Il Segretario di Stato alle Finanze, Claudio Felici, nella conferenza stampa tenuta a nome del Governo, assieme al collega della Istruzione, Giuseppe Maria Morganti, ha detto che delle erogazioni pro furfanti banche, riferirà in Consiglio Grande e Generale in seduta segreta.
Lui, il Segretario di Stato Felici, si ritiene responsabile solo di quella relativa alla EuroCommercialBank per un ammontare di 19,5 milioni.
In effetti la prima erogazione risale a Stefano Macina, ex Banca del Titano, per un ammontare di 16 milioni circa, corrispondente a 500 euro a testa, per tutti i sammarinesi, neonati compresi.
Poi è seguito a quanto pare Gabriele Gatti (oppure era già in carica Pasquale Valentini?) per un ammontare presunto di 5 milioni ancora per la Banca del Titano nella nuova denominazione San Marino International Bank (Smib).
Poi Pasquale Valentini, Credito Sammarinese, per un ammontare che a suo tempo fu ipotizzato di oltre 40 milioni di euro.
Poi ancora Pasquale Valentini, Banca Commerciale Sammarinese, per un ammontare ipotizzato (Banca Centrale non ha ancora mantenuto la promessa di pubblicarlo entro giugno 2012) di 60 milioni di euro.
Infine Claudio Felici, coi suoi soli, si fa per dire, 19,5 milioni.
In totale i 500 euro per ogni cittadino, neonati compresi, sono diventati all’incirca 5.000.
Vale a dire che si è speso per i ‘signori’ delle banche l’equivalente di 16 patrimoniali ed a fondo perduto visto che ancora non è stato recuperato nemmeno un euro. Eppure il Segretario di Stato Felici metterà su tutto il segreto di Stato e continuerà a non rendere pubblici i beneficiari effettivi di tali enti, in violazione di uno specifico provvedimento di legge, alimentando un sospetto terribile sul Paese, già pecora nera a livello mondiale in materia di lotta alla corruzione.
Sul Pianello sono accorsi in 8.000. Appena uno su quattro. Decisamente ancora pochi, visti che tutti i 32.000 sammarinesi sono stati derubati di 5 mila euro per coprire, a fondo perduto, i buchi di certe banche.
Felici, Robin Hood alla rovescia
[La caricatura è di Roberto Morini, facebook]