CRISI. MOVIMENTO “PER S.MARINO” PRONTO A SCENDERE IN CAMPO
DELLA BALDA: DINOSAURI? NO, FACCIAMO CRESCERE NUOVE GENERAZIONI
C’e’ chi alle spalle ha una lunga militanza politica e pure di governo, come Emilio Della Balda e Alvaro Selva. Eppure il movimento “Per San Marino” e’ pronto a “sconvolgere gli schemi dalla politica e a fare da levatrice alle nuove generazioni cui stanno rubando il futuro”. Ripartendo dal Paese e dai cittadini. Ma con obiettivi precisi e ambiziosi, gia’ a partire dalla prossima tornata elettorale. “Non sara’ facile per la maggioranza concludere la legislatura, comunque noi stiamo gia’ lavorando alla lista dei 60 candidati, con la volonta’ di avere 50 sostenitori per ognuno”. Insomma almeno 3.000 voti.
La scena politica sammarinese si arricchisce, dunque, di un nuovo soggetto, il movimento “Per San Marino” che oggi si e’ presentato ufficialmente alla stampa, con tanto di simbolo con i colori nazionali, il profilo del monte Titano e un’aquila “a simboleggiare la volonta’ di volare verso la nuova San Marino”, spiega il portavoce Della Balda. Che poi aggiunge: “Non siamo l’antipolitica, ne’ un movimento di protesta, bensi’ di proposta”. E “siamo gia’ in tanti”. Gli ultimi 12 governi, attacca, hanno curato solo i loro interessi personali, “Per San Marino” vuole invece dare voce ai cittadini, attraverso un nuovo Arengo su tutto il territorio da cui usciranno le idee per dare corpo al progetto di rilancio del Paese.
“Ci hanno gia’ definito dinosauri, elefanti, ma noi abbiamo riscoperto l’impegno politico perche’ la Repubblica va salvata dal disastro”, prosegue Della Balda, introducendo l’Iva, rinunciando all’indebitamento dello Stato, attraverso una “grande collaborazione con l’Europa”, puntando sulla piena occupazione dei sammarinesi. “Nel Paese abbiamo un forte consenso”, ma comunque il movimento, “contrario a questa legge elettorale, al premio di maggioranza e alle coalizioni precostituite”, e’ aperto alle alleanze. Anche se “i partiti hanno fallito- e’ sicuro Della Balda- la minoranza fa finta di fare opposizione e fa inciuci per andare al governo; i governanti fanno finta di governare e lisciano il pelo a qualche politico garantendo impunita’”.
Giudizi molto duri rincarati da Paolo De Biagi, tra i fondatori del movimento: “Sono state le nuove generazioni di politici, gli inguaiati, a portare il Paese alla rovina”, a mettere a punto leggi poi “chiuse nel bunker di Palazzo”, come l'”iniqua” riforma fiscale. Meglio dunque riaffidarsi a persone come Alvaro Selva che dal 1978 al 1996 ha garantito al Paese, da segretario di Stato, una “crescita enorme”. Il teorico della monofase ricorda infatti che “fin quando e’ stata gestita correttamente ha portato ricchezza”, poi sono subentrate “le collusioni tra operatori e politici”. Ora, conclude Selva, e’ il momento di passare all’Iva in modo da garantire trasparenza e agire poi sui consumi interni.