Sospensione degli screening per la diagnosi precoce dei tumori. Francesca Michelotti, SU

Sospensione degli screening per la diagnosi precoce dei tumori. Francesca Michelotti, SU

Perché
sono sospesi i programmi di prevenzione dei tumori?

Sembra
che da mesi siano sospese le attività abituali dei programmi di
screening per la prevenzione dei tumori del colon-retto e del collo
dell’utero.

Eravamo
così fieri e soddisfatti dei successi di queste attività di
prevenzione di malattie gravissime e fatali che mai ci saremmo
aspettati un così brusco risveglio. Ora ci si chiede il perché di
questa decisione scriteriata oppure perché non si faccia nulla per
la ripresa tempestiva delle attività, dal momento che le relazioni
sullo stato della salute dei sammarinesi confermano il successo dei
programmi di screening avviati e la crescente fiducia dei cittadini,
che vi partecipano in numeri sempre più significativi. Leggiamo nel
Piano Sanitario e Socio-Sanitario della Repubblica di San Marino, a
proposito dello screening per la prevenzione del tumore al collo
dell’utero che è quello attivato da più tempo, che nel 2013 ben
il 76% delle donne sammarinesi fra i 20 e i 65 anni hanno aderito
allo screening.

Pensate
a quanto dolore e quante sofferenze risparmiate.

La
comunità scientifica internazionale considera infatti la prevenzione
delle patologie, assieme alla promozione della salute, la chiave di
volta del sistema sanitario e socio sanitario. Tuttavia non è per
niente facile introdurre alla cultura della prevenzione intere fasce
sociali, far cambiare abitudini e atteggiamenti mentali, far
comprendere che un innocuo test periodico non è una seccatura ma una
garanzia di vita e di benessere. Ora c’è il rischio che i successi
conseguiti su questo fronte possano perdersi e si possa tornare
all’anno zero.

I
tumori del colon-retto rappresentano a San Marino e in Italia la
seconda causa di morte sia negli uomini sia nelle donne, mentre il
cancro del collo dell’utero è il secondo tumore femminile a
livello mondiale dopo quello del seno. Ora siamo seriamente
preoccupati per quelle persone ammalate che ancora non hanno
avvertito i sintomi della loro patologia e per i quali
l’individuazione precoce del tumore rappresenta la differenza fra
vivere e morire. Ma ci preoccupa anche la frenata sulla prevenzione
che non può rimanere solo una dichiarazione di intenti sui documenti
di pianificazione e programmazione sanitaria e socio-sanitaria.

A
proposito degli screening il Piano Sanitario è chiarissimo:
attuazione di strategie informative ed educative per mantenere o
migliorare l’adesione, e organizzazione dei servizi ospedalieri e
territoriali per le attività necessarie. Non vi si parla di
interruzioni, anzi vi si auspica l’ampliamento dei programmi in
corso ad altre gravi patologie.

Il
Piano Sanitario e Socio-Sanitario della Repubblica di San Marino è
stato approvato con larghissima maggioranza dal Consiglio Grande e
Generale e non vi sono dubbi che quelle siano le direttive di
politica sanitaria da perseguire risolutamente e coerentemente.

Ma
ancora una volta ci imbattiamo nella gestione insoddisfacente
dell’ISS che mette a repentaglio il segmento strategico della
prevenzione. In ragione di che e soprattutto a chi si deve la
responsabilità di avere fermato questa preziosa attività?


Siamo in attesa di vedere i frutti promessi, i tagli degli sprechi,
la razionalizzazione dei servizi, il miglioramento dei processi
organizzativi, compresi quelli necessari a garantire la continuità e
la funzionalità degli screening di prevenzione dei tumori. Al
momento però non vediamo altro che dei guidatori penosamente
inadeguati, capaci solo di far perdere colpi a una macchina che cerca
eroicamente di andare avanti.

Francesca
Michelotti

Sinistra Unita

San
Marino, 6 ottobre 2015

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