Consiglio Grande e Generale dl 22 agosto. SMNA

Consiglio Grande e Generale dl 22 agosto. SMNA

COMUNICATO
STAMPA

CONSIGLIO
GRANDE E GENERALE 22-31 AGOSTO

LUNEDI’
22 AGOSTO- Seduta del pomeriggio

Il Consiglio Grande e Generale si apre al Comma comunicazioni
con i riferimenti del segretario di Stato per la Sanità,
Francesco
Mussoni
, sui fondi pensionistici. In particolare, il
Segretario dà lettura del Rendiconto del Comitato Fondiss per il
2015 e risponde all’interpellanza presentata dai consiglieri di Rete,
Lazzari e Pedini, sul rendimento del Fondo pensionistico. Così, sui

i risultati dell’investimento di 10 mln di euro presso il fondo
Privium Select-Kojomo global quant Fund, Mussoni spiega che la
performance negativa del 7,64%, dal 1° dicembre 2015 al 30 giugno
2016, è “in gran parte attribuibile all’impatto dell’esito del
referendum sulla Brexit”.
L’Aula procede alla nuova
deliberazione sul progetto di legge
Norme
a tutela dei soggetti affetti da malattia celiaca,

che viene
approvato
con 36 voti a favore, uno contrario e 7 astenuti
.Viene
poi ratificato a maggioranza l’Accordo tra il Governo della
Repubblica di San Marino e il Governo degli Stati Uniti d’America
per la Cooperazione per agevolare l’applicazione della normativa
FATCA.
Si apre infine un lungo dibattito- 44 gli interventi
previsti- sul primo dei progetti di legge che recepiscono la volontà
referendaria, quello relativo alla preferenza unica. Il dibattito
viene interrotto e riprenderà in seduta notturna.

Di seguito un estratto degli interventi del pomeriggio.

Comma
1.

Comunicazioni
Francesco Mussoni,
segretario di Stato alla Sanità

legge il Rendiconto del comitato Fondiss per l’esercizio
finanziario 2015.
Darò lettura della relazione del
comitato amministratore. E’ stata effettuata sulla gestione al 31
dicembre 2015. L’operatività di funzionamento del Fondiss è stata
normale. Sono state attivate verifiche per individuare aree critiche
e migliorare la gestione del fondo. La base degli iscritti al fondo è
di 24.152. La gestione finanziaria: nel 2016 il comitato ha
reinvestito il saldo disponibile del fondo di perequazione sotto
forma di depositi bancari a termine, dopo aver indetto gare a
offerta. Tenuto conto dei dati di bilancio degli istituti bancari, il
18 settembre 2015 il comitato, dopo gara a offerta alla quale hanno
partecipato tutti gli istituti bancari, ha deliberato di effettuare i
seguenti investimenti: 350mila euro a Banca di San Marino con
rendimento annuo del 2,2%, 350 mila euro ad Asset Banca con
rendimento annuo del 2,2%. Per quanto riguarda le somme derivanti dal
saldo disponibile della gestione dei versamenti contributivi e dalla
disponibilità derivante dai versamenti raccolti nel 2015, il
comitato ha provveduto a investirli sotto forma di depositi bancari a
termine. Sono state indette apposite gare a offerta. Il comitato ha
deliberato di effettuare i seguenti investimenti: 8 milioni presso
Asset Banca con rendimento del 2,05%,  8 milioni a Banca CIS al
2%, 2.302.000 a Cassa di Risparmio di San Marino all’1,91%,
2.302.000 presso Banca di San Marino all’1,9%, 2.302.000 presso
Banca Sammarinese d’Investimento all’1,85%. Nel corso del 2015
il rendimento medio dei titoli di Stato italiani è stato dello
0,062%. Il 15 marzo sono state presentate proposte operative di
modifiche e integrazioni legislative e regolamentari relative al
Fondiss. Il comitato auspica che vengano analizzate, sviluppate e
rese operative nel più breve tempo possibile, con l’obiettivo di
garantire rendimenti maggiori agli iscritti. Valore delle quote: al
31 dicembre 2015 è 10,426 euro. I rendimenti sono stati superiori
all’inflazione registrata a San Marino.
Investimenti diretti:
la voce di importo pari a 24.144.385 euro raccoglie le somme raccolte
dai versamenti contributivi e investite in depositi a termine per
23.827.610 euro e interessi per 316.775 euro.
Passività della
gestione previdenziale: l’importo è pari a 1.223.045 euro. Si
tratta prevalentemente dei contributi previdenziali riscossi nel mese
di dicembre 2015. Restano da incassare i seguenti contributi: dal
2014 98.500 euro, dal 2015 100.000 euro. Spese generali e
amministrative: 116.110 euro.

