Marco Gatti, Segretario Dc: discorso chiusura 43esima Festa Amicizia

Marco Gatti, Segretario Dc: discorso chiusura 43esima Festa Amicizia

(Da San Marino Rtv)

Amiche ed amici,

siamo giunti alla 43a edizione della Festa dell’Amicizia. Ringraziamo le Sezioni di Serravalle/Falciano/Dogana, il Comitato promotore ma in particolare ringraziamo tutti i volontari che con il loro impegno e con un grande spirito di servizio, permettono di realizzare una festa dove
per 4 giorni, possiamo godere di un eccellente gastronomia, di spettacoli e di dibattiti politici. Un applauso.
Quest’anno la festa si svolge in un momento politico particolare. Nei prossimi giorni sarà sciolto il Consiglio Grande e Generale per una scelta che noi non abbiamo fatto, che noi non abbiamo voluto, che nessuno a compreso ma che un alleato di governo, Alleanza Popolare, ha determinato lo ha determinato con la decisione di ritirare il proprio rappresentante nel Governo senza tentare una strada di confronto che avrebbe potuto quanto meno portare a una soluzione diversa una soluzione che permettesse di non interrompere bruscamente l’azione di Governo.
Alleanza Popolare ha parlato di scelta di responsabilità verso il Paese ma mi domando …
Come può essere una scelta responsabile quella scelta che a fronte di interventi urgenti per il Paese, come, definire una strategia nazionale condivisa per l’assorbimento degli NPL entro il mese settembre, o quella di elaborare interventi necessari al mantenimento dell’equilibrio per il Bilancio previsionale dello Stato, come può essere responsabile una scelta che porta a togliersi dalle responsabilità di Governo …
come può essere responsabile la scelta di chiedere che altri si assumano quella responsabilità …
non può essere una scelta responsabile non è responsabile perché nei calderoni delle grandi aggregazioni le responsabilità sono di tutti e di nessuno! La “litigiosità” nella maggioranza è una causa che non giustifica il venir meno all’impegno di Governo la “litigiosità” si affronta con il confronto tra le parti si affronta con la volontà di trovare una soluzione alle differenti idee la scelta di AP, è parsa più come una scelta dettata da un calcolo politico incentrato sul futuro di questa forza politica una scelta che non ha nulla a che vedere con la responsabilità verso il Paese.
Quindi, per questa loro scelta saremo chiamati anticipatamente al voto.
Quella che abbiamo di fronte non sarà una campagna elettorale facile, la crisi economica europea, che investe anche il nostro Paese, le difficoltà che sono presenti ancora a San Marino, fanno dimenticare gli importanti risultati raggiunti soprattutto grazie all’impegno ed alle capacità espresse
dal nostro Partito, risultati che sono il fondamento su cui costruire il nostro futuro.
Abbiamo ottenuto, riconoscimenti internazionali sulla trasparenza raggiunta dal sistema economico sammarinese, l’uscita dalla black list ed ingresso nella white list italiana, il pareggio di bilancio negli ultimi tre esercizi nessuna rinuncia sulle risorse destinate allo stato sociale per tutti i
cittadini.
Nonostante questo sarà una campagna difficile. Sarà difficile perché l’economia nazionale ancora stenta. Difficile perché c’è incertezza sul futuro, proprio e dei propri figli. La necessità di nuovi posti di lavoro, il bilancio dello Stato da mantenere in equilibrio, l’implementazione di un modello di sviluppo compatibile agli standard internazionali ma che crei nuova ricchezza nel Paese
sono quello su cui i cittadini attendono risposte dalla politica.
Le coalizioni che si presenteranno alle prossime elezioni ancora non sono pronte, neppure la nostra è definita, anche se oggi possiamo contare su un nuovo e forte rapporto politico con il Partito Socialista quale base per intraprendere una nuova coalizione. La questione primaria per noi e per chi vorrà essere alleato con noi è la qualità della persona umana. È solo questo principio che dà il senso ed il carattere del nostro compito, come Partito, ma soprattutto come uomini e donne che si assumono la responsabilità di fare politica.
