San Marino. I misteri della Penta immobiliare, scandalo Conto Mazzini

San Marino. I misteri della Penta immobiliare, scandalo Conto Mazzini

Lo scandalo Conto Mazzini pare tirare in ballo – sia pure indirettamente e senza alcuna ipotesi di reato –  anche persone estranee alla politica come è successo ad esempio per il commercialista Antonio Valentini, ex Presidente di  Banca Centrale quando, di detta Banca  fu acquistata la sede.

Operazione di acquisto  in cui pare avere svolto  una parte attiva anche  l’architetto Luigi Moretti.   Il fratello di questi, Giuseppe Moretti – a meno che si tratti di uno dei tanti casi di omonimia, tutt’altro che infrequenti a San Marino –  membro del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Cassa di Faetano, sarebbe un amministratore della società Penta,  immobiliare utilizzata per scopi oggetto di indagine come si evince dall’articolo di Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino di ieri.

In detta immobiliare gli immobili risultano acquistati con denaro versato a titoli di finanziamenti
dei soci. In realtà gli inquirenti ritengono che sia il provento di quella che
identificano come una associazione a delinquere. Così facendo veniva simulata
una attività della Penta in realtà, secondo i magistrati, inesistente. Per
l’accusa l’unica funzione della società era infatti quella di costituire uno
schermo per consentire ai soci di acquisire gli immobili senza pagarne il
prezzo
.

Immobiliare  Penta  che tra il 2006 e il 2012 era amministrata da Giuseppe
Roberti
. In precedenza da Matteo Bartolini e successivamente  da Giuseppe Moretti.

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