PETRONI: NON ESISTE IN ITALIA UN’AREA DEL GENERE
Il parco scientifico tecnologico, di cui da anni sul Titano si parla, potrebbe partire ufficialmente il prossimo 23 giugno. A Roma si terra’ infatti un faccia a faccia tra il Titano e il ministero dello Sviluppo economico.
Dopodiche’, annuncia al San Marino forum il segretario di Stato per l’Industria, Marco Arzilli, “accelereremo” sul progetto.
Anche perche’ 5-6 imprese hanno gia’ assicurato di essere interessate.
Il parco, aggiunge, puo’ fare da “traino a tutto il sistema economico” e ha un grande “spazio di sviluppo” se si pensa che in Italia solo il 37% delle imprese investono in ricerca, mentre a livello europeo i numeri raddoppiano. Dunque “dara’ sfogo alla necessita’ di investire” e compimento, magari parziale, alla “rivoluzione” guidata dalla “trasparenza di tutta la societa’”
messa in campo sul Titano. Con questo progetto, “ambizioso ma possibile”, rimarca il rettore dell’ateneo sammarinese, Giorgio Petroni, si potrebbe creare “un movimento sussultorio di investimenti”. Quindi occorre partire e “c’e’ gia’ la possibilita’ concreta che grandi imprese aprano qui sei laboratori”. L’area, prosegue Petroni, e’ il “cuore del Montefeltro, con imprese attirate da un regime internazionale su societa’ di diritto sammarinese, quindi a fiscalita’ migliore, e con i finanziamenti comunitari”. E “un’area cosi’ in Italia non esiste”. Ma “servono strade, un aeroporto veramente internazionale e anche una Pubblica amministrazione che funziona meglio”. E capire, aggiunge Germana Di Falco, amministratore unico di Expert Italia, che i soldi non sono un problema, il problema e’ partire subito per essere pronti in novembre.
“Si tratta di una scelta caratterizzante che richiede sforzi coesi di tutti”, anche per intercettare i finanziamenti europei.
Per Di Falco il parco scientifico tecnologico dovra’ avere “una valenza internazionale data non solo dalla presenza del Titano”, quindi “un’operazione che vede, per esempio, come capofila la Slovenia o la Grecia”.