San Marino,L’aborto: il piu’ grande distruttore della pace

San Marino,L’aborto: il piu’ grande distruttore della pace

L’aborto: il più grande distruttore della pace
“Tante persone sono molto, molto preoccupate per i bambini in India, per i bambini in Africa dove tanti ne muoiono, di malnutrizione, fame e così via, ma milioni muoiono deliberatamente per volere della madre. E questo è ciò che è il grande distruttore della pace oggi. Perché se una madre può uccidere il proprio stesso bambino, cosa mi impedisce di uccidere te e a te di uccidere me? Nulla.”
È un passo del discorso tenuto da Madre Teresa alla consegna del Premio Nobel per la Pace del 1979. Un anno prima in Italia veniva approvata la legge 194, una vera e propria “licenza di uccidere” che a fino ad oggi ha autorizzato le sterminio di quasi sei milioni di esseri umani, lo stesso numero di persone uccise nella Shoah, durante la seconda guerra mondiale.
Se qualcuno ancora volesse illudersi pensando che il feto non sia una persona umana, provi a guardare in rete i video che mostrano l’uccisione di queste creature, i corpicini estratti a brandelli. Ci provi!
Li guardino soprattutto i consiglieri sammarinesi che nei prossimi giorni dovranno votare le istanze d’arengo sulla depenalizzazione dell’aborto. Ci pensino bene! Perché, sotto la loro responsabilità, potrebbe succedere che anche il nostro piccolo paese, ancora libero da questa piaga, si debba tragicamente allineare ai tanti paesi che consentono queste stragi quotidiane: in Italia ci sono circa 300 aborti al giorno, 100.000 all’anno. Nel mondo ci sono 56 milioni di aborti ogni anno (dati OMS), una nazione intera come l’Italia viene soppressa.
Ci pensino soprattutto i politici che si professano cristiani! A loro ricordo che l’omicidio è il primo dei quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio. L’infanticidio e l’aborto, se possibile, sono ancora più tremendi.
Mi fa inorridire l’idea che uno Stato utilizzi le risorse pubbliche per uccidere qualcuno.
Un paese che odia la vita, che divora i suoi figli, e lo fa ipocritamente per il “loro bene”, perché sarebbero un problema non può andare molto lontano. È lo stato di diritto che viene gravemente compromesso, se consideriamo che principio di ogni forma di diritto è difendere la vita del più debole nei confronti del più forte. Siamo ancora in tempo per non finire nell’abisso. Fermiamo immediatamente la corsa di queste disumane istanze d’arengo.
Prof. Claudio Mancini

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