San Marino, Conto Mazzini, Stolfi: avvocati e commercialisti … ‘contribuivano’

San Marino, Conto Mazzini,  Stolfi:  avvocati e commercialisti … ‘contribuivano’

Repubblica di San Marino,  Conto Mazzini.

L’avv. Fiorenzo Stolfi Fiorenzo Stolfi,  è un personaggio di primo piano nella  vicenda, che si consuma fra  Banca Commerciale Sammarinese e finanziarie collegate.

Rinviato a giudizio,   sta pesantemente coinvolgendo, davanti ai giudici, i suoi colleghi di professione, cioè gli avvocati, nonché i commercialisti della Repubblica di  San Marino come risulta dall’articolo  a firma di David Oddone su La Tribuna Sammarinese: “Non esisteva un tariffario. Il contributo che il professionista riconosceva al singolo uomo politico o ai partiti di riferimento, variava di caso in caso”  / Parla Stolfi: ecco come funzionava il rilascio delle licenze / “Il nuovo regime ha soddisfatto i commercialisti e gli avvocati che, in ragione dell’agevolazione ricevuta, intendevano fornire contributi a favore del partito o a favore della mia attività politica.

 (…) “Fino a quando io ho retto la Segreteria all’Industria le autorizzazioni
per la costituzione di società per il rilascio delle licenze ai non
residenti, erano di competenza del Congresso di Stato. Non esisteva un
tariffario. Il contributo che il professionista riconosceva al singolo
uomo politico o ai partiti di riferimento, variava di caso in caso. Il
rilascio di una autorizzazione la cui pratica era stata istruita dalla
Segreteria all’Industria poteva andare a vantaggio anche di altra
persona politica e di un altro partito. In definitiva il professionista
riconosceva il contributo all’uomo politico e al partito ai quali era
vicino. Questa era una prassi invalsa già nel periodo anteriore al mio
ruolo di Segretario, e posso ritenere, che in tale periodo non venissero
rilasciate le autorizzazioni a favore di soggetti che non davano il
contributo. In ogni caso, dal momento che non c’era una motivazione 
al diniego, era difficile capire le ragioni del rifiuto. A maggior ragione era poi difficile spiegarlo agli interessati” (…).

 

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