L’incoerenza di uno Stato Cruelty Free

L’incoerenza di uno Stato Cruelty Free

L’incoerenza di uno Stato “cruelty free”.

Sabato 20 aprile 2013 un gruppo di animalisti estremisti ha preso possesso dello stabulario del Dipartimento di Farmacologia “E. Trabucchi” di Milano e ha “liberato” oltre un centinaio tra topi e altri animali utilizzati come modelli per la sperimentazione in vivo, incuranti di come questa azione abbia distrutto anni di ricerca in campo biomedico (in particolare per la cura di patologie come la sclerosi multipla, la sclerosi laterale amiotrofica, la malattia di Alzheimer e di Parkinson) provocando centinaia di migliaia di euro di danni, denaro che era stato faticosamente raccolto anche grazie alle generose donazioni di privati cittadini ed associazioni no profit; così facendo si sono macchiati di diversi reati perseguibili sia nella Repubblica di San Marino che nella vicina Italia e per questo denunciati dal presidente dello stesso dipartimento.
I media della nostra Repubblica hanno dedicato spazio alla vicenda poiché una delegazione dell’APAS si è recata sul posto per sostenere l’azione criminale di questo sparuto gruppo di animalisti, mossi da una forte emotività ma anche da cieca ignoranza e fanatismo ideologico.
Riteniamo opportuno pubblicare questo articolo al fine di promuovere una corretta informazione e far chiarezza su alcuni aspetti legati alla ricerca scientifica, in particolare sull’utilizzo di animali da laboratorio, dal momento che nella Repubblica di San Marino le associazioni animaliste, notoriamente contrarie alla Sperimentazione Animale (S.A.), sono profondamente radicate nel territorio e in grado di influenzare notevolmente l’opinione pubblica.
A tutt’oggi la S.A. risulta indispensabile per il progresso scientifico ed è ampiamente regolamentata in tutti gli stati membri dell’Unione Europea sulla base della Direttiva 2010/63/UE del parlamento europeo; è infatti dimostrato ed ampiamente condiviso dalla grande maggioranza della comunità scientifica, come le colture in vitro e le simulazioni al computer (i metodi che più spesso vengono proposti come alternativa), ma anche tutti gli altri metodi complementari alla ricerca, non siano in grado di riprodurre la complessità nemmeno del più semplice organismo pluricellulare. I modelli animali ovviamente non sono uguali a Homo sapiens ma al momento rappresentano l’unico valido strumento in grado di simularlo, inoltre l’utilizzo di organismi standard consente la rigorosa applicazione del metodo scientifico e un approccio graduale alla complessità dei meccanismi biologici.
La cittadinanza deve inoltre essere consapevole che la maggior parte dei farmaci, terapie e tecniche analitiche che ogni giorno l’ISS mette a nostra disposizione sono frutto di ricerche che hanno utilizzato o continuano ad utilizzare la S.A.. Rigorose norme internazionali, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei pazienti, vietano infatti la somministrazione di medicinali all’uomo se non precedentemente testati su animali da laboratorio; questo avviene nella fase preclinica con lo scopo di testare il farmaco e verificarne quindi la tossicità, la farmacocinetica, la farmacodinamica, gli effetti sul metabolismo, sulla gravidanza ed altri importanti aspetti.
Purtroppo attraverso la strumentalizzazione della politica e la totale indifferenza della popolazione nei confronti di tematiche a carattere scientifico, l’APAS nel settembre 2007 è riuscita ad ottenere attraverso l’approvazione della legge 3 Ottobre 2007 N. 108 (Disposizioni sul Divieto di Sperimentazione Animale nella Repubblica di San Marino) il divieto nel nostro paese della S.A. impedendo, di conseguenza, la ricerca ad alti livelli nel campo della biologia, delle scienze naturali e della medicina all’interno della nostra Repubblica. Il CGG approvando questa legge, scritta dagli animalisti e senza la consulenza di esperti in materia, ha fatto si che San Marino diventasse il primo paese “cruelty free” pur usufruendo abbondantemente dei prodotti derivati dalla S.A..
Auspichiamo che nell’immediato futuro la politica si adoperi per trovare rimedio a questa condizione paradossale e imbarazzante e che promuova maggiormente la divulgazione scientifica, da contrapporre alla propaganda irrazionale degli animalisti i quali hanno come unico scopo la tutela incondizionata dell’animale a discapito dello sviluppo, del progresso e della salute del genere umano.
Davide Mina – Loris Casali

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