Continua a San Marino la operazione sarcofago iniziata dai governi post giugno 2006. Vuol dire: colate di soldi pubblici su certe banche perché – si sospetta – non ci siano fuoruscite maleodoranti. La spesa ormai pare superare – valore stimato dato il segreto posto dal Segretario di Stato Felici – i 150
milioni di euro.
Non si sa se sono collegate o no all’operazione sarcofago, le notizie che provengono in questo periodo dal dr. Lucio Amati relativamente al Credito Sammarinese.
Pare accertato che il dr. Amati, cittadino sammarinese, ex Presidente della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, abbia dovuto sborsare 5 milioni di euro per avere la licenza bancaria Cs (per pura coincidenza, la stessa somma prevista a prezzario)
Lo stesso Amati ora afferma che ha dovuto lasciare la Banca a seguito della liquidazione coatta amministrativa decisa da Banca Centrale della Repubblica di San Marino per non essere stato in grado di ripatrimonializzarla per un importo di 8,7 milioni.
Ebbene lo stesso Amati ora fa sapere che lo Stato è stato impegnato da Banca Centrale a chiudere la vicenda Cs sborsando ben 40 milioni (con passaggio intermedio a 22?) .
C’è una qualche relazione fra questi tre diversi importi?