Anche il Tribunale della Repubblica di San Marino, secondo Corriere Romagna San Marino, potrebbe aprire una propria indagine in parallelo a quella detta Wind Farm, su sospetti collegamenti fra società, una società calabra ed una società sammarinese, operanti nell’eolico, presenti personaggi che si sospetta legati alla ‘ndrangheta.
Parco eolico, San Marino pronto a indagare / Dopo il sequestro della Seas Srl, tribunale e gendarmeria al lavoro sull’inchiesta di Isola Capo Rizzuto
La ’ndrangheta lambisce il Titano: tribunale e gendarmeria al lavoro sull’inchiesta che ha travolto il Parco eolico di Isola Capo Rizzuto.
Dopo il sequestro della Società energie alternative sammarinese, la Seas Srl (che detiene quote societarie della titolare del Parco), sequestrati diversi conti correnti sammarinesi, in almeno due istituti di credito, riconducibili alla stessa Seas e ai dirigenti della società, tra cui Roberto e Maximiliano Gobbi.
A prendere in carico la rogatoria della Procura di Catanzaro, è il commissario della legge Simon Luca Morsiani che ha coordinato il lavoro della polizia giudiziaria della gendarmeria: quest’ultima aveva già in passato messo in luce alcuni collegamenti tra l’economia sammarinese e la cosca Arena, che, a Isola Capo Rizzuto, ha costruito il parco eolico più grande d’Europa. (…)
L’inchiesta, a Catanzaro va avanti e non è escluso che anche San Marino voglia aprire la sua indagine, dopo aver scandagliato la documentazione bancaria sequestrata venerdì sera.
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