Luca Salvatori, Smtv San Marino: crocifisso conteso

Luca Salvatori, Smtv San Marino: crocifisso conteso

Smtv San Marino

Crocifisso Michelangelo: sembra che sia uscito da San Marino e rientrato senza autorizzazioni

Sviluppi sul presunto crocifisso di Michelangelo rivenuto, quasi un anno fa, in una cassetta di sicurezza dell’Eurocommercial Bank e da allora posto sotto sequestro dalla magistratura sammarinese
 

Luca Salvatori 

La rogatoria partita verso l’Italia da San Marino per le indagini sulla
provenienza del Crocifisso è stata ammessa dalla Corte d’Appello di Firenze e il
magistrato inquirente Rita Vannucci venerdì scorso si è recata a Viterbo per
interrogare Angelo Boccardelli, indagato con Giorgio Hugo Balestrieri, per
ricettazione ed esportazione illecita di opera d’arte. L’ipotesi accusatoria –
suffragata da alcune testimonianze – è infatti che il Crocifisso, dopo il 2008,
sia uscito da San Marino e rientrato, senza le necessarie autorizzazioni.

L’avvocato di Boccardelli, Francesco Ciabattoni, riferisce che il suo
assistito ha risposto a tutte le domande sostenendo che il Crocifisso dopo
essere arrivato a San Marino non è mai uscito e precisando che esiste anche un
documento che attesta la donazione al Conte Ugolini, da parte del Patriarca
Melchita di Costantinopoli Maximus V e quindi difendendosi anche dall’accusa di
ricettazione. La rogatoria chiedeva anche un raffronto fotografico tra l’opera
che ora si trova a San Marino e quella periziata, nel 1979, dal sovraintendente
dell’Opificio delle Pietre dure di Firenze: Umberto Baldini, deceduto nel
frattempo, la riteneva effettivamente riferibile a Michelangelo. In ogni caso, a
prescindere dall’autore, il Crocifisso è sicuramente rinascimentale e di ottima
esecuzione e la commissione per la tutela dei monumenti e le opere d’arte di San
Marino, su richiesta del commissario della legge, l’ha dichiarata di interesse
nazionale. Un paletto ulteriore per bloccare ogni tentativo, anche da parte
della magistratura italiana, di ottenere il Crocifisso su cui a sua volta sta
indagando. Boccardelli, intanto, resta in carcere a Viterbo, in seguito ad una
condanna a 7 anni e mezzo di carcere per concorso esterno in associazione
mafiosa e – riferisce l’avvocato Ciabattoni – attende la sentenza d’appello,
prevista a metà marzo. Solo in un’altra occasione un magistrato sammarinese ha
potuto interrogare in Italia un indagato e anche in quel caso fu un’iniziativa
del Commissario della Legge Rita Vannucci.

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