San Marino. Sammarinesi (Noi Sammarinesi e Sammarinesi senza confini) si presenta

San Marino. Sammarinesi (Noi Sammarinesi e Sammarinesi senza confini) si presenta

SAN MARINO. Sammarinesi, perché è il valore che ci accomuna tutti. Sammarinesi, perché la nostra storia ci insegna che nei momenti di difficoltà l’unità è stata la nostra salvezza.
Sammarinesi, perché parliamo una lingua comune a tutti.
Sammarinesi vuole essere un movimento nel senso più letterale del termine: qualcosa di fluido, che non ha confini o definizioni, se non l’inclusione di tutti coloro che sentono forti dentro di sé i valori dell’appartenenza, delle radici, della sammarinesità.
Focalizzarsi su ciò che ci accomuna piuttosto che sulle differenze, costruire piuttosto che demolire: questo l’atteggiamento che caratterizzerà qualunque azione di Sammarinesi.
L’obiettivo è costruire la San Marino che tutti vogliamo: un Paese giusto ed equo, in cui sia piacevole vivere e lavorare, in cui ci si senta sicuri e che sia capace di accogliere chi arriva e lasciare andare chi vuole partire, tenendo le porte aperte a chi vuole tornare. Una comunità che sappia sostenersi in un percorso di sviluppo, in cui il dibattito rimanga sempre vivo e costruttivo, in cui ogni membro sappia e voglia fare la propria parte. Una comunità di persone che sappiano, nel profondo, di condividere il forte legame dell’appartenenza, ovunque vivano. Sono tutti elementi che non vanno ricercati chissà dove, perché fanno parte del dna dei sammarinesi da generazioni.
Per questo serve una forza propulsiva, serve il contributo di chiunque senta di avere qualcosa da dare per il proprio Paese.
Sammarinesi parte da un nucleo che vuole allargarsi, tenendo aperte le sue porte e chiamando a raccolta tutti i concittadini che condividono questa impostazione.
Allo stesso tempo, Sammarinesi cerca la condivisione di valori e obiettivi tra le forze politiche che si presenteranno alle prossime elezioni. Semplificazione equivale a maggiore governabilità: questo il punto fermo nella ricerca dell’alleanza più costruttiva. Divisione e frammentazione non sono la strada giusta, soprattutto in un momento in cui stabilità e governabilità sono imprescindibili per il percorso di sviluppo del nostro Paese.

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