I soldi a La Padania. Metà subito, metà a risultato raggiunto

I soldi a La Padania. Metà subito, metà a risultato raggiunto

Attaccare il governo sui contributi
dati al quotidiano La Padania e’ “un modo di fare pretestuoso”.
Il segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini,
interpellato sulla delibera con cui l’esecutivo accorda 90 mila
euro agli organi mediatici della Lega, su cui venerdi’ scorso
sono tornati all’attacco i Democratici di centro e su cui ancora
i rappresentanti dell’esecutivo non si erano espressi, malgrado
le sollecitazioni dei cronisti, quasi fosse un argomento tabu’.
“E’ ineccepibile che si debba curare nei migliori dei modi la
comunicazione di quello che San Marino come Stato sta facendo-
prosegue stizzito Valentini- e si viene criticati sia se lo si
fa, sia se non lo si fa”. E ancora: “Al momento- precisa il
segretario di Stato- la delibera prevede che solo il 50% della
spesa e’ autorizzato, il restante lo sara’ a verifica dei
risultati, quindi al momento le spese ammontano a 45 mila”.

A monte della decisione di avvalersi delle “prestazioni
giornalistiche e televisive” dei media della Lega Nord, spiega il
ministro, “la necessita’ di trovare chi era disposto a
considerare la realta’ di San Marino in modo diverso rispetto a
come e’ dipinta”. Dopo diversi incontri, “abbiamo trovato-
prosegue Valentini- all’interno della redazione e dell’ambiente
politico a cui quel giornale si riferisce un interesse a
considerare la nostra realta’, partendo da aspetti storico
culturali, ma anche le scelte che sta facendo verso la
trasparenza a cui non viene generalmente dato adeguatamente
rilievo”. La redazione della Padania, “dopo alcune verifiche, ha
scelto di poter spendersi per noi”. Per l’esecutivo lo scopo era
si’ fare comunicazione, ma anche “costruire un humus politico che
aiuti chi deve fare scelte politiche in Italia con atteggiamento
diverso”.

Di fatto pero’, come ammette lo
stesso Valentini, insieme al collega Marco Arzilli, segretario di
Stato per l’industria, oggi nell’appuntamento settimanale con la
stampa, dopo il varo del decreto incentivi italiano, nessuna
buona nuova e’ arrivata da Roma. “Non ci sono segnali ufficiali
con il governo e la Reggenza non ci ha comunicato nulla”, sulla
risposta alla missiva inviata al presidente della Repubblica
Giorgio Napoletano.
Un segnale positivo verso un cambiamento e’ invece
rappresentato dall’incontro che si e’ avuto la settimana scorsa
tra i vertici del Clo, Ufficio centrale di collegamento, e della
Guardia di Finanza con cui “si riconosce che la collaborazione
con San Marino c’e’ ed e’ buona e migliore che con altri Paesi”.

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