San Marino. Corpi di polizia, politica e comandanti. Il punto di Federico Pedini Amati

San Marino. Corpi di polizia, politica e comandanti. Il punto di Federico Pedini Amati

Il consigliere Federico Pedini Amati, Partito Socialista, Corrente Liberamente San Marino, fa il punto sulla sicurezza a San Marino: ‘merito agli agenti tutti per lo sforzo e l’impegno profuso,  demerito alla politica e ai comandanti’.

Stiamo rasentando il ridicolo, anzi ci siamo già. In questo periodo frenetico e inconsueto, fatto di furti costanti a danno della cittadinanza e fatto di disorientamento totale per le Forze dell’Ordine – pare addirittura –  ma è ben più di una “chiacchiera”, che qualche graduato illustre appartenente ad uno dei tre Corpi di Polizia, abbia espresso commenti molto poco lusinghieri nei confronti di qualche Segretario di Stato. Il tenore dei commenti è stato, questi Segretari di Stato sono degli incompetenti etc… etc… Da qui gli incontri di questi giorni nelle varie Segreterie. Ma tant’è! Per qualcuno invece oggi gli unici responsabili sembrano le Forze di Polizia. Non è così! A voler fare  una breve ricostruzione del perché oggi le Forze di Polizia si trovano in questo stato di cose,  ci accorgeremmo subito che la vera storia è vecchia come il mondo, nel senso che la Repubblica di San Marino, già a partire dagli anni 90 si è dimenticata delle proprie Forze di Polizia. E’ si, perché a partire da quegli anni, gli anni del grande benessere, gli anni della nascita della finta piazza finanziaria, gli anni dei grandi flussi di danaro sporco, gli anni delle società anonime, gli anni delle tangenti incontrollate, insomma a partire da quegli anni, la politica aveva creato uno Stato trasversale rispetto allo Stato della Legalità, che di tutto aveva bisogno, fuori che dei controlli e di una Polizia che nel tempo potesse evolversi. Con questo ovviamente non si vuole insinuare che la Polizia non facesse il suo lavoro, al contrario, lo faceva e cercava di farlo al meglio, purtroppo però senza alcun mezzo.

Leggi il comunicato


Federico Pedini Amati

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