Ultima Porta Santa ad essere aperta quella di Santa Maria Maggiore, a Roma, opera di L. E. Mattei

Ultima Porta Santa ad essere aperta quella di Santa Maria Maggiore, a Roma, opera di L. E. Mattei

ASSOCIAZIONE PER LE ARTI FRANCESCO FRANCIA
BOLOGNA
Via Parigi,16                                                                                                                                              
Il 1° gennaio 2016, alle ore 17.00
Papa Francesco aprirà l’ultima delle Porte Sante delle Basiliche Patriarcali quella di Santa Maria Maggiore in Roma che sarà così l’unica a spalancarsi nell’anno 2016.
La aprirà secondo le modalità stabilite dall’autore, lo scultore Mattei di Bologna, le cui istruzioni sono giunte al Pontefice tramite il Cardinale Arciprete della Basilica, Santos Abril y Castellò.
Tali modalità furono stabilite dall’autore e fissate nella meccanica della porta stessa, in modo che l’anta posta a sinistra, quella con l’immagine della Madre, preceda in apertura l’altra con l’immagine del Figlio Risorto; tale prerogativa riservata alla Madonna in omaggio alla devozione mariana di Giovanni Paolo II, che benedisse l’opera l’8 dicembre 2001 e sotto il cui pontificato si tenne il Concorso vaticano per la realizzazione dell’opera.
L’immagine della Madonna deriva da quella chiamata Salus Populi Romani, venerata nella stessa basilica ed anche detta “Madonna di San Luca”; quella del Cristo dal Corpo dell’Uomo della Sindone, opera dello stesso autore: Luigi Enzo Mattei, che la realizzò per l’anno 2000, oggi al Museo della Sindone a Torino.
La Porta Santa della Papale Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma, aperta così per la prima volta da Papa Francesco, benedetta da Giovanni Paolo II e citata in omelia ai Vescovi italiani da Benedetto XVI,
è nata a Bologna negli anni 1999/2000 e poi fusa presso la Fonderia Sancisi di Faenza nel 2001.
L’opera di Luigi Enzo Mattei, in bronzo patinato, si distingue dalle altre per essere stata “pensata aperta”, infatti le due figure di cui sopra, a grandezza naturale, “solo con l’apertura si guarderanno negli occhi” mentre le loro mani (il palmo per Gesù ed il dorso per Maria…) accompagneranno i fedeli nel varco.
Sormontata dallo stemma papale di Giovanni Paolo, oggi Santo, riporta le scene dell’Annunciazione e della Pentecoste, il Concilio di Efeso ed il Vaticano II ed è dedicata al III Millennio.
Alcune curiosità: tra gli autori delle porte sante delle papali basiliche romane, Mattei è l’unico vivente; il montaggio dell’opera fu eseguito “nottetempo” (a Grande Giubileo del 2000 concluso) nella notte tra l’11 ed il 12 dicembre 2001, il giorno della Madonna di Guadalupe – patrona delle Americhe: certamente allora inimmaginabile  che dopo quindici anni fosse proprio un Papa latino-americano ad aprirla; infine un’altra combinazione riguarda il nuovo Arcivescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi che ha adottato, quale immagine di ingresso nella città, quella della Madonna della Misericordia che sotto il proprio mantello protegge i fedeli, così come Mattei scelse di interpretare, allontanandosi dalla tradizione iconografica, la Pentecoste sulla Porta Santa.
Luigi Enzo Mattei, scultore è componente dell’Associazione Francesco Francia di Bologna.
Bologna, 26 dicembre 2015
                                                                                                                                                        La Segreteria

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