Risposte interpellanza/interrogazioni

Interpellanza presentata dai Consiglieri Elena Tonnini e Luca
Lazzari per chiarimenti in merito ai risultati dell’investimento
dei fondi pensionistici tramite “forme alternative di
investimento”. Si associano i Consiglieri Roberto Ciavatta e
Federico Pedini Amati per richiedere risposta scritta.

Francesco Mussoni, segretario
di Stato alla Sanità
Conoscere
i risultati mensili dell’investimento di 10 mln di euro presso il
fondo Privium Select-Kojomo global quant Fund, dal momento della sua
attivazione ad oggi”.

Dal 1° dicembre 2015 al 30 giugno 2016 il Fondo ha evidenziato una
performance negativa del 7,64% in gran parte attribuibile all’impatto
dell’esito del referendum sulla Brexit. Il fondo ha fatto molto bene
da dicembre a marzo, rendendo circa un 1% netto, mentre i mercati in
gennaio e febbraio hanno evidenziato perdite anche superiori al 20%.
In questo caso è stato un ribasso normale, tipicamente ben gestibile
da fondi quantitativi come questo. Dal mese di maggio in poi invece
la performance è iniziata ad essere negativa, infatti l’esito della
Brexit ha disallineato l’andamento dei mercati rispetto ai dati macro
fondamentali, fenomeno temporaneo ma che comunque ha impattato
negativamente la performance, di una delle strategie sottostanti del
fondo.

Interpellanza presentata dal Consigliere Francesca Michelotti
sulla proroga dell’incarico del Comitato Esecutivo ISS fino al 31
dicembre 2016 e sul risarcimento al Medico Legale e Fiscale
allontanato nel 2014.
Francesco Mussoni, segretario di Stato
alla Sanità
E’ falso che la segreteria procede a nomine. Il
comitato esecutivo sta governando con pieni poteri l’Iss in maniera
responsabile e competente. In merito alla proroga del comitato
esecutivo si consideri che la legge dispone che i suoi membri restano
in carica fino alla loro sostituzione. Il direttore generale esercita
le funzioni di capo del personale e ha fra i propri doveri quello di
gestire il personale dell’Iss, attraverso le pubbliche graduatorie
per incarichi, sostituzioni e supplenze. L’avvio delle procedure di
selezione per la copertura delle posizioni vacanti e in scadenza
rappresenta una garanzia di trasparenza. Stupisce che questi
provvedimenti siano invece letti come forieri di sospette “finalità
clientelari”.
Relativamente al riferimento di “documenti di
importanza capitale” si precisa che sono stati chiesti due pareri:
all’Authority sanitaria e alla Consulta sociale e sanitaria. Alcune
modifiche sono rappresentate dalla trasformazione della UOC Fisiatria
in UOS della UOC Ortopedia. Ciò è necessario in quanto a oggi il
governo clinico della riabilitazione non è stato garantito dal
direttore della UOC Ortopedia in maniera soddisfacente. La UOS in
Neurologia diventa UOC in quanto centro di riferimento di alta
specialità delle malattie rare neurologiche e neurodegenerative. La
cucina, in staff al direttore sanitario aziendale, è unificata nella
UOSD Servizio Dietologico. Le modifiche sono semplici e di buon
senso. Permettono uno snellimento del lavoro per una facile
risoluzione di alcune problematiche.
Sul secondo punto
dell’interpellanza pare singolare che si facciano affermazioni sul
reintegro sul posto di lavoro di Donatella Rossi. Il rinnovo del suo
incarico per 3 anni è avvenuto nell’ottobre 2013. E’ stata
disposta la cessazione del contratto dal 1° aprile 2014. Gli atti
fanno capo al precedente Comitato esecutivo.
L’interpellanza è
un atto di accusa politica e intimidatoria.
Francesca
Michelotti, Su
Ci
sono sospetti clientelari, siamo prossimi alle elezioni. Sul secondo
punto ho chiesto risposte sui provvedimenti nei confronti di chi ha
procurato un danno erariale. Il mio è stato un atto di accusa
politico. In un regime di pre ordinaria amministrazione come si
possono emettere bandi per le posizioni direttive dell’Iss? La
legge lo proibisce, in periodo di ordinaria amministrazione. La
risposta del segretario è stata evasiva ed elusiva. Resta una
condanna severa di questo comportamento.