Perché oggi, più che mai, per dare le risposte necessarie al Paese è, per noi fondamentale lavorare per una coalizione politicamente coesa, una coalizione che non si basi esclusivamente su fattori numerici ma soprattutto di comune condivisione degli interventi da FARE per tutti.
Consentitemi amici di fare alcune valutazione su come siamo arrivati fin qui.
La Democrazia Cristiana si rivolge al Paese per garantire stabilità e governabilità.
I numeri sono importanti ma abbiamo detto NO alla proposta di raggruppare tutti i partiti e movimenti.
La DC non deve governare ad ogni costo. La DC si pone di fronte al Paese per chiedere il consenso per realizzare le riforme e le iniziative che spesse volte il confronto all’infinito, la mediazione al ribasso, il veto per fatti personali non ha consentito in passato.
Correre con una coalizione coesa ma non di sicura vittoria può lasciare ad altri il Governo, … certo questo è possibile. Se così sarà, ma non credo, la DC dall’opposizione porterà avanti le sue idee e le sue proposte.
Di una cosa siamo certi – non saranno in grado di risolvere i problemi del Paese senza la DC.
In questa legislatura abbiamo affrontato sfide difficili quale condizione necessaria per rilanciare l’economia ed avviare gli investimenti nelle infrastrutture. Tanto deve essere ancora fatto – la trattativa per l’Accordo di Associazione con l’Europa, la riforma del mercato del lavoro, la riforma pensionistica, il consolidamento e rilancio del sistema bancario e finanziario.
È da più di un anno che la DC ha posto sul tavolo della maggioranza la necessità di programmare l’iter di queste riforme riforme che richiedevano un impegno che andava oltre la legislatura in
corso.
Da questo palco un anno fa ho chiesto agli alleati di fare insieme quel percorso unitamente al Partito Socialista che pur dall’opposizione si poneva con responsabilità verso il Paese.
Il PSD non ha risposto – ancora ad oggi non ha risposto – troppo preso dal suo progetto per riaggregare una sinistra sempre più divisa e frazionata.
AP ha più volte dichiarato il suo NO ad alleanze che vedevano insieme i 3 grandi Partiti – salvo poi proporre il governo di tutti, I misteri della politica!
SSD (Sinistra Socialista Democratica) è nata, il PSD con Sinistra Unita, Simone Celli e Denise Bronzetti è sempre un fatto positivo il percorso di aggregazione e semplificazione di un quadro politico troppo frammentato.
Ma alla nostra domanda di un anno fa ancora nessuna risposta. Amici, almeno tra noi, siamo chiari e sinceri- È nata SSD. È nata per affrontare con la DC le priorità del Paese e le riforme avviate nel 2011-2012?
Oppure è nata per creare le condizioni per mandare la DC all’opposizione come hanno sempre affermato alcuni dei democratici del PSD e Sinistra Unita?
Oggi Sinistra Unita ha risposto. Ha risposto dopo un anno che se lo chiedono sottovoce, per paura di dividersi di nuovo. Il Paese ha molte priorità che se non affrontate diventeranno emergenze, ma non si può far passare l’idea dell’emergenza per giustificare un Governo di tutti, o quasi, per le difficoltà di SSD nel decidere le alleanze.
Giovedì scorso la DC ha chiesto a SSD di porre fine al valzer del confronto e di decidere.
Decidere di mettersi al tavolo con la Democrazia Cristiana e con i Socialisti per concordare soluzioni condivise oppure vada pure a fare l’alleanza con Civico 10, con AP e con la sua #Repubblicafutura.
Come ho anticipato Sinistra Unita ha deciso anche per il resto dei componenti di SSD. Alleanze alternative alla DC. Noi confermiamo l’intendimento di prenderci degli impegni verso il Paese
e se avremo la fiducia intendiamo RESTITUIRE alle future generazioni un Paese più in salute rispetto all’oggi.
