San Marino. Consiglio Grande e Generale, 23 novembre, seduta mattutina

San Marino. Consiglio Grande e Generale, 23 novembre, seduta mattutina

Seduta mattutina dei lavori del Consiglio Grande e Generale (19-25 novembre) nel resoconto della San Marino News Agency.

I lavori consiliari ripartono in mattinata dal comma 13, dal dibattito sul Progetto di Legge “Della libertà e attività sindacale nei luoghi di lavoro, della contrattazione collettiva e del diritto di sciopero”, presentato in prima lettura dal segretario di Stato per il Lavoro, Iro Belluzzi. Nel corso del dibattito, emerge da più parti, inclusa la maggioranza, l’esigenza di proseguire il confronto sul testo di legge. Esigenza su cui il segretario di Stato Belluzzi offre rassicurazioni nella replica conclusiva.

Nel suo intervento, Tony Margiotta, Su, si esprime in favore di un sindacato unico: “Nel nostro territorio al momento ci sono tre sigle sindacali, tutte con riconoscimento giuridico- osserva- sono un sostenitore del sindacato unico in un Paese come il nostro composto da 30 mila persone”. Parimenti, per Gerardo Giovagnoli, Psd, è un “problema grave” che si replichino le possibilità di applicazioni dei contratti: “Non è che la politica si mette in questo agone per cercare di favorire l’uno piuttosto che l’altro- manda a dire- la politica deve garantire la chiarezza dei contratti e la tutela del lavoratore, rendendo comprensibile il sistema anche a chi guarda da fuori”. Sulla stessa linea d’onda è Paride Andreoli, Ps, che esprime il sostegno da parte del gruppo socialista sull’efficacia erga omnes dei contratti e sul progetto di legge. “Bisogna mettere ordine attraverso le norme e i provvedimenti legislativi- concorda- e ciò può rappresentare una positività”. 

Andrea Zafferani, C10, ritiene la legge sulla rappresentatività non prioritaria, anche se comunque importante. Quindi sul finanziamento avanza delle perplessità: “Lo ‘0.40’ va tolto- suggerisce- dovrebbe essere libero, invece c’è un meccanismo di silenzio assenso. Lo Stato dovrebbe dare un contributo minimo per permettere ai sindacati di operare”. Anche Manuel Ciavatta, Pdcs, si dice non completamente convinto dall’obbligo di legge di una quota associativa: “Può essere problematico però va chiarito l’aspetto della quota servizi”. Mentre sostiene con convinzione che rispetto la validità contrattuale, “devono contare le associazioni realmente rappresentative”. “Il provvedimento in questo momento ha spaccato in due parti il mondo del lavoro”, osserva Nicola Selva, Upr. Al contrario, “si doveva ricercare una massima unità per un settore in forte sofferenza”. Molto critico Gian Matteo Zeppa, Rete: “Avete speso tempo per fare una legge sulla rappresentanza quando manca il lavoro- puntualizza- ben venga la frammentazione sindacale, è sintomo di democrazia”. Quest’ultimo punto viene affrontato anche da Massimo Cenci, Ns, che difende la libertà sindacale: “Sono tra quelli- assicura- che ritengono l’avvento del terzo sindacato un valore aggiunto”. Lo stesso Cenci chiede un ulteriore confronto sul testo in modo da “togliere quei potenziali problemi che ci possono essere”.

Nella replica, il segretario di Stato Belluzzi rassicura sul valore della proposta di legge, riferendo di essere stato a Ginevra all’OIL prima di portarla in prima lettura “perché non rischiassi- motiva- di introdurre una norma che potesse confliggere con quelle considerate a livello internazionale le libertà nel mondo industriale”. Il segretario annuncia poi che il confronto proseguirà: “Organizzerò- conferma- un incontro fra le parti sociali, le associazioni datoriali e i funzionari dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro”. E ribadisce: “In vista della legge di riforma del mercato del lavoro – conclude- è essenziale definire chi è maggiormente rappresentativo”.

Si prosegue con il dibattito e l’esame del Progetto di legge di iniziativa legislativa popolare “Modalità paritaria di trasmissione del cognome”, presentato in seconda lettura, su cui gli interventi bipartisan dei consiglieri si esprimono in favore. I lavori si interrompono all’esame dell’articolo 6 e riprenderanno nella seduta pomeridiana.

Leggi il report

Interventi

Comma 13. Progetto di legge “Della libertà e attività sindacale nei luoghi di lavoro, della contrattazione collettiva e del diritto di sciopero” (I lettura)

Mimma Zavoli, C10

Roberto Ciavatta, Rete

Tony Margiotta, Su

Gianfranco Terenzi, Pdcs

Guerrino Zanotti, Psd

Luca Santolini, C10

Nicola Selva, Upr

Milena Gasperoni, Psd

Denise Bronzetti, Indipendente

Federico Pedini Amati, Indipendente

Massimo Cenci, Ns

Gerardo Giovagnoli, Psd

Manuel Ciavatta, Pdcs

Paride Andreoli, Ps

Andrea Zafferani, C10

Matteo Zeppa, Rete

Iro Belluzzi, Segretario di Stato al Lavoro

Comma 14. Progetto di legge di iniziativa legislativa popolare “Modalità paritaria di trasmissione del cognome”/esame dell’articolato interrotto all’articolo 6.

Anna Maria Muccioli, Pdcs, legge la relazione unica

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato Affari interni e Giustizia

Michele Muratori, Psd

Alessandro Cardelli, Pdcs

Francesca Michelotti, Su

Franco Santi, C10

Denise Bronzetti, Indipendente

Mimma Zavoli, C10

Gloria Zafferani, Rete

Paride Andreoli, Ps

Milena Gasperoni, Psd

Mariella Mularoni, Pdcs

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