Perplessita’ dei Giovani Dc: quando la contrarieta’ si scontra con l’equita’. Cittadinanza Attiva

Perplessita’ dei Giovani Dc: quando la contrarieta’ si scontra con l’equita’. Cittadinanza Attiva

San Marino, 24 luglio 2016
LE PERPLESSITA’ DEI GIOVANI DC E LA REALTA’ DELLE COSE: QUANDO LA CONTRARIETA’ SI SCONTRA CON L’EQUITA’
Apprendiamo, dai giornali di venerdì 22 luglio, della nota stampa del giovanile della Democrazia Cristiana con cui si esprime forte perplessità sulla “Legge sul Diritto allo Studio” presentata durante l’ultima sessione consiliare. La critica dei giovani DC si concentra anche e soprattutto sul vincolo di PARAMETRARE IL CONTRIBUTO ALLA SITUAZIONE PATRIMONIALE DELLA FAMIGLIA.
Gridare allo scandalo per l’introduzione di uno strumento di equità che nel 2016 dovrebbe essere ormai accettato da tutti, è vergognoso. Lo Stato darà un contributo maggiore per studiare ai ragazzi le cui famiglie si trovano più in difficoltà, minore a quelli che provengono da famiglie benestanti, perché la famiglia ha gli strumenti per poter assicurare al figlio il percorso formativo. Un principio peraltro già proposto due anni fa dal Movimento Civico10 nella sua proposta di legge proprio in materia di diritto allo studio e sostenuto con forza da Sinistra Unita.
Tutti sanno, o almeno dovrebbero aver capito, che il semplice reddito non è un parametro efficace per dimostrare la reale situazione economica di una persona. Basta pensare ad un potenziale disoccupato che può però disporre di un capitale immobiliare e mobiliare famigliare di svariati milioni di Euro.
Parametrare il contributo alla situazione patrimoniale della famiglia significa distribuire meglio le ormai esigue risorse dello Stato, andando ad aiutare chi ha veramente necessità e riducendo i privilegi di chi – ad oggi – ne ha goduto grazie agli interventi “a pioggia” distribuiti su tutti indistintamente.
Diventa ancor più fondamentale, in una fase così complicata per i conti pubblici, introdurre un indice che permetta di conoscere l’effettiva situazione economica familiare (ISEE) di ogni cittadino sammarinese. Uno strumento capace di prendere in considerazione anche altri aspetti, oltre al reddito, indispensabili ai fini di una corretta e completa valutazione, fra cui appunto eventuali patrimoni mobiliari e immobiliari. Uno strumento che, lo ricordiamo ai giovani DC ormai lanciati in campagna elettorale, il governo di cui loro fanno parte, avrebbe dovuto realizzare già nel 2013.
Solo conoscendo la reale situazione economica famigliare si possono tarare i contributi di welfare, come quelli legati al diritto allo studio, in maniera equa su tutti i cittadini. Raccontare ai cittadini, come è stato fatto con quel comunicato, che ci sono a San Marino ancora le risorse per far si che contributi come quello sul diritto allo studio possano ancora oggi essere distribuiti a pioggia su tutti, senza verificare chi ne ha veramente bisogno e chi no, è da irresponsabili.
Quindi cari giovani DC, il consiglio che ci permettiamo di darvi è di non cadere nelle logiche vecchie e tanto care a certi ambienti di curare il privilegio a scapito dell’equità. Siete giovani, siate un pochino più rivoluzionari.
Con affetto,
Civico 10 – Sinistra Unita
Cittadinanza Attiva

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