L’impegno che ci prendiamo è quello di sostenere tutte le azioni:- che promuovano la crescita occupazionale, favorendo l’insediamento in territorio di nuove realtà imprenditoriali, favorendo un maggior incontro tra domanda ed offerta, rivisitando gli strumenti di ammortizzazione sociale che devono maggiormente essere orientati all’incentivare il reingresso nel mondo del lavoro; – tutte le azioni che promuovano il sostegno alla piccola e media impresa, che riteniamo indispensabile in uno Stato delle dimensioni del nostro; – tutte le azioni a salvaguardia dello Stato Sociale oggi raggiunto, elaborando interventi, come quello sulle pensioni, a difesa dei redditi più deboli e ricercando il necessario patto tra generazioni; e continuare l’attuazione della riforma della Pubblica Amministrazione. D’altra parte i dati statistici al 30 giugno 2016, rispetto allo stesso periodo
del 2015, confermano che gli interventi fatti sino ad oggi sono stati positivi.
Per la prima volta, dopo anni, scendono i disoccupati, ciò significa che sono stati creati nuovi posti di lavoro, i dipendenti del settore pubblico allagato, rispetto al 2012, sono scesi di 500 unità, con un risparmio sulla spesa corrente di oltre 20 milioni di euro.
Questa, oltre ad essere una risposta a chi continua a raccontare “balle” sulla forza lavoro presente nella PA, ci permetterà di avviare la fase due della riorganizzazione della macchina pubblica.
L’assunzione, tramite concorso pubblico, di nuova forza lavoro, forza lavoro giovane forza lavoro laureata per far crescere la nostra PA in efficienza e qualità.
E per mantenere questi impegni saremo coerenti nella politica delle Alleanze con altri Partiti. Con gli amici del Partito Socialista stiamo lavorando al programma di Governo che dovrà contenere le suddette risposte. La coalizione non è ancora definita e siamo in attesa di conoscere se Noi Sammarinesi ed a questo punto se il Partito dei Socialisti e dei Democratici intendono impegnarsi insieme a noi ed ai Socialisti in un’azione comune di Governo.
Il nostro non è un Partito chiuso al confronto. Siamo disponibili a cercare convergenze con ogni altro attore della politica. Però … Però non corriamo dietro a nessuno. RETE e Movimento Democratico hanno scelto di essere contrapposti alla DC … è evidente a tutti come la visione sugli interventi necessari al Paese sia tra noi e loro molto distante.
Il Movimento Civico 10 ha dichiarato di non volere partecipare ad una coalizione in cui siano partecipi DC e Socialisti, a prescindere da ogni confronto programmatico. Ne prendiamo atto e pertanto ci confronteremo, nella prossima campagna elettorale, su fronti contrapposti. Con #Repubblicafutura, non possiamo non tener conto di come AP, nonostante 8 anni in Coalizione assieme, si sia sottratta da una responsabilità di Governo mettendoci di fronte ad un fatto senza alcuna possibilità di confronto interno alla maggioranza o di riflessione per valutare delle soluzioni.
Con questo agire è difficile governare. Il Partito dei Socialisti e Democratici, il Consigliere indipendente Denise Bronzetti e Sinistra Unita hanno invece in corso il progetto di lista unica denominato Sinistra Socialista e Democratica. Oggi Sinistra Unita ha scelto un progetto alternativo alla DC motivandolo con la maldicenza cara Sinistra Unita saranno i fatti a dimostrare chi usa vecchi metodi e chi no. Chi opera in trasparenza e chi no. Chi protegge interessi di parte e chi no. Chi difende lo Stato e chi no. Con il PSD ed il Consigliere Bronzetti abbiamo condiviso le responsabilità in questa legislatura, eravamo convinti che fosse possibile trovare, con l’intero SSD, le giuste convergenze sui progetti necessari al Paese, a questo punto chiediamo al PSD ed a Denise di decidere se sedersi al confronto con Noi ed i Socialisti oppure percorrere strade diverse.
