Primo maggio festa dei lavoratori. PSD

Primo maggio festa dei lavoratori. PSD

Il 1° maggio è la celebrazione della dignità e dell’importanza del Lavoro. 

Una data ufficializzata dai delegati della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889, nata come giornata di sciopero e di lotta per ottenere una giornata lavorativa che non superasse le 8 ore di lavoro; col tempo il significato del 1° maggio si è modificato, diventando via, via la “Festa dei Lavoratori”.

Oggi il mondo del lavoro è molto cambiato, la classe operaia contrapposta al datore di lavoro “padrone” non corrisponde più alla realtà, nella quale i destini degli uni e degli altri sono profondamente legati.

Le tipologie di lavoro si sono ampliate e diversificate, tanto da essere difficili oggi da classificare.

I giovani, causa la crisi internazionale del sistema “capitalistico”, sono i maggiormente penalizzati. Raramente riescono a trovare un’occupazione conseguente alla formazione scolastica che hanno ottenuto e il “posto fisso” è diventato una chimera irraggiungibile.

Dalle difficoltà e dai periodi di crisi, però, scaturiscono sempre idee innovative e funzionali, strade nuove e diverse, soluzioni creative che le menti giovani sanno elaborare. I giovani sono il futuro della Terra e ne sono consapevoli!

Pepe Mujica, ottantenne ex presidente dell’Uruguay, imprigionato in età giovanile per 15 anni in una cella di isolamento come dissidente, ha una visione del mondo piuttosto chiara “Seneca affermava che non è povero chi ha poco, ma chi desidera molto. Io lotto contro l’idea che la felicità stia nella capacità di comprare cose nuove. Non siamo venuti al mondo solo per lavorare e per comprare; siamo nati per vivere. La vita è un miracolo; la vita è un regalo. E ne abbiamo solo una.”

Il PSD si impegna a completare la transizione del sistema economico sammarinese precedente basato su opacità e false promesse, ad uno trasparente e sostenibile nel quale fare prevalere le capacità, la meritocrazia, la sostenibilità a tutti i livelli: quello ambientale, quello dei diritti e dei doveri, quello di una socialità che mette al centro dell’attenzione non l’egoismo ma la solidarietà. L’uscita dalla crisi richiede ancora sforzi collettivi, intendiamo questi siano per un futuro ancora di diritti sociali per tutti e per i lavoratori in particolare.

Questo vale in particolare per chi si affaccia ora al mondo del lavoro, in un contesto più complicato e ancora di stagnazione. Serve una iniezione di fiducia per il futuro e la costruzione di nuovi pilastri su cui costruire garanzie venute meno e il PSD intende investire su questo e sui giovani.

È ai giovani che va l’augurio più grande del PSD per questo 1° maggio 2016!

L’Ufficio Stampa del PSD

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