Raimondo Baldoni di La Voce di Romagna San Marino: Polizze, la norma c’è ma faccio come mi pare

Raimondo Baldoni di La Voce di Romagna San Marino: Polizze, la norma c’è ma faccio come mi pare

La Voce di Romagna San Marino

Il Caso. Per Banca Centrale, nel 2014, anche i residenti in Italia potevano stipulare assicurazioni con agenti sammarinesi. Oggi una nuova interpretazione e l’inatteso dietrofront. Sulla pelle di 45 intermediari condannati alla “fame”

Polizze, la norma c’è ma faccio come mi pare

Sul Titano operano 46 Compagnie assicurative straniere autorizzate da BCSM

Raimondo Baldoni

Nei giorni 19 e 20 di Novembre si è
svolto nei saloni dal Palace, il Congresso Nazionale dello SNA, il
sindacato italiano cui aderisce la stragrande maggioranza degli agenti
di assicurazione operanti in Italia. Ci siamo interessati all’evento,
cogliendo l’occasione per parlare con professionisti del settore e
sentire la loro opinione sull’ultima uscita di Banca Centrale sui
rapporti fra le agenzie di assicurazioni sammarinesi e la clientela
italiana. Ne ha dato recentemente notizia “l’Informazione”  titolando “Errate Rassicurazioni alle Assicurazioni da BCSM”.  Dal sito di Banca Centrale, abbiamo scoperto che
a San Marino, nei rami “danni” e “vita”, operano ben 46 Compagnie di assicurazioni straniere autorizzate da BCSM (alcune autorizzate ai tempi
dello scudo). Queste compagnie sono rappresentate da 34 intermediari di assicurazione e riassicurazione (sic) sammarinesi.

Insomma ci sono 34 agenti che raccolgono
affari sul territorio della Repubblica oltre ad 11 Banche e finanziarie.
Banca Centrale aveva dato in Aprile 2014 risposta chiara ed
inequivocabile, affermando che un non residente può stipulare polizze
presso un intermediario assicurativo. In poche parole, un signore di
Rimini che, per rapporti d’amicizia o di simpatia, vuole assicurarsi con
un agente del Titano, rappresentante di una compagnia assicuratrice
estera, lo poteva fare tranquillamente. Ma in Banca Centrale tutto cambia e
tutto muta, per cui, il parere del 2014 viene cancellato dal sito e
“mutatis mutandis” la nuova “corrente di Banca Centrale” ha interpretato
diversamente la vicenda. Capiamo che partiti Giannini e Clarizia,
dopo le dimissioni di Jelpo ed il trasferimento di Vivoli ad altro
incarico, per le note vicende giudiziarie, la Vigilanza assicurativa e
bancaria sia finita in mano alle seconde linee di via del Voltone.

Sembra quindi che la nuova
interpretazione sia quella che gli intermediari assicurativi iscritti in
BCSM, possono fare polizze solo ai residenti. Non sappiamo se sia sindrome
d’onnipotenza, voglia di protagonismo o semplice incapacità, ma questa
vicenda meriterebbe un ragionamento semplice: se è così significa che 45
intermediari debbono dividersi le polizze di 30.000 residenti. Insomma la fame per questi operatori del
settore, che pagano le tasse e gli oneri di vigilanza a Banca Centrale.
Le Assicurazioni straniere invece non pagano nulla, anche se si è
introdotta una tassa del 4% a loro carico sui premi incassati. Ipocrisia
della politica che ha voluto far vedere ai Sammarinesi che questa tassa
è a carico degli Assicuratori i quali ovviamente hanno inglobato la
percentuale nel premio. Chi paga è sempre Pantalone.

La Voce e gl’intermediari, aspettano di leggere l’interpretazione autentica e chiara
di Banca Centrale, che non può continuare ad interpretare le norme a
seconda di chi la governa od a seconda di come si svegliano alla
mattina. 

Se non volessero farlo, Vi diciamo già
che il nostro giornale ha svolto un’inchiesta molto documentata, anche
presso il Vigilatore Italiano.

Tempi duri per un Paese quelli in cui le risposte le debbono dare i giornalisti.

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