Comma 2.
Nuove deliberazioni a seguito del rinvio al Consiglio
Grande e Generale del testo di legge ordinaria
“Norme a
tutela dei soggetti affetti da malattia celiaca
”, ai
sensi del combinato disposto dell’articolo 4 della Legge
Costituzionale n.185/2005 e dell’articolo 7 della Legge Qualificata
n.186/2005/
Pdl approvato con 36 voti a favore, uno
contrario e 7 astenuti.
Francesco
Mussoni, segretario di Stato per la Sanità
Ringrazio
la Reggenza e l’ufficio di Presidenza per aver trovato soluzioni
tecniche a questo importante Pdl. Il 26 luglio la Commissione di
controllo della Finanza pubblica ha chiesto chiarimenti sulla
copertura finanziaria, che sono stati dati. Il 4 agosto scorso la
Commissione stessa ha dato via libera alla promulgazione, ma non è
stato possibile farlo, per impegni istituzionali. Si chiede quindi
l’introduzione al secondo comma dell’art. 6 sulla copertura
finanziaria. Ho depositato all’ufficio di Segreteria l’emendamento.

Elena Tonnini,
Rete
Ringrazio
la Reggenza ma un appunto lo vorrei fare. Rete non si è espressa
contrariamente a questo Pdl. Bene l’emendamento, bene la legge, per
una questione formale non saremo contrari, però ci tenevo a rilevare
come ancora una volta la segreteria per la Sanità sui Pdl
improvvisi.
Francesco
Mussoni, segretario di Stato per la Sanità
In
questo semestre transitorio non serviva una deliberazione specifica
perché l’Iss continua ad erogare copertura. Alla luce della
tempistica, che si è dilatata per impegni istituzionali, rileviamo
che il parere riservato sia reso pubblico come emendamento, non si è
trattato di disattenzione.

Comma 4 . Presa d’atto degli atti di
accertamento adottati dal Collegio per l’esame delle istanze di
assunzione della cittadinanza per naturalizzazione ai sensi dell’art.
2 ter, comma 7, della Legge n.114/2000 come introdotto dall’art. 2
della Legge n.38/2016
Marzo Arzilli, segretario di Stato
all’Industria
Andrò incontro a guai per questo intervento.
Ci sono persone di cui siamo onorati per l’acquisizione della
cittadinanza sammarinese. C’è però una posizione che mi obbliga a
intervenire. Se penso che uno degli atti che dovranno essere
conseguenti è la fedeltà alla Repubblica, mi pongo infatti molti
dubbi. Questo soggetto ha creato le condizioni per non essere in
linea con le caratteristiche di chi chiede la cittadinanza non per un
atto amministrativo, ma perché crede in questo Paese. Non è una
questione di soli diritti. Il soggetto è venuto fuori nel caso
‘licenzopoli’. E’ stato assolto perché non consapevole delle
nostre leggi. Ha però presentato false dichiarazioni, ci sono
tentativi di corruzione alle forze dell’ordine archiviate. Le
nostre leggi cosa sono? Sono lo Stato. Qui ci troviamo di fronte a un
atto importante. E’ dal 2012 che io sono soggetto ad attacchi. Ho
uno stalker personale. Ha dimostrato di calpestare le nostre leggi,
anche se ci sono state archiviazioni, nelle quali venivano messe in
evidenza false dichiarazioni. Non ho paura di questo soggetto. Ho più
paura della mia coscienza. Ecco perché intervengo. In un caso senza
un minimo di delicatezza ha messo su internet fotografie di un dramma
successo qualche tempo fa. Non ha nemmeno ascoltato di chi gli ha
chiesto di togliere le foto.
Forse sono andato fuori tema. Ma
questa non può passare come una semplice presa d’atto. Non
riconoscerò mai la cittadinanza a questo soggetto. Molta gente ha
paura dei ricatti, di essere presa in giro su internet, di una
reputazione rovinata da un soggetto che non merita di essere tenuto
in considerazione. Rispetto alla sua attività di amministratore di
condomini qualche cittadino ne ricorderà gli effetti.
Questa
mattina ho verificato le posizioni dei 41 richiedenti esaminati. Sono
tutti a posto tranne lui, che dal 2010 ha una posizione contributiva
non in regola. Per la residenza gli avremmo detto ‘no’, invece per la
cittadinanza ‘sì’.

