Crisi di Governo: e’ ufficiale

Crisi di Governo: e’ ufficiale

COMUNICATO STAMPA
Il Congresso di Stato accetta le dimissioni di Antonella Mularoni. Si apre ufficialmente la crisi di Governo. Previste le elezioni per Novembre prossimo
Il Congresso di Stato ha accettato le dimissioni dell’ex Segretario di Stato Antonella Mularoni. La decisione è stata assunta questa mattina per votazione, al termine di un animato dibattito circa il ritiro da parte di AP della propria rappresentanza dal Governo, accelerando la fine della legislatura. La crisi è quindi ufficializzata. Il Governo, insieme alla Reggenza, ha definito quindi i passi che seguono a tale decisione:dalla prossima seduta congressuale, fissata per il 10 agosto, alla convocazione per l’11 agosto dell’Ufficio di Presidenza che convocherà il Consiglio Grande e Generale per la settimana dopo il 21 agosto. Una sessione che verterà sulla presa d’atto della crisi di governo e sulla uscita di AP dalla maggioranza.
Le deleghe della Mularoni saranno ripartite tra le altre tre forze politiche della coalizione: al PDCS  andrà la delega al Territorio e Ambiente, al PSD le telecomunicazioni, a NS i Rapporti con l’AASLP.
“Un Congresso surreale” quello odierno, lo definisce il Segretario di Stato Teodoro Lonfernini, ricordando che non è la prima volta che questo Esecutivo si trova a discutere le dimissioni di un membro di Governo: le prime furono quelle di Matteo Fiorini (AP) per motivi di salute, le seconde quelle di Claudio Felici (PSD) per motivi giudiziari, la terza quelle della Mularoni per motivi politici.
“Siccome avevamo già programmato una serie di azioni di qui alla scadenza naturale della legislatura, comprendo con difficoltà l’accelerazione impressa da AP, che genera solo disordine. Noi vogliamo comunque mandare al Paese un messaggio: che faremo di tutto per garantire la gestione del Paese, con particolare attenzione alle questioni bancarie e finanziarie e alla legge di bilancio.
Per Belluzzi il ritiro della delegazione di Ap è stato inopportuno in considerazione delle emergenze che dovevano essere affrontate nel NPL e nel Bilancio,  anche considerato il momento di fragilità del Paese, era importante poter gestire tali questioni. Ma non avendo trovato una modalità operativa con Alleanza Popolare si è preferito, nel rispetto della volontà dell’ex Segretario Mularoni, accettare le sue dimissioni per avviare l’iter che porterà al passaggio elettorale, nell’auspicio di trovare molte convergenze fra quante più forze politiche per affrontare le questioni in sospeso.
Per Arzilli accettare le dimissioni di AP era un gesto dovuto, in primis per evitare di aumentare la distanza  fra politica e cittadini, poi  per rispettare la volontà espressa dai dimissionari e per non prolungare una situazione di incertezza e stallo nel Paese. Si tratta di un atto di responsabilità verso i cittadini. Ci dispiace che la scelta di AP non ha permesso di avere i tempi per la messa in sicurezza del Bilancio e per portare a conclusione alcuni importanti progetti.
“Abbiamo criticato l’atteggiamento di chi ha voluto aprire la crisi in un momento in cui il Paese ha bisogno di risposte  – ha aggiunto il Segretario Mussoni – Lavoreremo per preparare una nuova maggioranza che esprima un Governo non soggetto a ricatti e a questioni personali. E’ surreale l’azione di AP, un partito che ha sempre trovato solidarietà negli alleati di Governo e che ora attua una tattica politica che va a discapito del Paese”.
Le elezioni dunque si terranno a novembre con la preferenza unica. “Lo consideriamo – hanno detto i Segretari di Stato – un atto dovuto nei confronti della cittadinanza.

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