Noi Sammarinesi. Le distanze tra le nostre forze sono sempre state minimali, abbiamo collaborato bene per 8 anni e sulla base di questa esperienza posso affermare che è possibile continuare la collaborazione su programmi condivisi con noi ed il Partito Socialista. Vi aspettiamo
Ma torniamo a quello che i cittadini chiedono alla classe politica. Ai cittadini non interessano le polemiche o le rivendicazioni tra i partiti, non è questo che da certezza al futuro loro e dei figli, i cittadini chiedono alla classe politica interventi che siano realizzati. Il nostro programma non sarà un libro dei sogni od un elenco di promesse elettorali ma un elenco di cose concrete che saranno realizzate. Le basi del programma sono già state tracciate nella Conferenza programmatica tenutasi nel mese di febbraio Infatti già dal mese di novembre dell’anno scorso, abbiamo deciso di confrontarci con i nostri aderenti, con chi, vicino al Partito voleva portare un contributo, confrontarci con la società civile è stato un lavoro imponente che ha coinvolto un centinaio di persone sui molti temi.
Ringrazio molti di Voi che siete qui perché la base del prossimo programma elettorale non nasce in una stanza con poche persone ma nasce da Voi, dal Vostro contributo. Il rischio di queste elezioni sta nell’incertezza che la popolazione ha verso il futuro e, se la classe politica non sarà in grado di convincere sulla bontà di un progetto e sulla sua capacità di realizzarlo, potrebbe venir meno la
partecipazione al voto. Noi possiamo spenderci nel garantire che gli investimenti saranno parte
sostanziale e fondamentale della nostra azione di governo per la prossima legislatura. È inderogabile investire in viabilità e infrastrutture come parcheggi, museo e cultura, attrattive turistiche, centri e servizi per accogliere al meglio il turista. È inderogabile completare da parte dell’Azienda di Stato, entro il 2017, il cablaggio in fibra del territorio, dando risposta anche ad una più efficiente rete di telecomunicazioni. Investire per raggiungere, per quanto possibile, l’indipendenza dello Stato per energia, acqua e rifiuti.
Tranquilli non pensiamo a centrali termiche o nucleari in territorio! Non siamo all’anno zero ma abbiamo necessità che il futuro governo sia determinato nel proseguire sugli impegni presi. Il prossimo Governo dovrà inoltre dare priorità a due azioni. La prima favorire il rilancio economico progettando non per il breve periodo ma per il medio-lungo termine. La seconda intervenire sulla eccessiva burocrazia elemento determinante per la competitività economica. Dobbiamo valorizzare il nostro territorio dove le materie prime sono: la bellezza paesaggistica, la sicurezza e la statalità.
Sarà indispensabile redigere un nuovo Piano Regolatore. Nuove regole che, evitando gli errori del passato, diano ordine alle aree del territorio, ai centri storici, alle aree commerciali, alle aree industriali a quelle abitative.
Dobbiamo riqualificare e favorire la ri-conversione di aree anche nella realizzazione delle infrastrutture indispensabili, per non consumare ulteriore territorio. Non possiamo intervenire con piani particolareggiati a personam. Le scelte vanno anticipate, vanno fatte oggi, scelte di interesse generale per indirizzare lo sviluppo sulle attività che vogliamo incentivare e dove queste debbono collocarsi sul territorio. Nella prossima legislatura occorrerà spingere sul potenziale che il Parco
Scientifico e Tecnologico è in grado di generare. La ricerca è il cuore delle nuove imprese e delle imprese esistenti. Ma questo parte anche da un polo universitario che sappia sempre più attrarre
dall’esterno eccellenze formative e studenti. Le start-up hanno dato dimostrazione concreta di poter essere, anche e soprattutto per i nostri giovani, un moltiplicatore eccezionale di imprese,
di nuovi prodotti e di posti di lavoro. Le scelte dovranno avere una sola discriminante.