Comma 6. Ratifica, ai sensi dell’art. 1, ultimo
comma, della Legge n.13/1979, così come modificato dall’art. 1
della Legge n.100/2012 dell’Accordo tra il Governo della Repubblica
di San Marino e il Governo degli Stati Uniti d’America per la
Cooperazione per agevolare l’applicazione della normativa FATCA,
firmato a San Marino il 28 ottobre 2015 / approvato.
Pasquale
Valentini, segretario di Stato Affari esteri
L’accordo
che viene portato oggi in ratifica è entrato in vigore il 1 luglio
2014, ma la ratifica viene oggi a conclusione dell’accordo firmato
dal collega Capicchioni e dall’ambasciatore. Il testo in duplice
copia viene redatto in lingua italiana e, affinché diventasse
definitivo, doveva avvenire uno scambio di note, confermando
conformità in lingua inglese e questo è accaduto a fine maggio e
per questo siamo arrivati alla ratifica in questo periodo. Fatca
nasce come contratto privato tra singolo intermediario finanziario e
Agenzia delle entrate, i primi a firmare sono stati infatti gli
istituti di credito. Ma gli Usa hanno previsto la possibilità di
integrare l’accordo privato con accordi intergovernativi per
accompagnare gli istituti finanziari e affermare la volontà del
governo sammarinese di relazionarsi con il governo degli Stati uniti
su un tema così rilevante per i cittadini sammarinesi. Negli ultimi
due anni, le relazioni tra i due governi si sono intensificate e la
Repubblica di San Marino ha chiesto ripetutamente, a seguito
dell’accordo Fatca, di poter conseguire due importanti accordi contro
le doppie imposizioni e sulla Sicurezza sociale. Nell’incontro avuto
con il Dipartimento americano c’è stata attenzione e
disponibilità.
Maria
Luisa Berti, Ns
Raccomando
che, qualora il Consiglio dovesse essere a breve sciolto e dovessimo
entrare in ordinaria amministrazione, tutti gli uffici preposti
possano rapportarsi con le autorità statunitensi per giungere al più
presto ad accordi. Questa è una problematica da tempo sentita dai
nostri concittadini.
Marco
Podeschi, Upr
Ricordo
che ci sono le elezioni presidenziali e dobbiamo porre massima
attenzione alla problematica. Ci sono problematiche per i residenti
negli Stati uniti e per i residenti a San Marino con doppia
cittadinanza. La questione Fatca non è stata gestita in modo
ottimale, abbiamo solo ridotto il danno e si poteva fare decisamente
meglio.

Comma 7. Progetto di Legge Qualificata “Modifiche
alla Legge 31 gennaio 1996 n.6 e successive modifiche –
Disposizioni relative al voto di preferenza” (II lettura)

 

Giancarlo Venturini,
segretario di Stato agli Interni
Il
corpo elettorale si è espresso favorevolmente circa la possibilità
di manifestare un’unica preferenza per un unico candidato. Gli
effetti sono due: la reintroduzione della preferenza per l’elettorato
estero e la diminuzione delle preferenze da 3 a 1 per i residenti. Le
modifiche sono state sottoposte al vaglio del Collegio garante, che
ha espresso parere favorevole alla proposta di legge presentata. Si
va ad attuare la volontà popolare. Propongo votazione palese.

