Perché no al Polo del Lusso? Augusto Gasperoni

Perché no al Polo del Lusso? Augusto Gasperoni

Perché no al Polo del Lusso ?
Perché: il progetto prevede un investimento di 105 milioni complessivamente, di cui il 60 % cioè circa 61 milioni di euro finanziati dalle nostre banche;  ma dove li prenderanno visto che lo stesso Governo ha chiesto un prestito all’Italia di 600 milioni di euro per il medesimo  sistema bancario già in difficoltà ?
Perché: su quei 65 milioni di euro di credito agevolato gli interessi per l’80 % li pagherà lo Stato quindi noi cittadini,  calcolando un tasso minimo del 5 % sono circa 1,3 milioni di euro/anno.
Perché: i lavoratori previsti necessari alle attività del centro commerciale potranno essere circa 200, quindi bassa professionalità,  preferibilmente sammarinesi, mentre per le figure professionali, dirigenziali e direttive sicuramente provenienti da fuori perché saranno di fiducia dei promotori, questo si dice nella convenzione.
Perché: la bretella sarà pagata dallo Stato, in quanto i promotori anticiperanno le spese solo per un importo di 2 milioni di Euro che gli sarà rimborsato mediante una compensazione di pari importo sulla monofase. Sicuramente questa bretella non sarà realizzata nei tempi previsti, essendo necessari accordi con le amministrazioni italiane che richiedono tempi lunghissimi, se poi aggiungiamo le dichiarazioni di Gnassi, poveri Serravallesi vi dovrete assorbire un traffico presunto di circa 600-700 auto all’ora che transiteranno sulle vostre strade.
Perché: nella convenzione sono previsti sgravi fiscali, sia sulle imposte dirette che indirette in deroga alle leggi esistenti, creando una iniquità fiscale immorale, insultando le tante imprese che quotidianamente lavorano e pagano le tasse nel rispetto delle leggi ed occupano migliaia di lavoratori.
Perché: questo non sarà nemmeno un polo del lusso, ma un semplice outlet come quello che ha chiuso pochi mesi fa nella stessa zona, fra l’altro lasciando a casa 70 lavoratori e sembra con un debito di parecchi milioni di euro nelle nostre banche e circa 500.000 euro di mancati versamenti allo Stato, fra monofase e contributi.
Perchè: questi 60 Kmq di territorio, negli ultimi 20-25 anni ha subito un urbanizzazione selvaggia al servizio della sola speculazione edilizia, infatti nella stessa zona vi sono migliaia di metri quadri di capannoni vuoti ed inutilizzati, questa poteva essere una buona occasione per un progetto di ristrutturazione e riqualificazione, lasciando la zona in oggetto a parco come prevede il PRG,  per creare un’area polmone fra la zona residenziale ed industriale.
Vi sono tanti altri motivi per dire no a questo progetto, ma credo che quanto sopra esposto sia più che sufficiente e mi appello al buonsenso di ogni singolo consigliere, questo paese sta pagando e pagherà ancora per molto tempo il prezzo di progetti e convenzioni di questo tipo.
Voglio concludere con una considerazione: solo con quel milione e 300 mila euro all’anno che lo Stato dovrà pagare come credito agevolato, calcolando uno stipendio medio di 20.000 euro/anno, si possono mantenere circa  65 lavoratori.
 Augusto Gasperoni

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