Un vantaggio per la collettività, un vantaggio per lo Stato; Che siano nuovi posti di lavoro, che sia crescita del gettito fiscale. Un senso di responsabilità, un senso di rispetto della cosa pubblica,
che non riguarda esclusivamente la politica ma anche le forze sociali ed economiche, un senso che deve accompagnarci nel percorso di rilancio del nostro Paese.
Ognuno di noi deve sentire il dovere di fare la propria parte, nella consapevolezza che quello che facciamo sarà il fondamento per il futuro dei nostri figli. Un futuro che noi non vogliamo solo economico ma soprattutto di crescita della persona, morale e civile.
In chiusura consentitemi di spendere due parole sulla valenza ed attualità del nostro progetto politico, che è il PDCS. Un progetto che molti vorrebbero distruggere perché solo senza DC sarà possibile per qualcuno far prevalere i propri interessi di parte.
La partecipazione, sempre numerosa, negli organismi di partito, come la Direzione ed il Consiglio Centrale, testimoniano che le persone hanno voglia ed hanno piacere di fare politica, di dire la loro, di contare nelle scelte, e nella DC questo è possibile.
La nutrita partecipazione di persone, di famiglie, di amici a sostegno del partito, a sostegno delle sue iniziative, ed anche la vicinanza, l’entusiasmo ed il sostegno riscontrati in questi 4 giorni testimoniano che la Democrazia Cristiana c’è ed è con lei che bisogna fare i conti. De Gasperi, diceva circa 70 anni fa una cosa che mai come nella società di oggi è attuale: “Un partito non è fine a se stesso: un partito è l’organizzazione di una buona volontà che ha un certo programma con un certo spirito, che viene da concetti superiori a quelli che possono muovere la vita quotidiana ed è
al servizio di una causa.” Questa è la Democrazia Cristiana, questo è il nostro Partito.
Un Partito che si alimenta dalla gente, dalle Sezioni locali. Un Partito che ha ragione di esistere perché espressione vera e sincera del rispetto delle istituzioni, del rispetto delle tradizioni cattoliche e della dottrina sociale.
Un Partito che ricerca il bene comune al di sopra di ogni interesse di parte. Un Partito che è di riferimento anche per coloro che non sono aderenti ma che ne riconoscono i valori, la capacità progettuale e la concretezza.
Un Partito in cui rimane imprescindibile la custodia dell’uomo, della vita e della dignità della persona umana. Valori che voglio rappresentati anche nei candidati che si presenteranno alle prossime elezioni nella lista della Democrazia Cristiana.
Condividendo Clara Boscaglia, Noi abbiamo il compito di dare credibilità alla politica, dignità ai politici, autorevolezza alle istituzioni che rappresentiamo.
Questo è l’impegno di ogni democristiano nella convinzione che il Paese ha grandi prospettive con la forza e la determinazione del nostro agire.
Cari amici, come detto siamo a fine legislatura consentitemi di fare un sincero ringraziamento ed un abbraccio ai Segretari di Stato: Pasquale Valentini, Gian Carlo Venturini, Francesco Mussoni e Teodoro Lonfernini per il lavoro svolto e l’impegno profuso nei ruoli di responsabilità che hanno ricoperto, su incarico del Partito, in questa legislatura così come consentitemi di ringraziare tutto il Gruppo Consigliare per l’impegno, la dedizione, ed il contributo profuso in quella che è stata una
legislatura difficile.
Infine rinnovo il mio sincero ringraziamento ai Segretari, ai Direttivi e agli iscritti delle Sezioni di Serravalle/Dogana/Falciano, rinnovo il mio autentico ringraziamento ai volontari ed al Comitato
promotore, perché grazie a Voi abbiamo trascorso 4 splendide serate.
A tutti Voi convenuti vi rinnovo l’invito a sostenerci perché insieme costruiremo il bene ed il futuro del nostro Paese.

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