Mariella Mularoni, PdcsDobbiamo attenerci alla volontà
dei cittadini. Il popolo ha dato un orientamento di un certo tipo.
Sulla modifica della legge ho molte perplessità. La legge non ci
metterà al riparo dalle cordate. Chi ha a disposizione un certo
numero di preferenze può comunque dirottarle. Si danneggiano i
giovani e le donne. Limitare a una preferenza significa dare
vantaggio ai già noti. Con una sola preferenza chi ha risorse
economiche da investire sarà avvantaggiato. Anche la preferenza di
genere, che alcune colleghe hanno suggerito, non credo si possa
descrivere come una conquista. Se una persona vale, lo fa a
prescindere dal voto di genere. Ritengo che per valorizzare il ruolo
delle donne ci sia un problema culturale grave da risolvere, che non
si risolve con una legge. Il 50% fra uomini e donne nelle liste
sarebbe bilanciato.

Alessandro Mancini, PsSiamo chiamati a certificare
l’esito del referendum. Le ragioni del “no”, che la mia forza
politica aveva sostenuto, sono note. Siamo convinti che le possibili
distorsioni legate alle cordate rimarranno anche con la preferenza
unica. I giovani e le donne affronteranno le elezioni con difficoltà.
Il Ps sostiene questo progetto di legge, lo voterà favorevolmente.
Spero nel voto palese.

Francesca Michelotti, SuIl responso popolare ha
indicato una strada che dobbiamo percorrere. Perché siamo
democratici e ligi al dovere di rappresentanti. La preferenza unica
nuocerà alla presenza delle donne nella politica e nel Consiglio
grande e generale. Voterò questo provvedimento con una grande
amarezza nel cuore. Ricomincerà la mattanza dei viaggi elettorali,
saranno ripristinate le condizioni per una finta democrazia. Per chi
resterà significa ricominciare da capo.

Mario Venturini, ApIn questo momento occorre rispettare
la volontà popolare. Al di là di ciò che avevamo sostenuto durante
la campagna referendaria, voteremo a favore delle leggi che accolgono
il quesito. Ap voterà a favore. Spero nel voto palese.

Mimma Zavoli, C10Il voto espresso dalla cittadinanza è
sovrano. E’ avvenuto in ambito democratico, sulla spinta di tante
considerazioni e situazioni che non sempre sono state semplici da
approfondire. Alla base di quel quesito c’era una formula non
lineare e chiara. Si riduce la possibilità di scelta. Si reintroduce
la preferenza agli esteri. A mio modo di vedere è un passo non in
avanti, ma piuttosto uno stallo. I giovani e le donne in Aula non
aumenteranno. Rendendo omaggio a nonne, mamme e sorelle che hanno
fatto in modo che io oggi possa essere qui, dichiaro il mio voto
contrario.

Nicola Selva, UprDiamo seguito a quello che ci hanno
chiesto i cittadini.

Maria Luisa Berti, NsLa nostra posizione è stata
contraria rispetto al quesito durante la campagna referendaria. Il
risultato è chiaro e inequivocabile. Non so se l’adozione della
preferenza unica, come ha pensato chi l’ha proposta, risolverà
problematiche come il voto di scambio e le dinamiche clientelari. Non
agevolerà di certo giovani e donne. Siamo disponibili al voto
palese. Ho apprezzato la lealtà del consigliere Zavoli. Non voterò
eventuali emendamenti sul voto di genere.

Vladimiro Selva, PsdIl Psd aveva dichiarato la sua
contrarietà a questo quesito per le ragioni evidenziate da molti.
Con un’unica preferenza ci può essere difficoltà per chi si
affaccia in politica. Il problema della rappresentanza femminile c’è
anche ora con le 3 preferenze. Le origini forse sono altre rispetto
alla preferenza unica. I partiti dovranno svolgere meglio il proprio
ruolo di promozione di donne e giovani. Il Psd ha un segretario
donna. Ho la sensazione che i voti siano legati più al singolo che
al partito. Un eccesso di personalizzazione ha portato a fuoriuscite
dai gruppi consiliari. Chi prenderà 400 voti si sentirà di
rappresentare se stesso piuttosto che il partito. Giusto votare con
voto palese.

