Il Governo di San Marino risponde a Roberto Galullo, Il Sole24Ore, sulla relazione antimafia

Il Governo di San Marino risponde a Roberto Galullo, Il Sole24Ore, sulla relazione antimafia

Apparirebbe quantomeno stupefacente se fosse confermato che notizie in parte vecchie, in parte false e per altri versi quantomeno approssimative fossero divenute il giudizio della Direzione Nazionale Antimafia Italiana sulla Repubblica di San Marino.
Un giornalista italiano, prontamente ripreso da chi – all’interno del Paese – invece di difenderlo collabora quotidianamente all’azione denigratoria, riporta alcuni stralci di quella che a suo avviso sarebbe la relazione della DIA pubblicata questa settimana.
San Marino ha brillantemente superato l’ultimo esame Moneyval, che ha avuto luogo nel 2011. Certo si può sempre migliorare e fare di più e San Marino si sta attrezzando per adempiere puntualmente alle raccomandazioni di questo importante Comitato, con il quale da tempo intrattiene rapporti di fruttuosa collaborazione. E’ dunque evidente che a livello internazionale San Marino è considerato un soggetto capace di offrire garanzie sia sotto il profilo dell’antiriciclaggio che del contrasto al terrorismo.
La legislazione penale concernente i reati fiscali è stata modificata ed è dunque ora possibile – come regolarmente avviene – collaborare in maniera proficua con le autorità degli altri Paesi per la repressione degli stessi.
San Marino assicura quotidianamente l’assistenza giudiziaria ai tribunali italiani e di altri Stati, anche in ragione di importanti modifiche normative introdotte nel 2010 e nel 2011.
Curiose e contraddittorie appaiono poi le affermazioni relative a Banca Centrale, ove da un lato si evidenziano in termini negativi le vicende giudiziarie che hanno interessato due banche sammarinesi e dall’altro si rileva che sono stati cambiati i vertici della Banca Centrale sammarinese. Chi scrive evidentemente non si cura di pensare a chi esercitasse controllo e vigilanza in Banca Centrale quando scoppiarono le vicende giudiziarie criticate. Nella foga di attaccare San Marino a prescindere non ci si preoccupa delle evidenti contraddizioni. Né dei manifesti errori, in quanto l’attuale capo della vigilanza di Banca Centrale è uomo proveniente da Bankitalia, ove ha esercitato tale attività per tredici anni, e l’attuale Presidente è un docente universitario, che ha fra l’altro tenuto numerosi corsi nella materia oggetto di competenza delle Banche Centrali. Dunque nessuno dei due proviene dagli ambienti dei vigilati. Ed ovviamente l’articolo dimentica il numero di ispezioni effettuato sui soggetti vigilati da quando si sono insediati i nuovi vertici e la rilevante contrazione del numero delle società finanziarie.
A riprova dell’approssimazione dell’articolista si evidenzia che non corrisponde affatto al vero che i negoziati con l’Unione Europea per il rinnovo degli accordi monetari non sarebbero stati neppure avviati in ragione dell’opposizione italiana. Tali negoziati sono da tempo iniziati e si sono conclusi con la parafatura del testo il 24 gennaio scorso.
Quanto ai giudizi di incapacità ed inadeguatezza di tribunale, forze dell’ordine, organi di vigilanza e chi più ne ha più ne metta, possiamo garantire che a livello internazionale l’impegno sammarinese non sfigura affatto accanto a quello di Paesi ben più grandi del nostro e che comunque San Marino sta cercando di fare del suo meglio per rispondere adeguatamente alle sfide poste dalla criminalità.
E comunque sarebbe interessante capire perché finora l’Italia non ha voluto sottoscrivere l’Accordo di collaborazione fra le forze di polizia italiane e sammarinesi, che – pronto da ormai due anni – favorirebbe e migliorerebbe la collaborazione in questo settore. O perché non ritiene di procedere alla ratifica dell’accordo di collaborazione in materia finanziaria, sottoscritto dal novembre 2009. Chi e perché non vuole la collaborazione?

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy