Comunicato stampa del prof. Giuseppe Roberti, pervenuto dall’avv. Rossano Fabbri
Intervengo, mio malgrado, sulla
vicenda del c.d. “Conto Mazzini” nella quale mi è da sempre attribuito
l’incarico di responsabile antiriciclaggio per l’istituto Commerciale
Sammarinese. E’ un informazione errata in quanto tale mio incarico è iniziato
il 25.02.2009 e terminato il 14.06.2010 mentre le vicende dell’oramai
celeberrimo “Conto Mazzini” sono datate primi anni 2000 fino alla fine
dell’anno 2006. Questa è una delle tante non verità sulla operatività del Conto
Mazzini che è sempre stata rispettosa delle Leggi allora vigenti, con
particolare riguardo alla previsione legislativa relativa ai libretti al
portatore. In merito alle presunte e supposte responsabilità che farebbero
carico al sottoscritto ci tengo, inoltre, a precisare che la provenienza del danaro
versato sul c.d. Conto Mazzini è facilmente riconducibile a libretti/depositi o
conti correnti presenti al momento dell’accensione del rapporto nella stessa
BCS o al massimo provenienti da altri istituti di credito sammarinese. Non un
solo euro è di provenienza estera. Seppure abbia, ed ho, sempre avuto piena
fiducia negli organismi giurisdizionali mi correva l’obbligo di tale
precisazione a fronte dell’ennesima fuoriuscita di notizie, senza curarsi
dell’enorme danno morale e patrimoniale cagionatomi. Affermo con certezza, per
quanto di mia conoscenza e responsabilità, di non avere mai avuto o gestito
rapporti riconducibili a malavita organizzata o attività illecita, diffido
pertanto, anche coloro che utilizzano personalmente per i fini più disparati tale
vicenda, a rispettare quanto meno la veridicità del mio ruolo e delle mie
prerogative significando sin d’ora che differentemente mi vedrò costretto a tutelarmi
nelle competenti sedi, anche relative al ruolo di capro-espiatorio che mi è
stato accollato.
Giuseppe
Roberti