Ieri Stefano Elli di IlSole24Ore – molto attento alle cose di San Marino – ha trattato di movimenti di lingotti d’oro, che partono dalla Svizzera e ritornano in Svizzera, con l’uso di ‘Jumbolini’, “piccoli aerei che decollano dalla corta pista ticinese“. Però nessunissimo riferimento o accenno alla – chiacchierata – pista di Torraccia, fuori sospetto, evidentemente, anche per la sua posizione geografica.
Titolo: Re Mida e il “ponte aereo” del contrabbando aureo / Dallo scalo di Pola (Croazia) e Portorose (Slovenia) i lingotti del riciclaggio rientravano a Lugano.
A proposito di “Re Mida”, viene da ricordare – perché non ignoto a San Marino – Stefano Virgili, che, uomo della Banda della Magliana, si occupò del clamoroso furto al Palazzo di Giustizia di Roma. Nell’occasione, oltre a prelevare dalle cassette di sicurezza i documenti per i i quali gli era stata commissionata l’operazione, rimediò, ‘en passant’, “cinque quintali di oro“.