Le attuali difficoltà insorte nel sistema bancario e finanziario della Repubblica di San Marino (dodici banche
e una cinquantina di finanziarie) a seguito di Re Nero e del sequestro del danaro destinato alla
Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, ha indotto la autorità sammarinesi ad avviare la
procedura per aderire al progetto SEPA (Single Euro Payments Area- Area unica dei pagamenti in euro).
Il SEPA ha l’obiettivo di trasformare, nell’area costituita dai paesi che vi aderiscono, i sistemi di pagamento al dettaglio (vale a dire i pagamenti dei cittadini, delle imprese e della Pubblica Amministrazione), creando un mercato integrato in grado di assicurare strumenti di pagamento comuni.
In sostanza San Marino cerca di risolvere a livello di organizzazioni internazionali anche problemi che tardano ad essere affrontati direttamente fra Italia e San Marino.
Evidentemente la richiesta di convocazione del Comitato di Contatto avanzata da San Marino all’Italia a fine giugno in base al cosiddetto accordo valutario non ha prodotto i risultati sperati.
Tutto questo avviene mentre continua a rimanere vacante la Presidenza della Banca Centrale della Repubblica di San Marino per
dissidi interni
al governo, bruciando, a quanto pare, candidature prestigiose come