Osla, Usot e Usc puntano su terme, poker e cultura. Agenzia Dire

Osla, Usot e Usc puntano su terme, poker e cultura. Agenzia Dire

Ha il sapore di un ultimatum il  messaggio
lanciato dalle associazioni di categoria sammarinesi al  congresso di Stato durante la presentazione,
ieri sera, del loro  piano di rilancio
del centro storico di Citta’. O il governo si 
confronta e condivide proposte ma anche tempi certi, oppure Osla,  Usot e Usc sono pronte “a sospendere
l’attivita’ nelle diverse  istituzioni.
Una sorta di sciopero bianco per dare un segnale  forte a tutto il Paese”, spiega il
presidente dell’associazione  degli
imprenditori (Osla), Luigi Tontini, dal palco del palazzo  Kurssal. “Ritiriamo i delegati dalle
commissioni e sospendiamo  gli incontri
con i rappresentanti dell’esecutivo”, gli fa eco il  collega degli operatori del turismo (Usot),
Paolo Rossi. Dunque  una “posizione
forte e condivisa”, appoggiata anche da Carlo  Lonfernini dell’associazione dei commercianti
(Usc).
     D’altronde da anni le associazioni si
aspettano risposte  concrete dal governo.
Per esempio il progetto per portare le  terme
sul Titano, uno dei tre assi su cui si basa il piano di  rilancio delle associazioni di categoria
presentato ieri sera  agli associati, e’
datato 2005, ma e’ sempre rimasto sulla carta.
  E anche al piano di rilancio del centro
storico la risposta  dell’esecutivo in un
primo incontro e’ stata “evasiva”, ricorda  Rossi. Solo il segretario di Stato per il Turismo,
Fabio Berardi,  in un altro incontro, e’
stato “piu’ costruttivo”.    Ora, pero’, Osla, Usot e Usc dettano  i tempi. Da uno a tre mesi per destinare
l’area dell’ex  pattinaggio, tra i
parcheggi 6 e 7, alla creazione di un centro 
benessere ed emissione del relativo bando di concorso. Le  associazioni sono anche pronte a una cordata.
Sul secondo asse,  quello del polo di
intrattenimento, un mese per permettere a 
Osla, Usot e Usc di organizzare nel centro storico tornei di  poker sportivo; due settimane per accogliere
l’istanza di  riduzione dell’imposta sui
montepremi dei tornei di poker dal 12%  al
3%; tre mesi per rispondere alla richiesta di una seconda sede  della Giochi del Titano in Citta’ destinata a
una sala live  poker, vietata in Italia,
e a un polo di intrattenimento. Infine  il
terzo asse, quello del turismo culturale-congressuale: oltre a  concordare i calendari delle manifestazioni,
Osla, Usot e Usc  chiedono, entro tre
mesi al massimo, di progettare la creazione 
di un centro espositivo pubblico-privato, sfruttando strutture  gia’ esistenti come il Teatro Turismo.
     “Lo Stato- chiede Tontini- condivida i
progetti con gli  operatori economici,
non gestisca per conto nostro perche’ non 
vogliamo lavorare come dipendenti pubblici”. Il settore e’ in  grande crisi, anche perche’, aggounge
Lonfernini, “ora offriamo  solo il
panorama, ma il turista vuole di piu'”. Basterebbe con il  cominciare a “utilizzare cio’ che gia’
abbiamo”, prosegue: il  palazzo dei
congressi Kursaal, il Teatro del Turismo, il Garage  Masi. E “se il congresso di Stato non ha
idee, ci proponiamo  noi”. Anche
perche’, si scalda il presidente del Consorzio San  Marino 2000, Stefano Raggi,
“siamo stanchi di fare i don  Chisciotte
e offrire il fianco. Questo e’ quasi un punto di  rottura anche perche’ l’esecutivo ci ha
risposto picche”.  Dalla sala e
dagli associati  arrivano applausi ma
anche qualche critica. Da chi per esempio 
teme il gioco, e il poker in particolare, per i suoi possibili  legami con le organizzazioni malavitose. O da
chi e’ dubbioso  sulla privatizzazione a
fini termali dell’ex area pattinaggio e  chiede
iniziative diverse e piu’ nuove, come un polo sportivo o  una galleria di arte moderna e contemporanea,
magari andando  anche a promuovere tesori
nascosti come la scritta di Maurizio  Cattelan
in una delle gallerie della vecchia stazione. 

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