Patto per San Marino. Chi protegge Bruscoli? Patrizia Cupo. Corriere Romagna San Marino

Patto per San Marino. Chi protegge Bruscoli? Patrizia Cupo. Corriere Romagna San Marino

Patrizia Cupo di  Corriere Romagna San Marino: Una “sentenza” unanime. Mularoni: «Fosse stato per Alleanza popolare, Bruscoli non sarebbe stato confermato già alla scadenza precedente due anni fa»  / Finproject, brusco stop alla carriera di Bruscoli / Il congresso di Stato ha deciso che il consigliere d’ambasciata in Libia non verrà riconfermato. Tutta “colpa” di quel vano tentativo di bloccare il sequestro di tre cassette di sicurezza

SAN MARINO. Bruscoli, la sua opposizione alle perquisizioni  in Finproject gli brucia la carriera diplomatica. Il congresso di Stato ha deciso all’unanimità che il consigliere d’ambasciata in Libia Gian Luca Bruscoli non verrà riconfermato. La revoca arriverà a fine giugno, al termine del suo mandato. Tutta “colpa” di quel vano tentativo di bloccare l’azione di polizia in  Finproject e PradoFin  (quest’ultima, da lui diretta) opponendo al sequestro di tre cassette di sicurezza il suo passaporto diplomatico: «Quelle non si possono prendere: c’è dentro un segreto di Stato libico». Sulla decisione di revocargli, fin da ora il suo incarico, il congresso si è invece diviso: «Qualcuno ha voluto proteggerlo: di certo fosse stato per Alleanza popolare, Bruscoli non sarebbe stato confermato già alla scadenza precedente due anni fa», ci va giù pesante il segretario di Stato agli Esteri Antonella Mularoni che, con poche parole, risponde alle provocazioni lanciate la scorsa settimana dal consigliere di maggioranza Gian Nicola Berti («non voterò il governo che non revoca l’incarico a Bruscoli », disse). La decisione del congresso, invero, è arrivata prima dell’appello lanciato da Berti, che era però già segno di quanto fosse pesante il clima respirato in maggioranza. Che Bruscoli godesse della “protezione” di qualcuno in congresso, lo aveva già azzardato nei giorni scorsi il presidente di Ap, Mario Venturini. Ora, Sinistra unita annuncia un’interpellanza sul caso: nei giorni scorsi, infatti, il governo aveva motivato l’assenza della revoca dell’incarico chiarendo che Bruscoli (residente in Austria) non risultava indagato né in Italia né a San Marino, dove le perquisizioni sono state condotte nelle due finanziarie in virtù di un fascicolo aperto per riciclaggio. (..)

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