Sul direttore della Funzione Pubblica. Civico 10

Sul direttore della Funzione Pubblica. Civico 10

“…i posti che risulteranno definitivamente vacanti saranno, dopo quasi vent’anni, ricoperti mediante il ripristino dello strumento concorsuale pubblico. […] …i bandi di selezione sono strumenti flessibili utilizzati – a differenza dei bandi di concorso per i quali la valutazione dei titoli è prevista ex lege – al fine di creare rapporti a termine e non a tempo indeterminato.”

Questo si leggeva, esattamente un mese fa, nella risposta che la Segreteria agli Interni aveva inteso formulare alle osservazioni inviate da Civico10 relativamente al persistere della formulazione di Bandi di selezione, invece che di Concorsi pubblici, per la selezione di personale nel pubblico impiego.

Una modalità che continua a mantenere ampi spazi di discrezionalità, tanto cari alla politica nostrana quando si tratta di Pubblica Amministrazione.

Leggendo quelle parole del 27 giugno, tuttavia, risulta ancora più ironico leggere la delibera n.11 del 21 giugno – quindi precedente – con cui il Governo assegna direttamente, con ben cinque mesi d’anticipo, l’incarico di Direttore della Funzione Pubblica all’attuale Coordinatore della Segreteria agli Affari Interni, Avv. Manuel Canti.

A partire dal 17 novembre 2016, infatti, Canti diventerà a tutti gli effetti il n°1 della PA sammarinese con incarico triennale, sostituendo l’attuale Direttore Marco Tassitano in scadenza d’incarico.

Nulla è dato sapere sulle valutazioni che hanno portato alla non riconferma di Tassitano, come nulla è dato sapere sulle motivazioni che hanno spinto gli Interni, quindi il Governo, ad assegnare questo posto di lavoro cruciale per lo sviluppo futuro della PA con una delibera emessa cinque, lo ripetiamo cinque mesi prima della scadenza dell’attuale incarico. 

Forse perché, con i venti di burrasca che incombono su Bene Comune, era bene assicurare certe successioni per tempo, nella paura che la fine dell’estate porti con sé anche la fine del Governo?

Noi crediamo che tutti i posti della PA, in particolare quelli dirigenziali, dovrebbero essere ricoperti tramite concorso pubblico, a garanzia della massima trasparenza e meritocrazia quando si erogano incarichi e soldi pubblici. 

Lo crediamo necessario sia alla luce di quello che la stessa Segreteria agli Interni aveva risposto a noi, sia nello spirito delle leggi che prevedono selezioni trasparenti per i posti dirigenziali, salvo poi mantenere la possibilità di nomina diretta da parte del Congresso di Stato per questa figura.

Crediamo sia inutile parlare di autonomia della PA se il suo vertice continua ad essere scelto dal Governo di turno, in una sorta di Spoil System mascherato che tuttavia, al contrario di quello vero, fa ricadere i suoi effetti anche sui Governi che verranno. 

Civico10

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