Monica Raschi di Il Resto del Carlino San Marino: la spoliazione della collettività

Monica Raschi di Il Resto del Carlino San Marino: la spoliazione della collettività

Il Resto del Carlino San Marino.

Conto Mazzini. Già sequestrato alla donna un milione  di euro

Interrogatorio di Mirella Frisoni: spuntano i nomi di due segretari

Monica Raschi

Tre nomi nuovi, tre personaggi di spicco che sarebbero stati perfettamente a
conoscenza delle operazioni messe a punto da Mirella Frisoni. Due
farebbero parte dell’attuale governo, l’altro sta ricoprendo un
importante e fondamentale incarico istituzionale.
Intanto la
magistratura ha già provveduto a sequestrare un milione di euro dai
conti della donna. Manca ancora qualcosa: circa 500mila euro e così si
arriverebbe alla percentuale di provvigione sul denaro movimentato
attraverso il monumentale giro di false fatture, cioè i 15milioni di
euro. La donna, infatti, sembra che ricevesse una percentuale pari al 10
per cento della ‘movimentazione’.
Mirella Frisoni è stata
estremamente collaborativa rispondendo a tutte le domande poste dai
magistrati e il risultato è stato non solo un quadro da subito chiaro
del giro di denaro, e dei suoi fruitori, ma anche della quasi immediata
liberazione della donna. Infatti a fronte delle carcerazioni di Claudio
Podeschi che sta andando avanti dal 23 giugno e quella di Fiorenza
Stolfi, ai Cappuccini dall’8 settembre, Frisoni è stata ospite del
carcere sammarinese solo un giorno. Poi è tornata a casa. La donna, come
sottolinea il suo legale Stefano Pagliai, è molto scossa dalla vicenda e
in questi momenti preferisce stare solo con i suoi familiari per
cercare di riprendersi.
Le operazioni portate avanti da Mirella
Frisoni, non sembrano però, essere connesse a quel ‘sistema’ di
controllo totale della vita del Paese che sarebbe, invece, imputabile ai
due ex ministri arrestati e che serviva al mantenimento del potere sia
politico che economico con una sorta di compromissione del destino
dell’intera Repubblica. Nel caso della Frisoni il fine ultimo sarebbe
stato l’arricchimento personale. Il nuovo business (New Business era
anche il nome della società con la quale Frisoni ha riciclato milioni di
euro), sembrava essere la nuova frontiera ‘imprenditoriale’: fondata
sulla falsa fatturazione e sulla violazione degli interessi fiscali
dello Stato. Intanto il lavoro dei magistrati del Titano, coordinati dal
dottor Alberto Buriani, prosegue praticamente senza sosta al fine di
scoprire tutti quelli che vengono considerati fiancheggiatori del ‘nuovo
business’: banchieri, impiegati di banche e società financairie,
professionisti, imprenditori, uomini (e donne) delle istituzioni che
hanno supportato quella che gli inquirenti definiscono «la spoliazione
della collettività».

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