Decreto 100 sui titoli di studio: diciamo la nostra sul tormentone estivo. Un gruppo di insegnanti precari

Decreto 100 sui titoli di studio: diciamo la nostra sul tormentone estivo. Un gruppo di insegnanti precari

Facendo seguito ai vari comunicati stampa sull’efficacia del decreto numero 100 promosso dal Segretario di Stato Morganti, siamo a dire la nostra in merito, per rendere l’opinione pubblica edotta anche di come la situazione viene vista da alcuni docenti che il For.com l’hanno fatto.

La legge 2007 n.57 attribuisce 6 punti “ad un corso ufficiale di durata almeno biennale, che preveda il superamento di esami intermedi e di esame finale e che richieda la laurea vecchio ordinamento o laurea specialistica quale titolo per l’ammissione”. Circa 4 anni fa, all’Ufficio del Personale, sono stati presentati i primi titoli For.com e sulla base della su citata legge, i docenti interessati hanno ottenuto 6 punti il che ha talvolta addirittura permesso di ottenere incarichi a tempo indeterminato.

For.com come altre università, ogni anno pubblica il proprio ordine degli studi e proprio in questo documento, qualche anno fa, era effettivamente specificato che si poteva essere ammessi solo con lauree vecchio ordinamento o magistrali o specialistiche. Negli ultimi anni, le cose sono cambiate e attualmente sono ammessi ai corsi anche coloro che sono in possesso di lauree triennali. Quando noi ci siamo iscritti a questi corsi di specializzazione lo abbiamo fatto per continuare a formarci e aggiornarci sulla base delle rassicurazioni dell’ufficio del personale che già aveva convalidato tali titoli. Sicuramente se avessimo saputo di questo problema ad essi legato, avremmo intrapreso altre strade e non avremmo investito tempo e denaro in questa soluzione.

Il problema non è nato dal fatto che la commissione preposta alla valutazione dei titoli non ha reperito il materiale necessario ma dal fatto che è stata data una determinata interpretazione della legge del 2007.

Questa stessa interpretazione è stata ritenuta valida anche negli anni successivi e pertanto, almeno una quarantina di insegnanti ha deciso di iscriversi a For.com.

Da circa un anno è iniziata una vera e propria campagna contro il titolo For.com che, non ottenendo alcun risultato con i semplici ricorsi, è arrivata davanti al giudice che al momento, non ha emesso alcuna sentenza in merito, lasciando al governo il compito di gestire la situazione. Così, la Segreteria competente, sotto la minaccia di un blocco delle graduatorie, ha emesso il decreto 94. In questo decreto venivano attribuiti:

– 6 punti ai corsi blended o in presenza che richiedevano lauree vecchio ordinamento o magistrali o

specialistiche

– 1.5 a corsi online che richiedevano lauree vecchio ordinamento o magistrali o specialistiche

– 0 a corsi online aperti anche ai possessori di lauree triennali.

Alla lettura di questo decreto ci è sembrato giunto il momento di fare presente al Segretario di Stato stesso, la nostra posizione, le nostre richieste e le nostre puntualizzazioni in merito al tormentone estivo. Al di là del fatto che questi interventi vanno fatti con delle tempistiche adeguate e non a graduatorie aperte, al di là del fatto che bisogna studiare la situazione fino in fondo valutando tutte le casistiche e al di là del fatto che l’applicazione di un procedimento del genere andrebbe ad intaccare delle graduatorie facendo perdere posizioni a chi le ha guadagnate e andrebbe addirittura a togliere incarichi a chi li ha presi in questi anni…abbiamo mostrato al Segretario Morganti altri punti su cui ragionare.

1) For.com, in passato, ha emesso alcuni bandi in cui erano specificati determinati requisiti di ammissione (lauree vecchio ordinamento o magistrali o specialistiche) e poi ha cambiato aprendo i suoi corsi anche ad altri titoli. Altre università (“Università Telematica Guglielmo Marconi” e “ Università per stranieri Dante  Alighieri”) hanno fatto lo stesso e con il decreto 94 si andavano a dare punteggi diversi (0 o 1.5) a titoli uguali ma conseguiti in anni diversi.

2) Con il decreto 94 non era chiara la questione del blended. Con il termine blended si fa riferimento ad una didattica mista che prevede un’alternanza tra lezioni da frequentare di persona e lezioni da “frequentare” online. Alcune università (Marconi) rilasciano certificato di blended ma la struttura del corso è ESATTAMENTE la stessa proposta da For.com (didattica esclusivamente online e esami finali in presenza).

Con il decreto 94, si sarebbero attribuiti due punteggi diversi (1.5 o 6) a corsi identici a livello di struttura (alcuni corsi e alcuni tutor sono i medesimi).

Al Segretario di Stato, oltre alle nostre osservazioni in merito alla corretta/scorretta interpretazione della legge del 2007, sono stati fatti presente tali punti avvallando le nostre affermazioni con la necessaria documentazione. Preso atto delle nostre osservazioni e non potendo negare l’evidenza, siamo usciti attendendo un nuovo decreto. Volete tagliare il punteggio ai corsi For.com? Volete agire retroattivamente su persone che hanno finito il corso o che si sono iscritte allo stesso in tempi non sospetti? Volete togliere incarichi a chi li ha ottenuti grazie a questi 6 punti? Volete intervenire sul problema For.com in tutta fretta e a graduatorie ormai chiuse?

Se la risposta è si, permetteteci di dissentire ma almeno, fate le cose come si deve dando a corsi IDENTICI, IDENTICO punteggio. Se è vostra intenzione intervenire in tutta fretta (a Novembre era stata presentata una bozza, si erano creati gruppi di lavoro per sistemarla e dare suggerimenti ma il tutto è stato boicottatoperché ERA TROPPO PRESTO), almeno sistemate il decreto 94. Questa è stata la nostra richiesta. E così è stato fatto. Il decreto numero 100 interviene a sanare le anomalie del precedente documento e attribuisce:

– 1.5 punti a corsi biennali di specializzazione con esami in itinere e esame finale con didattica online

– 6 punti a corsi biennali di specializzazione con esami in itinere e esame finale con didattica blended o totalmente in presenza

Nel decreto 100 non si fa più riferimento (così ci ha assicurato il Segretario di Stato) ai titoli di ammissione al corso ma solamente alla modalità di erogazione dello stesso e si specifica a chiare lettere cosa è davvero la modalità blended. Con quest’ultimo decreto si sistemano i punti deboli del decreto 94.

Ringraziamo il Segretario di Stato per averci ascoltati e per avere apportato delle modifiche. Di certo ci sentiamo privati di punti che abbiamo GUADAGNATO e NON RUBATO a nessuno poiché abbiamo agito in assoluta buona fede e sulla base di rassicurazioni e prove ma almeno le ingiustizie contenute nel decreto 94, si possono dire risolte.

Confidiamo a questo punto in una vera e sana revisione dei titoli in una nuova legge aggiornata che, come auspichiamo e come ci è stato suggerito, diventerà effettiva per i nuovi iscritti alle graduatorie lasciando chi già sta lavorando da anni, libero dalla corsa ai titoli e tranquillo della propria posizione in graduatoria ma soprattutto sereno nell’affrontare ogni anno scolastico al meglio.

Un gruppo di insegnanti precari

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