Se non ci sono nuove imprese è colpa del governo,
ma appena arrivano si fa a gara per farle scappare
San Marino, 31 luglio 2015
Perchè a San Marino ogni volta che si discute la possibilità di un investimento dall’esterno c’è una levata di scudi, si formano comitati contrari e si danno in pasto alla stampa notizie su presunti guai giudiziari dell’investitore in questione?
L’assemblea del Movimento Noi Sammarinesi, riunita ieri sera, ha analizzato l’ordine del giorno del Consiglio Grande e Generale della settimana prossima, che avrà come argomento principale la convenzione con il gruppo Borletti per la creazione del Polo del Lusso.
Anche a Borletti – come per il gruppo Maxdo e per l’investitore interessato alla centrale del latte, per fare gli esempi più recenti – è toccata la gogna mediatica nostrana al grido di “è un delinquente, qui non lo vogliamo”. Si tratta di un’atavica paura che spinge a chiuderci e a rifiutare a priori chiunque venga da fuori confine? O di piccoli giochi politici che speravamo finiti?
Nessuna di queste due ipotesi, ad ogni modo, rappresenta una reale volontà di fare il bene del paese, che in questo momento ha bisogno di una ricetta molto semplice: unità d’intenti, responsabilità e coraggio nel prendere decisioni e portarle avanti.
Chi tiene determinati atteggiamenti deve assumersene la responsabilità di fronte al paese e, in alcuni casi, anche di fronte alla magistratura. La diffusione di notizie non confermate circa presunti guai giudiziari non solo si ravvisa come diffamazione, ma potrebbe portare gli investitori ad allontanarsi dal nostro Paese, magari di pochi chilometri.
Se non arrivano nuove imprese la colpa è del governo. Ma se gli investitori mostrano interesse, si dà il via a alla diffamazione sistematica per farli scappare. In questo caso, chi se ne assume la responsabilità?
Noi Sammarinesi