Su Moneyval e Ocse

Su Moneyval e Ocse

L’uscita dalla procedura rafforzata del Moneyval è un risultato positivo per tutto il Paese. Va espresso un preciso encomio alla delegazione sammarinese presente a Strasburgo, ai Giudici ed ai Funzionari di Uffici ed Enti pubblici che hanno lavorato sulla base delle Leggi introdotte nella scorsa legislatura ed hanno dimostrato, con il loro operato, l’efficienza delle stesse nell’applicazione pratica.

Il PSD rileva che, almeno in sede europea, siano stati riconosciuti i passi in avanti compiuti dal nostro Paese per adeguarsi, nelle normative e nei comportamenti, agli standards richiesti dalla comunità internazionale in materia di antiriciclaggio e lotta al terrorismo. Del resto già il Moneyval nel dicembre 2008 e nella recente visita del luglio 2009 aveva dato atto delle validità delle misure legislative adottate nel giugno 2008. E sono questi riconoscimenti che vengono direttamente dal Moneyval che ci consentono di affermare il ruolo avuto dal precedente governo nel risultato di oggi. Capiamo che questo non piaccia a qualche membro di governo ma, purtroppo per lui, è certificata dal Moneyval.

Questo risultato dimostra come la strada più giusta e più foriera di risultati è quella europea come noi del Partito dei Socialisti e dei Democratici sosteniamo da tempo e sempre con maggior forza e convinzione. Siamo convinti infatti che nei consessi multilaterali sia più facile per San Marino vedere riconosciuta e rispettata la propria sovranità e la sua pariteticità rispetto agli altri Stati.

Ci auguriamo che questa valutazione che ci viene da un Organismo europeo possa dare al Governo quella spinta e quel coraggio, che non ha avuto finora, di pretendere analogo trattamento dall’Italia. Anche in questa occasione infatti, nonostante quanto sostenuto a vuoto dai Segretari Gatti e Mularoni sul presunto aiuto che avremmo avuto dai nostri confinanti, se fosse stato per l’Italia saremmo ancora in procedura rafforzata. A questo punto un cambio di strategia si impone. Abbiamo le carte in regola ed anche gli accordi italo sammarinesi devono tenerne conto.

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