L’Informazione di San Marino
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Solo ristorante per i carcerati
Marino Cecchetti
Il Consiglio ha deciso: per i carcerati solo cibarie da ristorante di alta fascia.
No a pasti confezionati dalla mensa frequentata dai comuni cittadini.
Il Consiglio ha deciso alla «unanimità», questa volta. Come quando all’ordine del giorno c’è una materia di così alto impegno politico, che tutte le parti vi si riconoscono. Il che è molto raro.
Mensa o ristorante per i detenuti dei Cappuccini evidentemente è stata ritenuta una scelta di eccezionale valenza politica per il Paese.
Con Istanza d’Arengo i sammarinesi hanno chiesto che “i pasti destinati ai detenuti nel carcere dei Cappuccini siano forniti tramite il servizio mensa, con previsione
di un obbligo contributivo a carico dei detenuti per le spese di vitto e
alloggio” e
che “sia prevista la devoluzione in favore della Caritas dei risparmi in
tal modo conseguiti affinché li impieghi a sostegno dei soggetti bisognosi”.
Istanza bocciata. Nulla si sa circa il dibattito. Il Consiglio non fa verbali. Esistono solo registrazioni audio non
accessibili ai cittadini.
Il Consiglio ha bocciato l’Istanza nonostante che il costo per carcerato a San
Marino sia fra i più alti al
mondo: euro 685 detenuto/giorno. E l’ha bocciata nella stessa sessione consiliare in cui un Segretario di Stato ha affermato che, economicamente, ci stiamo avviando alla catastrofe ed il suo
collega di governo (con delega alle Finanze) ha confermato la previsione.
Ultimamente per i Cappuccini sono passati anche politici del calibro di Claudio Podeschi, Fiorenzo Stolfi, Gabriele Gatti e si è pure favoleggiato di ostriche.
I cittadini, forse, hanno pensato anche
a questo nel presentare l’Istanza
d’Arengo. Sbagliando, ovviamente.
Marino
Cecchetti