Augusto Casali, PsLa legge impone al Congresso di Stato
di redigere una proposta di legge che recepisce i quesiti
referendari, come fatto correttamente in questa occasione. Non credo
che gli elettori non abbiano capito. Hanno votato in massa per
arrivare alla preferenza unica. Oggi noi dobbiamo prendere atto della
volontà popolare e legiferare di conseguenza. Il risultato è chiaro
e inequivocabile. Con la preferenza unica secondo me ci sarà un
rinnovamento vero, perché entreranno in Consiglio più persone
libere. Le cordate saranno più complicate. Sul voto estero non si
devono avere timori. In passato c’è stato uno scempio, è vero. Ma
oggi il pericolo delle cordate non c’è più. Quindi viene meno la
ragione di negare ai residenti all’estero un diritto sacrosanto. Il
segretario teme ci possano essere scherzetti con il voto segreto. Più
di un consigliere in prima lettura aveva dichiarato che avrebbe
votato contro la proposta di legge. Non mi stupirei. E nemmeno se
arrivasse un voto contrario. Gli elettori non sarebbero molto
contenti di tornare indietro nel tempo.

Luca Santolini, C10Oltre a quanto elencato, cioè i
problemi per chi è meno conosciuto, per i giovani e per le donne,
penso che il problema sia la personalizzazione della campagna
elettorale. Si sgomiterà per emergere, anche nelle liste. E’
pericoloso. Sui cittadini esteri non si è mai riuscito a ragionare
sul collegio estero. Non se ne è mai voluto discutere. Rispetto alla
possibilità di rivedere la normativa nel suo complesso, trovo
difficile che le riflessioni in futuro verranno fatte da chi è stato
eletto con la preferenza unica. Sarà necessario un nuovo referendum
per correggere le distorsioni. Voterò favorevolmente, anche se a
malincuore.

Elena Tonnini, ReteFinalmente arriviamo alla votazione
di questo progetto di legge che rispetta appieno il quesito
referendario. Ci auguriamo che non ci siano emendamenti che rischiano
di dare interpretazioni, come per esempio correttivi. Il parere della
cittadinanza deve essere recepito, non corretto. Non credo ci siano
difficoltà a procedere con la votazione palese. Mi auguro si possa
procedere in questa maniera.

Roberto Venturini, PdcsIl referendum ci costringe a
tradurre in legge la volontà popolare. Mi auguro che non vengano
presentati emendamenti. Auspico che non ci sia nessuno che chiede la
votazione segreta. Se qualcuno è contrario alla legge abbia almeno
il coraggio di dichiarare il voto contrario.

Guerrino Zanotti, Psd
Questo
Consiglio grande e generale non può fare altro che accogliere la
richiesta fatta attraverso referendum. Sono convinto anche io che
l’accoglimento dell’istanza referendaria porterà a una forte
personalizzazione della politica che non serve al Paese e che già in
passato ha dimostrato come possa essere deleteria. Il Psd voterà con
favore al Pdl. Anche noi ci associamo alla richiesta di voto palese
sull’intero progetto di legge.

Manuel Ciavatta, PdcsIl
nostro gruppo consiliare voterà favorevolmente alla legge,
nonostante non sia per niente d’accordo sull’esito del referendum,
consapevoli che porterà alla distorsione nelle elezioni dei
candidati perché i giovani saranno svantaggiati. I giovani avranno
meno chances rispetto a chi è già presente. Dobbiamo crescere
nell’affrontare i referendum dal momento che si ricorre sempre più a
questo strumento.

Oscar Mina, PdcsIl
quesito va recepito in toto, senza varianti, anche se il voto estero
tornerà prepotentemente alla ribalta. Non si elimineranno le
distorsioni, ma verrà stravolto il modo di votare e fare le proprie
scelte. Noi sosterremo questo Pdl, siamo fortemente convinti e
proporremo votazione palese.

Andrea Zafferani, C10
Al
di là delle considerazioni espresse in campagna referendaria, su
questo quesito ci eravamo espressi per il ‘no’, subito dopo ci siamo
espressi per recepire la volontà popolare, pur rappresentando un
passo indietro. Noi avremmo preferito un intervento più complessivo
con l’istituzione di un collegio estero. Si dovrà intervenire prima
possibile su questo anche se non sarà facile.

