voglia di
democrazia da parte della cittadinanza sia la migliore risposta nei confronti
della politica, se così la vogliamo chiamare. Si vuole stare attaccati alle
sedie a ogni costo. Sono giorni che non dormo e faccio fatica a interloquire a
causa di questa spossatezza non fisica. Sono al limite dell’insofferenza
personale verso le persone che siedono in quest’Aula. Io propendo per avere una
visione di sinistra, anche se sono molto critico verso la sinistra. Riguardo
all’Expò il segretario Lonfernini in risposta a una mia interpellanza ha citato
delle delibere del Congresso di Stato che sul sito non ci sono, devono ancora
essere autorizzate. Ad oggi, tranne per le 4 o 5 delibere non pubblicate, siamo
a 1.065.000 Euro. A Rimini hanno fatto l’agenda digitale. Tutte le spese e gli
emolumenti sono su quella cavolo di agenda digitale. Qui nell’interpellanza si
citano cose che non sono sul sito. E vogliamo parlare di trasparenza degli atti
amministrativi? Dove sono stati presi i dati? Le segreterie di Stato devono
interagire fra di loro. Secondo le richieste dell’interpellanza tutte le
segreterie dovevano comunicare le spese. C’è una spesa di 30mila euro che
probabilmente è legata alla segreteria alla Cultura. Quella spesa non è stata
citata nell’interpellanza. Io chiedevo una visione a 360 gradi dell’Expò, non
per avere la monotona risposta di Lonfernini. E’ qui che nasce il mio
disagio.  Fra l’ultima sessione e oggi è
successo molto. Ma i segretari non riferiscono di nulla. Vanno sui giornali con
i comunicati stampa. Parlo di Clarizia e altri episodi. Sarebbe dovere riferire
al Consiglio Grande e Generale, a tutti i 60. Io mi sono fatto un esame di
coscienza mio, dicendomi che non voglio vivere di politica, questa è
un’esperienza che mi insegna molto, e mi segna altrettanto. Mi insegna di non
fidarmi delle persone, è aberrante. La società chiede un passo avanti alla
politica. L’humus che hanno creato Rete e i movimenti politici dice che non ci
si può continuamente riciclare. Che segnali date a voi stessi e alla
cittadinanza? Partiti di maggioranza e opposizione allo stesso tavolo. La
politica degli ultimi anni ha sviluppato debito. Le ditte se ne vanno. C’è
recessione, ci sono persone che mangiano alla Caritas. Ci pensate alle famiglie
dove le persone non lavorano? Oppure pensate solo ad andare all’Expò? Siamo un
Paese povero, in crisi economica e morale. 
Mi viene la pelle d’oca ad essere accomunato ai consiglieri che si lamentano
dei posti auto riservati. Si vuole solo rimanere attaccati allo scranno. Ciò è
destabilizzante. E’ stato fatto un piano infrastrutturale da 30 milioni di
debito sul quale non c’è ancora un disegno riguardo il parcheggio di piazzale
Giangi. La gente muore di fame e qui si fanno le infrastrutture. Un dottore si
reinventerà muratore e andrà a fare le infrastrutture. C’è anche un aspetto che
riguarda la dignità delle persone. E si dice che non ci sono più gli
ammortizzatori sociali per loro

San Marino 03/08/2015

 

 

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