San Marino Bcs – Venezia Mose. Generali Gdf e 007, qui e la’. Aggiornamento

San Marino Bcs –  Venezia Mose. Generali Gdf  e 007, qui e la’. Aggiornamento

Segue Rettifica e precisazione del generale Alberto D’Amico

Generali della Guardia di Finanza e 007 presenti nelle vicende, a San Marino,  della Banca
Commerciale Sammarinese
ed, a Venezia,  del  Mose.

L’indagine Mose non è che lo sviluppo della Chalet, già imperniata su Claudia
Minutillo
piuttosto nota nelle banche di San Marino, William Ambrogio Colombelli, ex console di San Marino,  e Giancarlo
Galan
che con San Marino ha firmato un trattato. 

La Bcs  è entrata nella indagine Chalet  per il  bonifico  milionario erogato  a favore della finanziaria Infrastrutture
s.a.
in un periodo  in cui i conti erano bloccati. 

In questi giorni  si è appreso  che nella indagine Mose sono stati citati uomini  della Guardia di Finanza (ad esempio il generale Spaziante) nonché   dei servizi segreti.

Ebbene pure nella galassia
Bcs
– tirata in ballo per la  Finanziaria
Infrastrutture
– compare  un  ex
Generale della Guardia di Finanza, Antonio
D’Amico
(Cda, consigliere),  con supposte amicizie
o parentele  nel Sismi
. Affiorano anche i nomi di Antonio
Barbato, colonnello della polizia di Stato
e di  Eugenio Ferragina (fratello
del generale della Guardia di finanza, ex funzionario Aise, Fabrizio
Ferragina
). Ed anche quello (Cda, consigliere)  del  generale di Corpo d’Armata Osvaldo Cucuzza, già vice comandante generale della
Fiamme Gialle.  E pure delle Fiamme Gialle e pure generale in pensione, Arturo Mascolo (Cda,  Presidente).

Piccole cose a San Marino per personaggi tanto grandi. Pare che il Generale  D’Amico sia stato accusato di aver fatto  la cresta
sulle spese di viaggio quand’era amministratore della Bcs (ora acquisita da Asset Banca).

Insomma anche in Bcs,    Gdf e 007 sono stati presenti come si puo’ vedere dal quadro degli incarichi nella  galassia Bcs.

Proprietari di Bcs  

AZIONISTI >5%

Quota % Nome e Cognome/Denominazione Paese di residenza
34,3619% Se.fi
s.a
. (30% ante 28-10-2011, data agg. libertas)
SAN MARINO
24,3496% Trecentouno
s.a
. (39% ante 10-8-2011; 29,75% ante 28-10-2011, date agg. libertas)
SAN MARINO
24,034% Biciesse s.a. (23%,ante 28-10-2011, data agg.
libertas)
SVIZZERA
17,2545% Finproject
s.a.
(8% ante 10-8-2011, 17,25 ante 28-10-2011,  date agg. libertas)

 

Rettifica e precisazione del generale Alberto D’amico

Spett.le Redazione,
preciso di aver ricevuto incarico dal Generale Alberto D’amico, mio assistito, per chiedere una tempestiva rettifica e precisazione in ordine all’articolo apparso stamane sul Vostro sito dal Titolo: “ San Marino Bcs – Mosè  Generali Gdf e 007 , qui e là Aggiornamento”.
Il Generale D’amico non ha mai avuto alcun rapporto di tipo professionale o personale con le  persone e le vicende anche giudiziarie da Voi riportate nel citato articolo, fatta eccezione con il Gen. Cucuzza anch’egli appartenente alla Guardia di Finanza..
Relativamente alle supposte accuse  “ di aver fatto la cresta sulle spese di viaggio quand’era amministratore della Bcs ( ora acquisita da Asset Banca)” non posso fare a meno di rilevare che la Vostra affermazione, decontestualizzata dagli eventi del periodo rischia di apparire estremamente lesiva dell’onorabilità del mio assistito, il quale , mio tramite, chiede una Vostra tempestiva precisazione riservandosi ogni azione a tutela della propria onorabilità.
In effetti il Generale D’amico, dopo essere stato estromesso dal Consiglio di Amministrazione di Banca Commerciale Sammarinese per aver cercato di impedire alcune operazioni che riteneva di dubbia liceità e dopo aver denunciato all’Autorità Giudiziaria Sammarinese ed a Banca Centrale tutta una serie di scorrettezze poste in essere all’interno di Banca Commerciale Sammarinese, è stato fatto oggetto di una denuncia dalla chiara connotazione ritorsiva da parte dello stesso Consiglio di Amministrazione della Banca, della quale ha fatto parte per un brevissimo periodo. E’ necessario comprendere che dalle denuncie di D’Amico  sono partiti diversi procedimenti penali ed il Commissariamento di Banca Commerciale.
La denuncia nei confronti del Gen. D’amico  è stata archiviata dal Commissario della Legge, come potete constatare dal documento allegato,   ed il generale D’Amico ha chiesto procedersi per calunnia nei confronti di chi lo aveva denunciato.
Giova precisare che già in passato il mio assistito è stato fatto oggetto di campagne stampa diffamatorie, evidentemente alimentate da chi aveva ed ha tuttora interesse ad infangare la di lui attendibilità di fronte a Banca Centrale ed alle Autorità penali, avendo egli non solo denunciato le gravi scorrettezze dei propri colleghi all’interno del Consiglio di Amministrazione di Banca Commerciale ma avendo egli anche segnalato le anomalie di quei rapporti bancari finisti agli onori della cronaca come “ Il conto Mazzini”.
Tanto dovevo in adempimento all’incarico ricevuto.
Cordiali saluti
Avv. Gian Nicola Berti

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