Giovanni Francesco Ugolini,
Pdcs
Il nostro Paese e
la collettività non avevano bisogno di un ulteriore elemento di
incertezza. Governo, parlamento e partiti dovevano dimostrarsi un
punto di riferimento certo. Ora invece siamo di fronte all’ennesima
campagna elettorale. Il popolo va rispettato e nel referendum si è
espresso. Noi come Dc in campagna elettorale abbiamo espresso la
nostra posizione sui 4 quesiti e le nostre maggiori perplessità
riguardavano proprio il tetto sulla retribuzione e la preferenza
unica. Ma non è più tempo di fare valutazioni, ma di essere
adempienti. Mi auguro questo parlamento abbia la dignità di
rispettare volontà cittadini, votando questa legge.

Gian Matteo Zeppa, Rete
Sono
stranito da questo dibattito che torna ad essere da campagna
elettorale. Il quesito era molto chiaro. Smettiamo di dire che la
cittadinanza non l’ha capito. Ciò che sceglie la cittadinanza è
sovrano. Basta dibattiti sul referendum. La cittadinanza ha già
scelto. Si chiede votazione palese, significa che non c’è fiducia.
Se c’è paura delle truppe cammellate del voto estero, allora
chiediamo intervento dell’Osce. Basta delegittimare i lavori dei
comitati referendari. Voterò in modo palese quello che la
cittadinanza ha deciso.

Luca Beccari, Pdcs
E’
un diritto per un consigliere esprimere il proprio parere in Aula. Un
conto è invece la nostra responsabilità di fare una legge che
recepisca l’esito referendario, un conto è dire che un consigliere
perde tempo in Aula se esprime il suo parere. Anche io voterò
favorevolmente questa legge, contento che sia aderente all’esito del
referendum e convinto che non sia questo il luogo per i correttivi.
Non ho nessun problema se vogliamo accordarci per ovviare al
regolamento e votare tutti palese. Ma bisogna che sul tema della
legge elettorale, quest’Aula nella prossima legislatura faccia una
riflessione seria.

Andrea Belluzzi, PsdA
Zeppa: ho sostenuto che il quesito fosse negativo per il Paese ma non
sono frustrato per questo. Lo sono invece ogni volta che un
referendum taglia in due il Paese. E lo è stato per tutti e 4 i
referendum. Il consigliere deve rispondere al suo elettorato ma se si
esprime un parere forte contro la maggioranza referendaria non è
vietato. Rispetto la volontà popolare, ma questa legge aprirà tutta
una serie di falle, ingiustizia e percorsi pericolosi in una realtà
piccola come la nostra. E’ una norma che influirà fortemente
sull’esito elettorale di novembre.

Alessandro Cardelli,
Pdcs
Credo
questo passaggio sia superfluo, dal momento che la volontà popolare
si è espressa. Rendiamo applicabile l’esito referendario senza
ulteriori critiche. Il voto è un atto dovuto. La vera sfida è cosa
succederà domani. E se vogliamo dare governabilità al Paese saranno
necessari altri interventi, come alzare soglia per l’eleggibilità
delle liste. Il dibattito di oggi è scontato. Mi auguro nessuno
chieda il voto segreto.

Grazia Zafferani,
Rete
Sottolineiamo
la preoccupazione che questo Pdl non subisca variazioni tramite
emendamenti e che si cambi così quanto chiesto dalla cittadinanza.
Concordo che siamo qui a rappresentare i cittadini e dobbiamo portare
a termine le loro decisioni.

Federico Pedini Amati, LsmSi
è svolto un referendum, non facciamo altro che prendere atto delle
preferenze dei cittadini. Mi auguro non siano presentati emendamenti
per cambiare quanto previsto. La Consulta da tempo ha richiesto
incontri alla politica per discutere sulla possibilità di ritornare
ad avere diritto fondamentale del voto di preferenza. Si può dire
qualsiasi cosa, ma non possiamo essere noi ad indagare sui voti di
scambio, solo la magistratura può farlo. Riconfermo voto favorevole
mio e del consigliere Lazzari a queste norme, se non modificate da un
emendamento.

San
Marino, 22 AGOSTO 2016/01

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